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Contratto di inserimento

Vorrei alcuni chiarimenti sul contratto di inserimento:

- al termine dei 18 mesi di contratto di inserimento è possibile assumere la stessa persona con un contratto a tempo determinato? Eventualmente per quanto tempo (i 18 mesi dell'inserimento si cumulerebbero con il termine di 36 mesi dei ctd)? E' necessario far passare del tempo tra la fine del contratto di inserimento e la successiva eventuale assunzione della stessa persona con contratto a tempo determinato?

- le agevolazioni contributive del 25% valgono per tutte le tipologie di soggetti previste dal contratto di inserimento?Per esempio per donna di 25 anni (che non è disoccupata di lungo periodo nè si reinserisce nel mondo del lavoro) residente nel nord Italia assunta con contratto di inserimento si possono ottenere le agevolazioni del 25%. Lo stesso dicasi per un uomo di 25 anni che non è disoccupato nè si reinserisce e che risiede nel nord Italia?

Grazie
 
Salve [email protected], sono del parere, che non necessità rispettare alcuna sospensione prima di procedere alla stipula del contratto a termine.
Nel contratto di inserimento non si applicano le disposizioni del contratto a termine relative alla proroga e rinnovo del contratto, essendo la materia regolata in modo specifico dal contratto di inserimento.

Perquanto riguarda le donne, si tenga conto che il D.L. nr. 70, del 13-05-2011, all’art. 8, ha modificato l’art. 54, c.1, lettera E, del D. Lgs nr. 276-03.
E' previsto, oltre che appartenere ad una area geografica a "bassa occupabilità femminile", possedere un'altro requisito, cioè devono essere “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”.
Altra modifica è stata apportata all'art. 59 sempre del D.Lgs 276-03.
Per godere dei benefici contributivi relativi alle assunzioni con contratto di inserimento, devono essere rispettate le condizioni stabilite dal regolamento (CE) nr. 800/08, che sostituisce il Regolamento CE nr. 2204/2002.
 
Grazie Domenico.
La mia perplessità nasceva dal cercare di interpretare quale sia la finalità delle due tipologie contrattuali: quello di inserimento come dice la parola stessa lo interpreto come un contratto volto alla stabilizzazione del dipendente quindi con assunzione successiva tramite contratto a tempo indeterminato.
Il contratto a tempo determinato, anche se poi la realtà smentisce i fatti, dovrebbe essere una tipologia contrattuale volta a soddisfare particolari esigenze (sostitutive, organizzative, picchi di intensa attività etc...) quindi non necessariamente all'inserimento stabile del dipendente.
Temevo quindi di contraddirmi proponendo un contratto a termine alla fine di un contratto di inserimento anche se a livello normativo non ho trovato nulla che possa impedire di far seguire a un contratto di inserimento un ctd.
A livello sindacale secondo lei posso avere dei problemi se procedo proponendo un ctd alla fine di un inserimento?

Grazie ancora e buona giornata.
 
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