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contratto indeterminato italiano / lavorare in Francia

Innanzitutto complimenti per il forum!
Voglio sottoporre il mio caso.
Sono iscritto Aire in Francia. Lavoro da 5 anni in Francia con partita iva francese e pago le mie imposte in questo paese. A breve dovrei firmare una lettera di promessa d'assunzione con un'azienda con sede in Italia. Non avendo i dettagli, posso anticiparLe che si tratterà di un contratto a tempo indeterminato del commercio Italiano. La mia attività lavorativa verrà svolta per tutto l'anno in Francia.

Nel mio caso avrò una doppia fiscalità?

Vi ringrazio per la risposta
 
Se lei è residente fiscale in Francia e lavora in Francia da azienda italiana, continuerà a pagare le tasse esclusivamente in Francia.
Saluti.
Luigi Rodella
 
Gent.mo Dott.Rodella,
la ringrazio per la sua risposta. Il mio dubbio nasceva dal fatto che è un contratto indeterminato italiano e l'iscrizione del cittadino nell'anagrafe dei residenti all'estero (AIRE) non è elemento determinante per escludere la residenza fiscale in Italia.
Cordiali saluti,
 
Sicuramente il fatto di essersi iscritto all'Aire non esclude la possibilità di essere residente fiscale in Italia. Io però partivo dal presupposto che il suo centro d'interessi fosse francese; ho solo ribadito che il datore di lavoro italiano non presuppone una sua eventuale residenza fiscale in Italia.
Se invece lei in Italia ha famiglia, eccetera, si tratta di tassazione concorrente.
Saluti.
l.r.
 
In effetti il mio centro di interessi è in Francia.
Quindi anche se l'azienda paga i contributi in Italia io pagherò le imposte in Francia.
A sua conoscenza c'è un organismo pubblico francese che potrebbe spiegarmi nel dettaglio questi punto e capire quanto dovrei pagare?
Ringraziandola in anticipo.
 
Mi spiace, non sono esperto della fiscalità riferita alle altre nazioni e non conosco le istituzioni competenti. Se lei però vive in Francia credo non sia difficile avere un referente locale.
Saluti.
l.r.
 

PieroN

Utente
Buonasera a tutti,
io invece mi trovo attualmente nella situazione di dover negoziare a breve un nuovo contratto di lavoro; ecco i punti salienti:
-Si tratta di un'azienda italiana che mi invierà a lavorare in Francia (filiale francese).
-Attualmente ho residenza fiscale in Italia e pago percio' in Italia le tasse legate al mio reddito da lavoro dipendente.

-Ho la possibilità di decidere la formula (Ipotesi 1 e 2) del nuovo contratto ovvero:
Ipotesi 1): mantenere la residenza fiscale in Italia, avere quindi un contratto a statuto giuridico italiano; effettuare delle andate/ritorno tra Francia ed Italia senza superare i 180 giorni continuativi di permanenza nel territorio francese (che, salvo errori da parte mia, implicherebbero l'iscrizione all'AIRE); quindi continuare a pagare il fisco italiano per i redditi da stipendio percepiti nell'anno solare.
Ipotesi 2): Cambiare la residenza fiscale (da Italia a Francia), avere un contratto a statuto francese; effettuare delle andate/ritorno tra Francia ed Italia superando i 180 giorni continuativi di permanenza nel territorio francese (e quindi iscrizione AIRE ?); cominciare percio' a pagare il fisco francese in base ai redditi da stipendio percepiti nell'anno solare.

Il mio dubbio è quello di valutare quale possa essere la soluzione piu' vantaggiosa da un punto di vista fiscale ed assistenziale (statuto giuridico italiano o francese) sapendo che:
-sono celibe
-non ho figli a carico
-ho già 20 anni di contributi pagati all'INPS provenienti da passate esperienze professionali.

Nel caso di ipotesi 2, esistono degli accordi bilaterali tra Italia e Francia tali da "cadere" nel pagamento di doppie imposizioni fiscali ?
A livello pensionistico, se sospendessi di pagare l'INPS ed iniziassi con una cassa di previdenza francese, alla resa dei conti, ci sarebbe la possibilità di cumulare gli anni
di lavoro (Italia+Francia)?

Ringrazio tutti coloro che potranno consigliarmi al meglio!

Piero
 
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