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Contribuente minimo o no?

NIVETY

Utente
Un mio cliente ha chiuso nel 2010 la sua attività artigianale (ditta individuale)
Detta attività non aveva i requisiti per rientrare nel regime dei minimi (usciva per i canoni di locazione).
A distanza di 3 mesi vuole riaprire medesima attività ma in altro luogo e con nuova partita iva.
Avendo trovato un locale a basso canone di locazione avrebbe ora i requisiti per rientrare nella categoria "minimi".
Secondo voi c'è qualche ostacolo o ne possiede i requisiti trattandosi a tutti gli effetti di nuova partita iva sebbene una sorta di continuazione di attività svolta pochi mesi prima?

Grazie in anticipo per i vostri pareri
 
Riferimento: Contribuente minimo o no?

il fatto che sia una nuova partita iva, non significa che perda i limiti "vecchi" che hanno fatto si che non potesse accedere ai minimi, è una impresa individuale, il soggetto giuridico è la stessa persona, stesso codice fiscale. un esempio pratico: acquisto di un immobile ad uso abitativo entro i 3 anni. non c'entra niente con "l'imprenditore" ma essendo lui persona fisica e titolare dell'azienda perde automaticamente il beneficio. per cui se i canoni hanno fatto eprdere la posibiltà di usufruire del regime dei minimi, dopo 3 mesi è naturale non possa aderire.
 
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. un esempio pratico: acquisto di un immobile ad uso abitativo entro i 3 anni. non c'entra niente con "l'imprenditore" ma essendo lui persona fisica e titolare dell'azienda perde automaticamente il beneficio. per cui se i canoni hanno fatto eprdere la posibiltà di usufruire del regime dei minimi, dopo 3 mesi è naturale non possa aderire.

Ciao Saura con tutta franchezza è l'esempio pratico che non mi convince. D'acccordo sui beni strumentali ma i beni privati e personali....
 
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Riferimento: Contribuente minimo o no?

e perchè? perdonami, i regimi fiscali "agevolati" sono mirati a determinate casistiche di individui che "dovrebbero" non essere in grado col fatturato che hanno di sostenere determinate spese (tasse, imposte ecc), in pratica marica (poi sbaglierò eh) il discorso è che: se tu come privato sei stato in grado in questi 3 anni di acquisire beni strumentali per un importo superiore a tot (in caso minimi 15.000) vuol dire che non ti trovi nella condizione "disagiata" di poter usufruire di tale agevolazione.così come se hai avuto dipendenti, così come se il tuo fatturto supera tot, ecc ecc.
 
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e perchè? perdonami, i regimi fiscali "agevolati" sono mirati a determinate casistiche di individui che "dovrebbero" non essere in grado col fatturato che hanno di sostenere determinate spese (tasse, imposte ecc), in pratica marica (poi sbaglierò eh) il discorso è che: se tu come privato sei stato in grado in questi 3 anni di acquisire beni strumentali per un importo superiore a tot (in caso minimi 15.000) vuol dire che non ti trovi nella condizione "disagiata" di poter usufruire di tale agevolazione.così come se hai avuto dipendenti, così come se il tuo fatturto supera tot, ecc ecc.

Ok. Poniamo che tu sia un funzionario dell’AdE e devi disconoscere al contribuente l’accesso al regime dei minimi perché nel triennio precedente ha acquistato una casetta per sè e la propria famiglia. Quali argomentazioni giuridiche adoperi per il disconoscimento? Quali le norme di diritto che gli negano l’accesso?
 
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semplice, siccome quello è l'unico reddito familiare, siccome hai fatturato meno di 30.000,00 euro (soglia per accedere al regime dei minimi l'anno successivo), 4000 li hai spesi in inps, 5200 in tasse, devi anche mangiare, non avevi redditi sufficienti per dimostrare l'incremento patrimoniale, un bell'accertamento e zak, emersione di maggior fatturato "nero" e disconoscimento del regime minimi .

ciao
 
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semplice, siccome quello è l'unico reddito familiare, siccome hai fatturato meno di 30.000,00 euro (soglia per accedere al regime dei minimi l'anno successivo), 4000 li hai spesi in inps, 5200 in tasse, devi anche mangiare, non avevi redditi sufficienti per dimostrare l'incremento patrimoniale, un bell'accertamento e zak, emersione di maggior fatturato "nero" e disconoscimento del regime minimi .

ciao

forse non è chiaro il concetto. Acquisto della casetta nel 2007 o 2008; apertuta p.iva nel 2010. Gli eventuali redditi occultati per l'incremento patrimoniale riguardano quelli precedenti l'acquisto non certo il 2010 e successivi. Diverso è il discorso se apportassi nella sfera dell'attività il bene casa. Qui allora si aprirebbe uno scenario diverso.....
 
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no no tranquilla il concetto è chiarissimo.. e non mi pare che il quesito fosse in questi termini.. qui la partita iva l'ha chiusa e la vuol riaprire dopo 3 mesi, non ex novo.

ciao
 
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no no tranquilla il concetto è chiarissimo.. e non mi pare che il quesito fosse in questi termini.. qui la partita iva l'ha chiusa e la vuol riaprire dopo 3 mesi, non ex novo.

ciao

si ok, ma se vai nell'ottica dell'accertamento sintetico siamo ben lontani dalla soluzione. Scusa secondo te è possibile arrivare a dire che il tuo reddito è stato rideterminato da 10 a 50 e poi da questa presunzione arrivare ad una ulteriore presunzione sul fatturato (presunzione di secondo grado)... tralasciando tutte le eventuali prove per disconoscere quella presunzione. Altro discorso se si arriva ad accertare il fatturato in nero per altre vie, però dal redditometro francamente è un pò troppo.
 
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ma non è solo dal redditometro.. è anche dagli accertamenti bancari.. si parlava comunque di incremento patrimoniale non di capacità di spesa economica per mantenere la casa da redditometro
c'è un atto del notaio, hai dichiarato di aver speso tot hai un mutuo di tot (12 rate per tot euro) e dichiari una stupidaggine.. da dove vengono i soldi se non da ricavi non fatturati..

ciao
 
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