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Cooperativa

Attualmente tre artigiani operanti nel settore costruzioni (che prestano manodopera) lavorano con una propria partita IVA.Vorrebbero chiudere la propria P.IVA e costituiure una società cooperativa a r.l. che esercità la stessa attività nel settore costruzioni.
Secondo voi è possibile continuare l'attività degli artigiani con la forma giuridica di società cooperativa e lavorando come dipendenti all'interno della cooperativa?
 
Riferimento: Cooperativa

come artigioani penso proprio di no.
Per quanto riguarda la cooperativa esiste la piccola cooperativa che se no è cambiato qualche cosa dovrebbe essere composta da un minimo di tre a un massimo di 5 0 9 soci, amministrata da A.U e senza Collegio sindacale.

In tale coop i soci sono retribuiti come fossero dipendenti, busta paga ecc.ecc. ma i compensi sono acconti su utili, e sono sganciati dai minimi sindacali, così come se associ anche un "dipendente" che può essere un sistema per pagare un po meno in termini di retribuzione e contributi.

I valori dei compensi sono chiaramente legati a un regolamento interno della coop, e per esperienza non possono essere molto più bassi dei minimi sindacali max 25% in meno (consiglio).

Poi dovria iscriverla in prefettura, e a un'associazione di categoria per evitare che i controlli biennali te li faccia il ministero del Lavoro (è meglio sono più tranquilli...... paghi e......)

Ciao
 
Riferimento: Cooperativa

, e a un'associazione di categoria per evitare che i controlli biennali te li faccia il ministero del Lavoro (è meglio sono più tranquilli...... paghi e......)

Ciao


condivido in pieno, tanto più ora che le coop non sono particolarmente gradite (a torto o a ragione, non sindachiamo per carità :D) dall'attuale ministero

Roberto
 
Riferimento: Cooperativa

Secondo l'art. 2522 c.c."può essere costituita una società cooperativa da almeno 3 soci quando i medesimi sono persone fisiche e la società adotta le norme delle s.r.l."
Quindi in questo caso poichè gli aspiranti soci sono attualmente iscritti all'albo artigiani come ditta individuale, faccio la cancellazione dall'albo e la chiusura della P.IVA e la cessazione dell'attività alla CCIAA. Poi costituisco la cooperativa e li inquadro come dipendenti, con regolare busta paga.
Gli aspiranti soci mi hanno chiesto se io potevo fare da amministratore dandomi un regolare compenso. Penso non ci siano problemi.
1) In questo caso ci troviamo difronte ad una cooperativa di lavoro nel settore edile?
2) La cooperativa può eseguere lavori di manodopera nel settore costruzioni nei confronti di altre imprese di costruzioni?
3)Come si configura la mutualità in questo caso?
 
Riferimento: Cooperativa

per quanto riguarda la carica di amministratore direi di no, tanto più che è edilizia.......

Per il resto la mutiualità prevede che se residuano utili paghi un tre% ad un fondo di categoria, se non ricordo male, poi se hai soddisfatto le % del rapporto tra costi lavoro e altri cost, che vado a memoria mi sembra 60 e 40, hai esenzione da tasse se accantoni l'utile residuo a riserva indivisibile ex L 907 0 4 mi pare.
Paghi le imposte solo sulle riprese fiscali comuni e non sull'utile. Non potrai distribuire gli utili accantonati ma dovrai devolverli al momento dello scioglimento , sempre che non lo abbiano assorbito le perdite.

Ciao
 
Riferimento: Cooperativa

Scusa per la risposta parziale, la mutualità si raggiunge perchè i soci tra loro collaborano per la finaltà sociale immettendo esclusivamente il loro lavoro.
Io ti ho risposto ai fini fiscali e civilestici, non avevo ben compreso cosa intendessi

Ciao
 
Riferimento: Cooperativa

Grazie, nella cooperativa del lavoro il costo del lavoro dei soci deve essere superiore al 50% rispetto al costo totale del lavoro riportato nella voce B9 del Bilancio, queste sono le percentuali.
Ma perchè non potrei fare da amministratore in una cooperativa del lavoro?
 
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