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diventare professionista

D

diego

Ospite
Scusate spero di aver preso il form giusto.

Sono un giovane lavoratore ho 25 anni e sto seriamente pensando di avere una mia partita iva e di diventare autonomo.

Solo che questo marasma di leggi mi spaventa.

Se non è troppo vorrei chiedervi ok io mi apro partita iva il mio capo non mi paga più con le trattenute ma mi da il mio stipendio.
io cosa devo pagare poi?
io penso:
Assicurazione
marchette per la pensione (o posso farne una privata)

insomma avete una lista di cose che mi devo pagare da solo e quelle imposte per legge e quelle facoltative tanto per cominciare a capirci qualcosa.

Ciao e spero di non averi disturbato troppo.
 
Mumble.. un consulente che ti apra un pò gli occhi no?
Il discorso si fa lungo..
IRPEF, INPS, ... etc.. etc..
Meglio sentire un comm.. (non un commendatore...)
 
La cosa potrebbe essere allettante se il tuo datore di lavoro riversa direttamente a te sotto forma di compensi professionali:
- la retribuzione netta copresa la quota 13ma 14ma e tfr;
- le ritenute che si operano irpef e inps;
- i contributi inps a carico del datore di lavoro;
Se la cosa parte da una base come questa allora si può cominciare a ragionare sull'opportunità di aprire la partita iva.
Tieni presente che sulla bilancia bisogna mettere il fatto che non essendo più dipendente perdi i diritti previsiti dall statuto dei lavoratori: ferie, licenziamento g.c., malattie, etc.
Tienti presente cmq, che l'apertura della p.i. presuppone l'esercizio in modo organizzato e autonomo della attività di impresa o lavoro autonomo, che presuppone che il soggetto operi per una pluralità di clientela. Il fatto che tu sei imprenditore ma di fatto dipendente non piace agli istituti previdenziali, soprattutto all'inps.
Valutare il carico fiscale dei compensi è impossibile senza dati precisi in mano.
Ciao
 
grazie per i consigli effitavemte devo trovare il coraggio di sentirmi con un commercilista
 
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