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cosa devo fare?

E

emanuela

Ospite
Ho più di un quesito da chiedere e se qualcuno mi potesse aiutarmi, almeno a capire come mi devo muovere, gli sarei davvero grata. Due settimane fa è venuto a mancare il mio compagno con cui convivevo da 22 anni e con il quale ho avuto un figlio ora 19enne.
Premetto che lui era sposato con altri due figli e che, dopo la separazione, non ha mai chiesto il divorzio, quindi risulta ancora sposato.
Qualche giorno fa ho trovato alcune notifiche di pagamenti di cartelle di vecchi smaltimenti rifiuti ed infrazioni dei codici della strada non ancora pagati. In qualità di convivente per me non ci sono problemi in quanto non sono ritenuta erede, ma ho cominciato a chiedere informazioni di cosa potevo fare in modo che questi pagamenti,ed eventualmente future notifiche, non debbano essere saldati da mio figlio (e possibilmente neanche dagli altri eredi).
Le risposte che ho ricevuto mi hanno confusa più di quanto non lo fossi già, in esattoria mi hanno detto di far fare una autocertificazione da mio figlio in qualità di erede dove richiede la posizione del padre, ma mi sono fermata perchè mi viene il dubbio che così tutte le nuove notifiche (e forse anche le vecchie?) possano poi arrivare a suo nome. Domanda: ma è meglio comunicare il decesso o aspettare che siano loro a trovare gli eredi? Ed a proposito di eredi, mio marito non possedeva nessun bene immobile e mobile (vista la nostra posizione gli acquistati sono sempre stati intestati a me)e quindi ci sarebbe solo una successione di debiti....altra domanda: devo far rinunciare a mio figlio (e agli altri eredi) l'eredità anche se nn c'è successione di nessun bene? Mi hanno detto che per fare questa pratica da un notaio ha un costo abbastanza elevato che forse mi conviene fargli pagare le cartelle dei rifiuti!!
Non so proprio come muovermi...sono preoccupata.... qualcuno può aiutarmi? Ringrazio in anticipo chiunque avesse delle risposte da darmi. graze Manu
 
La successione mortis causa determina il subentro degli eredi nella posizione del loro dante causa (in altri termini il tuo compagno scomparso) sia nei rapporti giuridici attivi (come ad esempio nel diritto di proprietà dei beni caduti in successione) che passivi (eventuali debiti pregressi).
Gli eredi rispondono eventualmente solo del debito principale contratto dal loro dante causa escluse, nel caso di debiti tributari, le sanzioni che sono intrasmissibili.
Nel tuo caso l'eventuale decisione di far rinunciare espresamente tuo figlio all'eredità del padre andrebbe presa sulla base della piena conoscenza dell'asse ereditario (attivo e passivo) lasciato dal tuo compagno. Se avete perlpessità sulla composizione di questo asse, specialmente dal lato delle passività, sarebbe opportuno anadare a fondo e veriricare la sua effettiva composizione.
L'autocertificazione che ti è stata richiesta non costiuisce un'accettazione tacita dell'eredità e quindi non preclude a tuo figlio di esprimere successivamente la sua rinuncia. Magari nel testo della stessa ti consiglierei di specificare che tuo figlio in qualità di erede legittimo si riserva successivamente di formulare espressa rinuncia all'eredità.
Insomma prima di qualsiasi decisione ti consiglierei di valutare in modo approfondito la situazione.
Altra possibilità ancora è l'accettazione con beneficio d'inventario che determina ex art 490 codice civile la responsabilità patrimoniale dell'erede nel limite del valore dei beni caduti in successione.
 
grazie per la risposta<e vista la tua cortesia approffitto per farti alcune altre domande (scusa ma x tutto ciò che riguarda fisco, tasse, contabilità ecc, sono davvero una frana).
Le domande di cui avrei bisogno risposta sono le seguenti:

-se dovessi far chiedere la rinuncia dell'eredità devo per forza rivolgermi ad un notaio o c'è qualche ente/struttura pubblica dove poter fare la richiesta senza gli onerosi costi del legale?
-devo comunque comunicare all'esattoria il decesso del mio compagno? io e mio figlio siamo venuti a conoscenza delle cartelle solo perchè le abbiamo trovate cercando altri documenti e ne eravamo completamente all'oscuro, quindi non sapevamo delle notifiche.
-il mio compagno aveva una partita IVA aperta dobbiamo provvedere alla chiusura? o semplicemente comunicare il decesso all'ufficio entrate e camera di commercio?
Ti ringrazio per la disponibilità e ringrazio chiunque possa aiutarmi. Manu
 
Fai subirto la rinuncia all'eredità per tuo figlio presso un notaio.
vedrai che i figli avuti con la prima moglie l'avranno già fatto.
Altrimenti tutti i debiti del defunto saranno divisi tra tre figli e la prima moglie.
saluti
 
intanto vorrei ricordare che non è necessaria la rinuncia formale all'eredità (che si fa su un apposito modello presso il tribunale pagando una tassa pari se nn vado errata di euro 130...) se il defunto non aveva alcun bene immobile!!!!
Pertanto essendo questo il caso penso che basti una semplice dichiarazione di tuo figlio il quale rinuncia all'eredità del padre, in questo caso non vi è nulla, a meno che non ci sia un'indennità di fine rapporto del tuo compagno da riscuotere. In quel caso tuo figlio rinunciando al passivo potrebbe precludersi un eventuale attivo.
Non so, a dirti il vero se sia necessaria la ratifica del notaio, informati presso un ufficio a tal senso preposto in tribunale (sez. civile).
 
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