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DISCORSO RIMANENZE X alberto e altri esperti

N

nicola

Ospite
HO UN CLIENTE CHE POSSIEDE UN'ATTIVITA' DI COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ABBIGLIAMENTO.

A CAUSA DEL VECCHIO COMMERCIALISTA, IN BILANCIO SI RITROVA VALORI DI RIMANENZE ASSURDI.

SECONDO VOI SI PUO' FARE UNA FATTURA DI VENDITA A STOCK PER TUTTO CIO' CHE RIGUARDA LA MERCE INVENDUTA (ORMAI VECCHIA DI ANNI E QUINDI INVENDIBILE)PER ABBASSARE LE RIMANENZE?

TIPO

TOTALE VALORE MERCE IN FATTURA 100.000

PREZZO CONCORDATO 10.000

IN QUESTO MODO POSSO ABBASSARE LE RIMANZE IN CONTABILITA'
 
a mio parere puoi farlo a condizione che giustifichi le rimanenze pregresse, e mi spiego:
rimanenze finali 2003 300.000
di cui prodotti obsoleti 100.000
puoi dimostrare da inventario o schede ausiliarie che il magazzino 2003 era 300.000?
questo lo dico nella malaurata ipotesi di qualche verifica perchè è dura giustificare una variazione così alta in unica soluzione.
 
"A CAUSA DEL VECCHIO COMMERCIALISTA, IN BILANCIO SI RITROVA VALORI DI RIMANENZE ASSURDI."

...o a causa del cliente.. che non metteva gli incassi? io propendo per questa ipotesi..
 
.. a proposito..
tutti i clienti, come immagino, "fanno" il prospetto delle rimanenze...(seee)
come vi regolate?

io faccio firmare una dichiarazione del valore e che il prospetto è presso il cliente che lo esibirà su richiesta..
 
altrochè!!!!!
passano le notti a fare gli inventari......
non male l'idea del prospetto: non si finisce mai d'imparare.

ho salutato tutti su professioni, buon week-end

ciao
 
hai ragione alberto era sicuramente lui che non batteva uno scontrino.

com'è il discorso di Antonio?
dagli inventari vecchi (2002-2003) dovrei dimostrare il valore reale delle rimanenze in magazzino?
 
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