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Distacco in cina e indennita' estero

Buongiorno,

l'azienda italiana per cui lavoro mi ha proposto il distacco temporaneo
in Cina presso controllata.
Sono dirigente, residenza in Italia, nella proposta economica mi
hanno inserito una "indennità estero" mensile, gradirei sapere:
- cosa copre questa indennità (disagio o altro)
- se l'indennità estero è esente da tassazione
- se quindi non rientra nel calcolo della retribuzione convenzionale
- l'entità massima di tale indennità riconoscibile mensilemente

Ringrazio e saluto.
 
Egregio Signore,

di solito le aziende dovrebbero indicare dettagliatamente il contenuto della "Indennità estero"; ciò in quanto c'è un notevole contenzioso che nasce appunta dall'estrema genericità. Tutto ciò premesso, in linea di massima i componenti dell'indennità dovrebbero avere un carattere risarcitorio e non retributivo, perchè gli importi dovrebbero ristorare le maggiori spese che l'interessato affronta al momento in cui viene ad essere distaccato. Queste voci, sulla base delle disposizioni ministeriali non concorrono a determinare le retribuzioni convenzionali, ex articolo 4 della legge 398/1987. Significa quindi che su tale indennità non si pagano le tasse, nè i contributi sociali, nè la previdenza integrativa, nè si accantona il TFR, nè si paga l'indennità di mancato preavviso nell'ipotesi di recesso, nè concorre per la definizione delle indennità risarcitorie previste nella disciplina convenzionale del CCNL DIRIGENTI INDUSTRIA. Se l'importo è considerevole e la permanenza all'estero pure, ci sono argomenti più che sufficienti per innescare un bel contenzioso.
La saluto molto cordialmente.
Luigi Rodella
 
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