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Costi detraibili

A

Artigiano

Ospite
Sono un artigiano e ho ricavato nell'appartamento in cui vivo un locale in cui svolgere la mia attività. In che misura posso detrarre le spese relative all'immobile come luce gas telefono? I locali sono di proprietà dei miei genitori ma la residenza sia civile che lavorativa l'ho trasferita in quei locali e le utenze sono a mio nome. Su una superficie di circa 60 mq il locale che uso come laboratorio è di circa 20 mq. E' corretto considerare 1/3 delle spese sia come costo che come IVA?
 
una c.m. del 1997 (328e) è applicabile anche ad acquisti e servizi con utilizzo promiscuo ai fini iva.
Temo che l'interpretazione di "inerenza" da parte dell'agenzia delle entrate sia molto più restrittiva della c.m.
Valuta la convenienza con il tuo consulente.
 
la detraibilità dovresti calcolarla in proporzione alla superficie utilizzata, il problema è un'altro secondo me, che se le utenze non sono intestate a te non puoi scaricarle neanche in parte. Potrebbero farti una ricevuta i tuoi dove riepilogano le spese in proporzione alla tua percentuale, ma è sempre una cosa delicata, di estrema precisione e sopratutto poco dimostrabile!difficile dire se tot kw ad esempio li hai consumati tu, telefono e cosi' via!
Lo si puo' fare magari per le spese di pulizia, di ristrutturazione della stanza ma per le utenze è molto particolare la cosa.
La cosa migliore sarebbe mettere dei contatori e una linea telefonica intestate alla ditta.
 
le utenze sono intestate non ai genitori ma all'artigiano i locali invece sono proprietà non sua
 
Bisognerebbe ancora distinguere: sono utenze business o private? Perchè se non sono utenze affari non vengono riconosciute proprio per niente, se invece sono utenze affari si può parlare di percentuali... discorso sempre opinabile, però!
 
senza i dettagli della situazione soggettiva non azzarderei a dar certezze assolute all'artigiano.
Se intesto la bolletta elettrica alla ditta e illumino il mio campo da golf...mi sorgerebbe qualche dubbio sull'inerenza e sulla detraibilità del costo e dell'iva.
 
In effetti per le utenze è piu' difficile stabilire l'effettivo utilizzo è anche vero che in uff mica si fa solo telefonate di lavoro....quindi diciamo se lui avesse utenze enel, telefonica, acqua che gestiscono solo le stanze destinate all'attività sarebbe risolto, non so quanto gli convenga fare tutti questi allacciamenti e pagare canoni piu' alti, anzi in realtà è pure improponibile per una stanza di 20mq.
 
se può essere utile...............

INERENZA - SPESE PROMISCUE

"Ho lo studio presso l'abitazione, con un unico contatore gas, unico contatore energia elettrica ed unico numero telefonico: la quota di detraibilita' delle bollette e' proporzionale alle dimensioni dello studio rispetto al resto dell'abitazione ?"
Facendo riferimento alle disposizioni contenute nell'art. 50 DPR 917/86 e tenendo conto degli indirizzi di carattere generale fissati da questo articolo in materia di beni e servizi a uso promiscuo, si ritiene che le spese, in quanto parzialmente riferibili all'attivita' esercitata, possano essere portate in deduzione nella misura del 50%. L'Iva e' indetraibile (Domenico Arena, Sole 2242 - 5/5/96).
Nota: una buona nuova per chi ha lo studio in una casa vasta, o in un'ala della villa di famiglia, perche' espone come costo professionale il 50% del totale pagato in posta (o tramite banca) per ciascuna bolletta delle utenze promiscue.
 
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