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Conviene la professione?

pietrog80

Utente
Un ingegnere che vuole mettersi in proprio facendo unicamente consulenza per un committente a quali spese andrebbe incontro ipotizzando un fatturato annuo di 40.000€?
 
La risposta per forza è generica. Ammettiamo che non hai spese da detrarre, su 40.000 non puoi scegliere il regime forfettario e quindi sei obbligato alla tassazione ordinaria. Le imposte sono da determinare secondo le aliquote ordinarie, i contributi dipende se sei iscritto alla Cassa ingegneri o alla gestione separata. In entrambi i casi i contributi sono detraibili dal reddito secondo il principio di cassa.
 
Grazie per la risposta. Quindi facendo un calcolo molto generico e partendo da 40.000 dovrei togliere 5800 di inarcassa (14,5%) e 11520 di irpef (6960+38% che eccede i 28000). Quindi in linea di massima si può dire che si lavora al 50% di netto che rimane in tasca... pochini per la verità... forse meglio abbandonare l'idea
 
pietrog80, intanto l'Irpef sull'imponibile di 34.000,00 Euro è pari a 9.316,00, in ogni caso i contributi vanno considerati come accantonamenti sulla tua previdenza. Ciò che rimane in tasca in effetti non è molto ... ma di questi tempi assume un valore enorme!
 
pietrog80, intanto l'Irpef sull'imponibile di 34.000,00 Euro è pari a 9.316,00, in ogni caso i contributi vanno considerati come accantonamenti sulla tua previdenza. Ciò che rimane in tasca in effetti non è molto ... ma di questi tempi assume un valore enorme!

E' vero quello che dici ma bisogna anche considerare che non si hanno tutele e garanzie che offre un contratto di lavoro da dipendente. Niente ferie retribuite, malattia, etc. etc.... Una persona secondo me deve valutare anche queste cose prima di fare una scelta. Per quanto bella possa essere la professione il ritorno economico dovrebbe colmare le garanzie mancanti. Sei d'accordo?
 
pietrog80, sono d'accordo con te ma soprattutto sul fatto che la professione non può essere "ridotta" solo ad una fatto economico. Niente ferie retribuite ecc. ma anche niente orari fissi niente vacanze decise da altri, niente e nessuno che ti costringe a fare cose errate solo perché sei pagato. Che ne dici?
 
pietrog80, sono d'accordo con te ma soprattutto sul fatto che la professione non può essere "ridotta" solo ad una fatto economico. Niente ferie retribuite ecc. ma anche niente orari fissi niente vacanze decise da altri, niente e nessuno che ti costringe a fare cose errate solo perché sei pagato. Che ne dici?

D'accordissimo anche con le tue affermazioni. Una persona prima di scegliere cosa fare dovrebbe mettere sulla bilancia tante considerazioni. Il fatto è che molte persone che conosco hanno abbandonato l'idea di mettersi in proprio perchè avevano possibilità di scegliere e basandosi principalmente sull'aspetto economico hanno constatato che la "professione" è meno conveniente del lavoro da dipendente e credo non abbiano tutti i torti. Chi ha il coraggio oggi di avventurarsi nell'incertezza del lavoro professionale dovrebbe essere premiato perchè a mio avviso continuando su questa strada i professionisti saranno una categoria sempre meno numerosa e sempre meno tutelata di altre.
 
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