Risolto. Per eventuale utilità di altri, espongo quanto appreso.
Fonti: Federmeccanica sede di Roma, e HR dell'azienda.
Preavviso e decorrenza dimissioni:
Il preavviso si inizia a contare dal giorno seguente a quello dell'inserimento dimissioni.
La decorrenza dimissioni è il giorno seguente all'ultimo giorno di lavoro.
Esempio 1:
-> Preavviso 1 mese, inserimento dimissioni al ministero in data 7 gennaio.
Il preavviso termina l'8 febbraio. La "decorrenza dimissioni" minima (senza rischiare trattenute da mancato preavviso) da indicare è il 9 febbraio.
Esempio 2:
-> Preavviso 1 mese e 15 giorni, inserimento dimissioni al ministero in data 7 gennaio.
Come sopra, + 15 giorni, ovvero:
Il preavviso termina l'8+15=23 febbraio.
La "decorrenza dimissioni" minima (senza rischiare trattenute da mancato preavviso) da indicare è il 9+15=24 febbraio.
Ferie, PAR, malattia ed infortunio:
Tutte queste assenze interrompono il preavviso, indifferentemente se usate a giornate intere oppure ad ore/frazioni di giornata.
C'è da dire che è raro che l'azienda consideri qualche ora di permesso come mancato preavviso, ma potrebbe farlo.
Permessi 104:
Non interrompono il preavviso, ne quando usati a giornata intera, ne quando usati ad ore.
Premio produzione etc:
La questione è complicata, e soprattutto dipende dall'azienda.
Quanto di sicuro:
- il welfare €200 lo si perde se alla sua erogazione non si è in forza nell'azienda... mentre lo si deve consumare/togliere (anche solo speso in buoni) dal portale entro il termine del rapporto di lavoro altrimenti va perduto.
- il premio produzione erogato mentre in forza, va usato (anche solo speso in buoni) ovvero consumato/tolto dal portale prima del termine del rapporto di lavoro, altrimenti verrà preso e liquidato (con forte tassazione) in busta.
Alcune aziende liquidano il premio anche se non più in forza, in altre invece è perso.
Grazie per l'aiuto.
Spero il contributo possa aiutare anche altri.