Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

Caso (credo complesso) di suddivisione casa per IMU

scarmi1

Utente
Ho un caso, credo complesso, in ambito IMU.

Mio padre e mia madre abitano (ovviamente) insieme in una villetta, che posseggono entrambi al 50%. Questa villetta, su due piani, nel 1988 in occasione del condono edilizio, era stata divisa in due schede catastali: piano terra e primo piano, ognuno con camere/cucine/bagni/ecc. Di fatto: due case.

Il numero civico è unico (di fatto, la casa è indivisa), le utenze arrivano a quell'unico numero civico, ed ancora ovviamente entrambi hanno la residenza lì.

Ora, la domanda è: com'e' meglio dichiarare in sede IMU?
Prima ipotesi: un piano è prima casa, un piano seconda casa. Questa è l'ipotesi piu' "vera", pero' è anche quella piu' "costosa", perche' si dovrebbe pagare un pezzo di casa come seconda casa, con le aliquote relative....

Seconda ipotesi: si va da un geometra e si "rimette insieme la casa" in un'unica scheda catastale. Ottimo, se non fosse che.... da un preventivo fatto risulterebbe una spesa intorno ai 3000 euro.....

Terza ipotesi, quella su cui vi chiedo aiuto: non si potrebbe dichiarare un piano prima casa per un coniuge che paga tutto il 100%, e l'altro piano prima casa per il secondo coniuge, che paga a sua volta il 100% di quel piano? E' un'ipotesi curiosa, pero' dovrebbe reggere: entrambi hanno residenza, e dimorano stabilmente a quel civico, sono "solo" su due piani diversi.

Che ne pensate? Si puo' fare? Avete altre idee?

Grazie !
 

MrDike

Utente
Seconda ipotesi: si va da un geometra e si "rimette insieme la casa" in un'unica scheda catastale. Ottimo, se non fosse che.... da un preventivo fatto risulterebbe una spesa intorno ai 3000 euro.....
3.000 Euro?!? :dead::dead::dead:

Terza ipotesi, quella su cui vi chiedo aiuto: non si potrebbe dichiarare un piano prima casa per un coniuge che paga tutto il 100%, e l'altro piano prima casa per il secondo coniuge, che paga a sua volta il 100% di quel piano? E' un'ipotesi curiosa, pero' dovrebbe reggere: entrambi hanno residenza, e dimorano stabilmente a quel civico, sono "solo" su due piani diversi.
No.

Per "residenza della famiglia" (art. 144 c.c.) - da tenere distinta dai luoghi di eventuali domicili fissati altrove ai sensi dell'art. 45 c.c. - deve intendersi il luogo (in relazione al quale, in particolare, deve realizzarsi, con gli adattamenti resi necessari dalle esigenze lavorative di ciascun coniuge, l'obbligo di convivenza posto dall'art. 143 c.c.) di ubicazione della casa coniugale, perché questo luogo individua presuntivamente la residenza di tutti i componenti della famiglia, salvo che tale presunzione sia superata dalla prova che lo spostamento della propria dimora abituale sia stata causata dal verificarsi di una frattura del rapporto di convivenza...

Pertanto, si propende nettamente per la seconda ipotesi valutando la possibilità di più economici preventivi da parte di altri professionisti...
 

scarmi1

Utente
3.000 Euro?!? :dead::dead::dead:
Per la precisione 2.300+iva, ovvero 2783 euro. Ho "arrotondato". Il geometra ho sentito (l'unico, per la verità) dice che non è così semplice "cancellare una riga in catasto", ma occorre farsi approvare una DIA, presentare un progetto in comune, ecc. ecc. Se sia vero non lo so.... pero' so il preventivo che mi ha fatto: 2300+iva

...questo luogo individua presuntivamente la residenza di tutti i componenti della famiglia ...
Ok ma allora non mi spiego il "giochino" che facevano in molti, prima che fosse approvata l'IMU, per cui un coniuge aveva residenza da una parte , e l'altro aveva residenza nella casa in montagna o al mare, al fine di dichiarare due "prime case" e beneficiare dei relativi sconti di imposta.
Da quello che riporti sembra, e sottolineo sembra, che due coniugi NON possano (a meno di eccezioni tipo il lavoro, ecc.) avere due residenze diverse.... sbaglio?

Pertanto, si propende nettamente per la seconda ipotesi valutando la possibilità di più economici preventivi da parte di altri professionisti...
Ok.... Non so se è ammesso, ma posso chiedere qual'e' un intervallo piu' "corretto" per un intervento di questo tipo?

Grazie ancora
 
le regole precedenti erano un pochino differenti rispetto all'imu e consentivano quei giochini a cui tu facevi cenno.
In verità oggi è anche possibile avere le agevolazioni se i coniugi, ciascuno proprietario di una abitazione situata in comuni differenti, hanno la residenza in differenti comuni.
non mi pare il tuo caso poichè l'immobile è sito nello stesso comune.
ritengo anche io, come ti ha correttamente suggerito MrDike, di propendere per la seconda soluzione. Ritengo infatti che la spesa iniziale verrebbe completamente ammortizzata dal risparmio negli anni.
ciao
 
Ultima modifica:

MrDike

Utente
Per la precisione 2.300+iva, ovvero 2783 euro. Ho "arrotondato". Il geometra ho sentito (l'unico, per la verità) dice che non è così semplice "cancellare una riga in catasto", ma occorre farsi approvare una DIA, presentare un progetto in comune, ecc. ecc. Se sia vero non lo so.... pero' so il preventivo che mi ha fatto: 2300+iva
Ti consiglio di sentire qualche altro professionista, perchè non credo che sia necessaria la DIA per una fusione catastale... ad ogni buon conto, l'importo richiesto è esagerato.


Ok ma allora non mi spiego il "giochino" che facevano in molti, prima che fosse approvata l'IMU, per cui un coniuge aveva residenza da una parte , e l'altro aveva residenza nella casa in montagna o al mare, al fine di dichiarare due "prime case" e beneficiare dei relativi sconti di imposta.
Da quello che riporti sembra, e sottolineo sembra, che due coniugi NON possano (a meno di eccezioni tipo il lavoro, ecc.) avere due residenze diverse.... sbaglio?
Come ha detto Giuseppe, i coniugi mantenevano la residenza anagrafica in due immobili ubicati in Comuni diversi, fattispecie applicabile anche con la nuova imposta.

Ok.... Non so se è ammesso, ma posso chiedere qual'e' un intervallo piu' "corretto" per un intervento di questo tipo?

Grazie ancora
La fusione catastale delle due particelle...
 

scarmi1

Utente
Ti consiglio di sentire qualche altro professionista, perchè non credo che sia necessaria la DIA per una fusione catastale... ad ogni buon conto, l'importo richiesto è esagerato.




Come ha detto Giuseppe, i coniugi mantenevano la residenza anagrafica in due immobili ubicati in Comuni diversi, fattispecie applicabile anche con la nuova imposta.



La fusione catastale delle due particelle...
Intanto grazie sia a Giuseppe che a MrDike.
Sul tema del costo/professionista, chiedero' sicuramente un altro preventivo. Peraltro, ho provato a cercare su google "fusione catastale particelle catasto fabbricati" e ho trovato altri articoli (ad esempio questo) dove invece si dice che la DIA è necessaria, così come l'autorizzzione al comune. Boh... vi farò sapere.

Cio' premesso, anche se centra parzialmente con la domanda iniziale, volevo chiarire per mia curiosità personale il tema ICI / IMU. Ovvero, proviamo a fare un esempio. Marco e Maria (nomi inventati) sono sposati, comunione dei beni, e posseggono al 50% una casa a Milano e una a Sestriere. Marco con residenza anagrafica a Milano, Maria a Sestriere.

Quello che so / sapevo io è : con l'ICI, Marco dichiarava prima casa quella di Milano Maria quella a Sestriere, risultato: due prime case, nessuno pagava nulla.
Con l'IMU questo giochino non è più possibile perche', leggendo e rileggendo, ho capito che Marco (ad esempio) per dichiarare prima casa quella di Milano deve avere la residenza anagrafica e dimorare stabilmente (con utenze, ecc.). Inoltre, per l'IMU, c'e' una sola prima casa per nucleo famigliare.
Quindi anche con l'IMU non c'e' piu' la possibilità del "giochino" perche' Maria risiede a Sestriere, ma appartiene al nucleo di Marco, e quindi non puo' dichiarare anche lei prima casa... Giusto?
Potrebbe se marco avesse il 100% di Milano e Maria il 100% di Sestriere, corretto? Ma non è così.....

Mi dite se sbaglio?

Nel mio caso io pensavo che mio papà e mia mamma, pur essendo proprietari al 50% sia del piano sotto che di quello sopra, potessero dichiarare due prime case perche' il comune e l'indirizzo erano di fatto lo stesso.... Non Milano / Sestriere, ma (es) Milano /Milano via xx/xx, nr. civico yy/yy..... capite ?

Cos'e' che sbaglio in questo ragionamento?

Grazie 1000 e scusate la lungaggine....
 
Ultima modifica di un moderatore:

scarmi1

Utente
Ti consiglio di sentire qualche altro professionista, perchè non credo che sia necessaria la DIA per una fusione catastale... ad ogni buon conto, l'importo richiesto è esagerato.




Come ha detto Giuseppe, i coniugi mantenevano la residenza anagrafica in due immobili ubicati in Comuni diversi, fattispecie applicabile anche con la nuova imposta.



La fusione catastale delle due particelle...
Intanto grazie sia a Giuseppe che a MrDike.
Sul tema del costo/professionista, chiedero' sicuramente un altro preventivo. Peraltro, ho provato a cercare su google "fusione catastale particelle catasto fabbricati" e ho trovato altri articoli (ad esempio questo) dove invece si dice che la DIA è necessaria, così come l'autorizzzione al comune. Boh... vi farò sapere.

Cio' premesso, anche se centra parzialmente con la domanda iniziale, volevo chiarire per mia curiosità personale il tema ICI / IMU. Ovvero, proviamo a fare un esempio. Marco e Maria (nomi inventati) sono sposati, comunione dei beni, e posseggono al 50% una casa a Milano e una a Sestriere. Marco con residenza anagrafica a Milano, Maria a Sestriere.

Quello che so / sapevo io è : con l'ICI, Marco dichiarava prima casa quella di Milano Maria quella a Sestriere, risultato: due prime case, nessuno pagava nulla.
Con l'IMU questo giochino non è più possibile perche', leggendo e rileggendo, ho capito che Marco (ad esempio) per dichiarare prima casa quella di Milano deve avere la residenza anagrafica e dimorare stabilmente (con utenze, ecc.). Inoltre, per l'IMU, c'e' una sola prima casa per nucleo famigliare.
Quindi anche con l'IMU non c'e' piu' la possibilità del "giochino" perche' Maria risiede a Sestriere, ma appartiene al nucleo di Marco, e quindi non puo' dichiarare anche lei prima casa... Giusto?
Potrebbe se marco avesse il 100% di Milano e Maria il 100% di Sestriere, corretto? Ma non è così.....

Mi dite se sbaglio?

Nel mio caso io pensavo che mio papà e mia mamma, pur essendo proprietari al 50% sia del piano sotto che di quello sopra, potessero dichiarare due prime case perche' il comune e l'indirizzo erano di fatto lo stesso.... Non Milano / Sestriere, ma (es) Milano /Milano via xx/xx, nr. civico yy/yy..... capite ?

Cos'e' che sbaglio in questo ragionamento?

Grazie 1000 e scusate la lungaggine....
 
Ultima modifica di un moderatore:
Premettiamo che la cosa più corretta è effetture una Fusione catastale dei due sub ed ottenere un'unica unità imobiliare. Il preventivo di circa 3000€ mi sembra davvero eccessivo, ed in ogni caso potrebbe essere comunque antieconomico visto che se si tratta di una villetta il nuovo sub sarebbe A7 e molto probabilmente se i due attuali sub non sono A7 pur essendo uno di fatto seconda casa nel loro totale potrebbero costare meno di IMU, in ogni caso se vuoi puoi richiedere un preventivo gratuito su Catasto24.it
Se si lasciano così le cose sarebbe corretto che il sub prima casa sia pagato e detratto al 50% da entrambi i coniugi ed il secondo sub come seconda casa lo stesso pagato al 50% dai due coniugi.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto