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Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Sara

Utente
Buonasera ,
ho urgente bisogno di rinfrescarmi le idee.
Una mia conoscente ha ricevuto a mezzo Racc.A/R avviso di chiusura attività dell'azienda presso cui lavora per il 30-11-07 (detta lettera ha solo il logo della ditta e una firma illeggibile,mentre l'intestazione completa figura solo sulla busta). Dato che si tratta di azienda con sede nel sud italia e filiale al nord dove lavora lei, le voci dicono che riaprirà con altro nome societario e loro verranno riassunti con passaggio diretto. Ora nella sede del nord è stata affissa alla bacheca una lettera che dice che posticipano la chiusura dell'attività al 21 dicembre p.v. e che saranno riassunti i primi del 2007, ma visto che non saranno spedite a mezzo raccomandata si può desumere che il mese di dicembre lavoreranno in nero senza il versamento dei contributi , saranno almeno una settimana disoccupati e che non si tratta di passaggio diretto, giusto?
Quindi sta al lavoratore scegliere se lavorare in nero a dicembre , non è tenuto visto che le carte dicono altro.
Avete qualche suggerimento da darmi a tutela del lavoratore?
Grazie.
 

domenico

Utente
Riferimento: Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Salve, per darti una qualche risposta, è necessario che tu riferisca esattamente cosa c'è scritto nella raccomandata.
Riferisci inoltre che ci sono delle "voci" che dicono che riaprirà con altro nome, e che loro (i dipendenti) verranno riassunti con passaggio diretto solo a partire dai primi del 2008; che è apparsa in bacheca una lettera che indica il posticipo della chiusura di attività al 21 Dicembre, rispetto al 30 Novembre. Insomma il tutto appare insolito.
Si rimane in attesa di conoscere il contenuto della raccomandata, che rimane quella ufficiale.
saluti Domenico
 

Sara

Utente
Riferimento: Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Grazie Domenico per l'attenzione , riporto quanto leggo sulla lettera:

luogo , 18-09-07

Con la presente siamo spiacenti comunicarle che l'azienda cesserà completamente la sua attività il giorno 30-11-2007.
Pertanto le preavvisiamo il recesso con effetto dall'indicata data.
Distinti saluti.
( timbro con ragione sociale e amministratore unico , senza nome )
 

domenico

Utente
Riferimento: Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Salve Sara, la fattispecie interessa (probabilmente) l'attivazione della procedura di mobilità prevista dagli artt. 4 e 24 della Legge 223/1991 (licenziamenti collettivi).
L'ipotesi di licenziamento collettivo si verifica quando il datore di lavoro intende effettuare nell'arco di 120 gg, almeno 5 licenziamenti nell'unità produttiva oppure in più di unità produttive nell'ambito della stessa Provincia.
Sono interessati dalla normativa i datori di lavoro imprenditori-compresi gli artigiani, le società cooperative di produzione e lavoro e le imprese di navigazione che occupano più di 15 dipendenti.
Qual'ora non sussista il requisito quantitativo o quello temporale, o in assenza di entrambi, si configura un ipotesi di licenziamento plurimo, disciplinato dalla normativa sui licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo.
La procedura di riduzione del personale in entrambi i casi, consta di una fase c.d. sindacale e di una c.d. amministattiva, nel corso delle quali il datore di lavoro e i sindacati tentano dapprima tra di loro ed eventualmente poi c/o la DPL di trovare soluzioni alternative al licenziamento.
La lettera di licenziamento, come prevedevo, non fa riferimento alcuno ad eventuale passaggio diretto ad altra società e/o azienda., ma trattasi di vero e proprio licenziamneto previsto nel caso di cessazione di attività; per riduzione o trasformazione dell'attività o del lavoro.
Vorrai comunicare se l'azienda ha più di 15 dipendenti e se i licenziamenti interessano più di 5 lavoratori.
Saluti Domenico
 

Sara

Utente
Riferimento: Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Purtroppo si tratta di piccola azienda con 10 dipendenti .
Saluti Sara
 

domenico

Utente
Riferimento: Chiusura attività e comunicazioni ricevute

Salve, il licenziamento comunicato rientra nel c.d. giustificato motivo, ed è determinato da ragioni attinenti all'attività produttiva; all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa, previsto dall'art.3 Legge 604/1966.
Faccio osservare , se può essere utile, che seppur la scelta relativa al licenziamento del lavoratore per motivi di efficenza dell'impresa è rimessa al datore di lavoro (Art 41 Costituzione), la discrezionalità dello stesso non è assoluta ed indiscriminata, infatti è soggetta al controllo del Giudice, al quale spetta il compito di valutare la concreta riferibilità del licenziamento ad iniziative collegate a specifiche e comprovate ragioni di carattere organizzativo e produttivo.
In ultimo, la prova dell'impossibilità di adibire il lavoratore licenziato ad altre mansioni, deve riguardare l'intera struttura aziendale e non solo la sede dove esso era impegnato. (Cassazione 21 febbraio 1998, nr. 1891)
Vorrai seguire l'evolversi, e se il caso chiedere un consulto legale.
Saluti domenico
 
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