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Collegio Sindacale

S

serman

Ospite
Vorrei fare una domanda di carattere societario a chi è esperto in questa materia.
Il Collegio Sindacale di una SpA. composto da consulenti di uno Studio commerciale e fiscale, può tenere la contabilità della Società in questione e redigere i relativi bilanci? Oppure si potrebbe configurare un qualche conflitto d'interessi considerato che il "controllore" controlla se stesso ?
Grazie a tutti per i pareri.
 
non vi è conflitto d'interessi se lui non è il depositario delle scritture contabili.
 
Mi preme solamente dire sulla questione sollevata che seppure non potrebbero esserci conflitti di interessi....il fatto che lui non sia depositario delle scritture contabili....e' un vero abbaglio.... RIMANE LA QUESTIONE APERTA SUL FATTO CHE CHI CONTROLLA EFFETTIVAMENTE CONTROLLA SE' STESSO......di questi casi ne abbiamo visti a bizzeffe ultimamente con tutto quello che puo' scaturire......(Vedi Parmalat...ecc.ecc.) normalmente una spa si avvale internamente della parte CONTABILE E FISCALE e per il Collegio Sindacale di Sindaci esterni........qualcuno potrebbe dirmi che tale comportamento non esula da eventuali "irregolarita'"....per lo meno la vedo + trasparente segnalando infine che la qualita'ESSENZIALE e' LA SERIETA' AZIENDALE...che si trova negli amministratori e nei responsabili dei vari settori che ne fanno parte.-
Ciao e buon w.e.
 
Sono d'accordo che il luogo di deposito delle scritture contabili non possa determinare un eventuale conflitto d'interessi.Anche se le scritture sono conservate in azienda,i membri del Collegio
possono redigere il bilancio e confermare poi la regolarità delle scritture stesse?
Oppure si può configurare una qualche illegalità in questa procedura?
Gradirei anche altri pareri.
Saluti.
 
Se il sindaco ..si occupa nella società di consulenti (alias c.e.d.) del controllo contabile di quella società ritengo che l'incompatibilità ci sia.
 
un interessante documento che tratta la materia è reperibile sul sito del consiglio nazionale dottori commercialisti all'indirizzo:

http://www.cndc.it/CMS/home/jsp/cndc.jsp?cndct=0000000238&cndcp=0000000217

al collegamento "principi sull'indipendenza del revisore".
 
E' il classico caso di incompatibilità previsto dal consiglio nazionale dei dottori commericalisti. Il soggetto che si occupa di tenere la contabilità e redigere i bilanci non può assolutamente essere anche membro dell'organo di controllo e viceversa. L'unica "scappatoia" si verifica nel caso di studio non associato: in quel caso un professionista può occuparsi del bilancio ed un altro professionista può essere membro del collegio sindacale. Il luogo di conservazione delle scritture non c'entra assolutamente niente...
 
è previsto al punto 5 mi sembra del documento suddetto ... indipendenza finanziaria.
 
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