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collaboratore familiare STUDI DI SETTORE

I

Ienia

Ospite
Per cortesia per voi, il fratello del titolare si deve indicare nel rigo A11
o nel rigo A12?

e se il titolare ha 51% lui apporta lavoro per il 49% ???

PERCHè MI VARIA E DI MOLTO LA PERCENTUALE DELLO SCOSTAMENTO DA STUDI, tra un rigo e un altro.

SE SAPETE DELLE IMPRESE FAM.attendo risposta grazie.
 
Dalle istruzioni degli Studi di settore:


Nel rigo A07, nella prima colonna, il numero
dei collaboratori dell’impresa familiare
di cui all’articolo 5, comma 4, del TUIR,
ovvero il coniuge dell’azienda coniugale
non gestita in forma societaria;

nei righi da A07 ad A12, nella seconda
colonna, le percentuali complessive dell’apporto di lavoro effettivamente prestato dal personale indicato nella prima colonna di ciascun rigo rispetto a quello necessario per lo svolgimento dell’attività a tempo pieno da parte di un dipendente che lavora per l’intero anno. Considerata, ad esempio,un’attività nella quale il titolare dell’impresa è affiancato da due collaboratori familiari,il primo dei quali svolge l’attività a tempo pieno e il secondo per la metà della giornata lavorativa ed a giorni alterni, nel rigo in esame andrà riportato 125, risultante dalla somma di 100 e 25, percentuali di apporto di lavoro dei due collaboratori familiari.


Quindi va' indicato nel rigo A07 con percentuale 100% se lavora a tempo pieno per tutto l'anno, oppure con percentuale rapportata all'effettivo tempo di lavoro, indipendentemente dalle percentuali di imputazione del reddito
 
emil, attenzione..
perchè la percentuale da indicarsi negli studi di settore va di pari passo con quella indicata nell'unico, così almeno le ultime circolari in merito..
voglio dire, se metti 80% negli SDS, non puoi mettere 49% nell'unico, altrimenti se metti 49% in unico negli sds è giocoforza il 100%..
per me se indichi 80 in unico va messo 39% (80% di 49)

ciao
 
circ. 32/2005

Giova tuttavia segnalare che, nell'indicazione delle predette
percentuali, fermo restando il citato criterio, con riferimento ai
collaboratori dell'impresa familiare, deve comunque sussistere anche una
correlazione con quanto dichiarato sia dal titolare dell'impresa familiare,
sia dal familiare che collabora nell'impresa, in applicazione al disposto
dell'art. 5, comma 4, del TUIR.

.....

Pertanto, considerato che la lettera c) del predetto articolo 5
presuppone la sussistenza di due requisiti fondamentali (vale a dire di aver
prestato la propria attivita' di lavoro nell'impresa in modo "continuativo e
prevalente", nel periodo d'imposta) deve ritenersi che la "continuita'" e la
" prevalenza", il primo in termini di tempo e il secondo inteso sia in
termini di tempo che di apporto qualitativo, costituiscano due elementi
fondamentali per la determinazione della predetta percentuale da riportare
negli appositi campi del quadro A."

ribadito anche dalla circ. 23/2006
"Nell’indicazione delle predette percentuali, fermo
restando il citato criterio, con riferimento ai collaboratori dell’impresa familiare, deve
comunque sussistere anche una correlazione con quanto dichiarato sia dal titolare
dell’impresa familiare, sia dal familiare che collabora nell’impresa, in applicazione al disposto dell’articolo 5, comma 4, del TUIR."

quindi per me le due percentuali van di pari passo almeno io l'ho capita così..

ciao
 
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