Buongiorno, il coniuge superstite ha il diritto di abitazione e i due figli eredi la nuda proprietà? La successione è avvenuta 30 anni fa alla morte di mio padre e ha seguito le previsioni di legge senza testamento.
La domanda ora è: Se mia mamma/coniuge superstite è in una casa di riposo e la casa dove abita viene data in affitto (per coprire parte della retta della rsa, quindi il ricavato va sul suo conto corrente e sarebbe specificato nel contratto), questo immobile va sempre dichiarato nel 730 della mamma o deve essere ora riportato anche nella dichiarazione di entrambi i figli?
Il contratto di affitto può essere fatto al solo nome di mia mamma, considerando che io e mio fratello siamo nudi proprietari, rimanendo nel 730 di mia mamma come sempre fatto?
Se invece si deve riportare la quota di proprietà nella dichiarazione mia e di mio fratello, il fatto che compaia, da un anno all'altro, una quota dell'immobile sulla nostra dichiarazione dei redditi ci espone a qualche rischio?
L'agente immobiliare, che sta facendo il contratto, dice che in visura io e mio fratello risultiamo proprietari di un terzo, ma non vi sono i nostri codici fiscali, ritiene che sia un errore, una svista di chi ha compilato a suo tempo. Io non penso sia così, perché una svista giustificherebbe la mancanza di uno dei codici fiscali non di entrambi i figli. Volevamo fare il canone concordato ma dice che potremmo incorrere nella richiesta delle imu arretrate di cinque anni, se non dieci anni. A me sembra un po' illogico.
Grazie per l'aiuto
EC
La domanda ora è: Se mia mamma/coniuge superstite è in una casa di riposo e la casa dove abita viene data in affitto (per coprire parte della retta della rsa, quindi il ricavato va sul suo conto corrente e sarebbe specificato nel contratto), questo immobile va sempre dichiarato nel 730 della mamma o deve essere ora riportato anche nella dichiarazione di entrambi i figli?
Il contratto di affitto può essere fatto al solo nome di mia mamma, considerando che io e mio fratello siamo nudi proprietari, rimanendo nel 730 di mia mamma come sempre fatto?
Se invece si deve riportare la quota di proprietà nella dichiarazione mia e di mio fratello, il fatto che compaia, da un anno all'altro, una quota dell'immobile sulla nostra dichiarazione dei redditi ci espone a qualche rischio?
L'agente immobiliare, che sta facendo il contratto, dice che in visura io e mio fratello risultiamo proprietari di un terzo, ma non vi sono i nostri codici fiscali, ritiene che sia un errore, una svista di chi ha compilato a suo tempo. Io non penso sia così, perché una svista giustificherebbe la mancanza di uno dei codici fiscali non di entrambi i figli. Volevamo fare il canone concordato ma dice che potremmo incorrere nella richiesta delle imu arretrate di cinque anni, se non dieci anni. A me sembra un po' illogico.
Grazie per l'aiuto
EC