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Come calcolare il numero di unità immobiliari interessate ad una ristrutturazione

FCASTLE

Utente
Buongiorno , vorrei sentire il parere degli esperti sul mio caso che credo un po' particolare .
Insieme a mio marito e ai miei genitori sono contitolare in quote di proprietà indivisa di una vecchia cascina ristrutturata più di vent’anni fa e accatastata attualmente in 5 unità immobiliari abitative, più due pertinenze ( rustici e porticati ) dichiarate ai fini Irpef e Imu l’una a servizio dell’unità dove abito con la mia famiglia e l’altra a servizio dell’unità dove abitano i miei genitori .

E’ stata recentemente autorizzata una pratica edilizia per ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso che comporta i seguenti lavori :

- Realizzazione di nuova unità abitativa indipendente per uno dei miei figli, mediante la ristrutturazione di rustico ( fienile ) soprastante la mia abitazione e di parte di entrambe le pertinenze . Non sono state aumentate le volumetrie .

- Lavori di ristrutturazione della mia abitazione , mediante operazioni di rinforzo strutture , spostamenti e modifiche impianti e realizzazione di locale ripostiglio mediante modifica di altra parte di una delle due pertinenze.

Nella pratica edilizia sono citati i riferimenti catastali di tutte le unità immobiliari coinvolte.

A nostro parere non si tratta di un frazionamento , bensì della realizzazione di una nuova destinazione d’uso per volumi già esistenti , che comporterà alla fine sia l’ accatastamento di una nuova unità abitativa, sia modifiche all’accatastamento attuale per l’unità da me abitata e per entrambe le pertinenze, quella a servizio della mia abitazione e quella a servizio dell’abitazione dei miei genitori.

Premesso che le spese sono a carico mio e di mio marito , entrambi proprietari per quote dell’intero , che i pagamenti sono stati finora effettuati con le modalità previste e che in ogni caso faremmo indicare nelle fatture opportuni riferimenti che consentano di individuare correttamente la ripartizione dei lavori , il dubbio interpretativo si riferisce al numero di unità immobiliari abitative cui riferire il massimale spettante ai sensi della legge sugli incentivi alle ristrutturazioni edilizie.

In pratica alcuni esperti parlano di € 96000, riferendosi all’unica pratica edilizia, altri di € 192000 riferendosi alla nuova unità immobiliare più la nostra abitazione ristrutturata , altri di € 288000 riferendosi alle tre unità immobiliari coinvolte .

Noi naturalmente opteremmo per l’ipotesi a noi più favorevole , riferendo a ciascuna delle unità abitative coinvolte ( la nostra attuale , quella in corso di realizzazione e quella dei miei genitori ) i rispettivi costi ma , in mancanza di interpretazione certa, ci siamo permessi di richiedere il vostro autorevole parere.

Chiediamo inoltre se mio figlio , attualmente convivente con noi e che in seguito utilizzerà il nuovo appartamento in comodato d’uso , puo’ chiedere il bonus mobili per le spese da lui sostenute sempre in seguito alla ristrutturazione di cui sopra.

Ringraziando della cortese attenzione, attendiamo il vostro autorevole parere e porgiamo distinti saluti
F.Castelnovo
 
credo che la detrazione spetti per tre unità abitative, essendo i soggetti più di tre e credo che spetti anche il bonus mobili, attendete anche altri pareri
saluti
 
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