DottEmmett
Utente
Buongiorno,
sto per effettuare lavori di ristrutturazione edilizia (con possibilità di sfruttare le relative detrazioni fiscali) in un’abitazione presa in comodato da mio nonno (il contratto è intestato a me). Attualmente vivo in casa con i miei genitori. Tali lavori di ristrutturazione saranno pagati da mio padre.
La disciplina sulle detrazioni fiscali in tema di ristrutturazione stabilisce che:
“La detrazione spetta anche ai familiari conviventi purché sostengano le spese e siano a loro intestati bonifici e fatture (Circolare 121/e 1998), e convivenza fin dal momento di inizio lavori (RM n. 136 2002).
Non è richiesto che l’immobile sia considerato abitazione principale per il proprietario o per il familiare convivente, essendo sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza (Circolare 50/e 2002)”.
Dunque, dato che:
sto per effettuare lavori di ristrutturazione edilizia (con possibilità di sfruttare le relative detrazioni fiscali) in un’abitazione presa in comodato da mio nonno (il contratto è intestato a me). Attualmente vivo in casa con i miei genitori. Tali lavori di ristrutturazione saranno pagati da mio padre.
La disciplina sulle detrazioni fiscali in tema di ristrutturazione stabilisce che:
“La detrazione spetta anche ai familiari conviventi purché sostengano le spese e siano a loro intestati bonifici e fatture (Circolare 121/e 1998), e convivenza fin dal momento di inizio lavori (RM n. 136 2002).
Non è richiesto che l’immobile sia considerato abitazione principale per il proprietario o per il familiare convivente, essendo sufficiente che si tratti di una delle abitazioni su cui si esplica il rapporto di convivenza (Circolare 50/e 2002)”.
Dunque, dato che:
- io sono il detentore (comodatario) dell’immobile;
- Convivo con mio padre (familiare convivente);
- Mio padre sosterrà le spese di ristrutturazione (a lui saranno intestati fatture e bonifici);
- Molto probabilmente a fine lavori io trasferirò la residenza in tale immobile.