catia71
Utente
Ho bisogno di un consiglio su come comportarmi anche alla luce della riforma del lavoro:
ho un'apprendista assunta nel 2008 per aiutarmi in ufficio, a inizio 2010 a seguito di una prima gravidanza si è assentata per maternità obbligatoria e facoltativa, cui è seguita una seconda gravidanza con maternità anticipata perché a rischio più obbligatoria e facoltativa, a luglio le scade il contratto e alla luce della crisi economica, non potremo trasformargli il contratto (anche perché assolutamente non all'altezza) inoltre per le difficoltà familiari in cui versa, non può riprendere nemmeno un part-time con due figli piccoli. Poiché il secondo figlio non ha ancora un anno non la posso licenziare e pur avendo lei espresso la volontà di dimettersi, le ho consigliato di attendere anche perché essendo assente da due anni non credo che le spetti nemmeno la disoccupazione, per cui per il momento le ho fatto fare una domanda di aspettativa senza stipendio. A giugno (all'anno del bambino), pensavo di licenziarla per riduzione di personale in modo da consentirle di accedere almeno alla mobilità (l'impresa ha meno di 10 dipendenti), ma alla luce delle disposizioni che potrebbero entrare in vigore cosa potrebbe rischiare l'azienda? Perché se rischia qualcosa con dispiacere ma lascio scadere il contratto e non lo rinnovo.
Come dire fidarsi è bene ma non fidarsi forse è meglio...
ho un'apprendista assunta nel 2008 per aiutarmi in ufficio, a inizio 2010 a seguito di una prima gravidanza si è assentata per maternità obbligatoria e facoltativa, cui è seguita una seconda gravidanza con maternità anticipata perché a rischio più obbligatoria e facoltativa, a luglio le scade il contratto e alla luce della crisi economica, non potremo trasformargli il contratto (anche perché assolutamente non all'altezza) inoltre per le difficoltà familiari in cui versa, non può riprendere nemmeno un part-time con due figli piccoli. Poiché il secondo figlio non ha ancora un anno non la posso licenziare e pur avendo lei espresso la volontà di dimettersi, le ho consigliato di attendere anche perché essendo assente da due anni non credo che le spetti nemmeno la disoccupazione, per cui per il momento le ho fatto fare una domanda di aspettativa senza stipendio. A giugno (all'anno del bambino), pensavo di licenziarla per riduzione di personale in modo da consentirle di accedere almeno alla mobilità (l'impresa ha meno di 10 dipendenti), ma alla luce delle disposizioni che potrebbero entrare in vigore cosa potrebbe rischiare l'azienda? Perché se rischia qualcosa con dispiacere ma lascio scadere il contratto e non lo rinnovo.
Come dire fidarsi è bene ma non fidarsi forse è meglio...