Buonasera,
vi sottopongo una questione abbastanza particolare per cui vorrei un consiglio da parte vostra.
Nel 2018 un inquilino smette di pagare il canone di locazione da febbraio, lasciando l'appartamento ad agosto dello stesso anno. A giugno, nel frattempo, era stata portata a termine l'intimazione di sfratto. In seguito all'emissione di un decreto ingiuntivo, nel marzo 2019 comincia il pignoramento del quinto dello stipendio dell'ex inquilino per i canoni non versati e relative spese legali e varie.
Nel modello 730/2019, nonostante l'intimazione di sfratto fosse già stata completata alla data di presentazione della dichiarazione, il nostro (ex) commercialista aveva comunque riportato il reddito derivante dalla locazione per un totale di 6 mesi nell'intero anno (invece di 8, cioè fino ad agosto quando è stato lasciato l'appartamento). Non essendo stato inserito il relativo codice in "casi particolari - reddito da canoni non percepiti" sul suddetto reddito sono state pagate le relative imposte (tramite cedolare secca). Avremmo potuto non pagarle dal momento che il procedimento giuridico si era concluso prima della dichiarazione, ma ci siamo accorti dell'errore a pignoramento iniziato e, per questo, non ci siamo fatti problemi. Inizialmente abbiamo infatti - forse ingenuamente - pensato che pagando o prima o dopo l'imposta poco sarebbe cambiato.
Con il commercialista in questione per questi e altri motivi non abbiamo più rapporti e, trovandomi a voler compilare in modo autonomo la dichiarazione di quest'anno, sono davanti a un dilemma.
In relazione alle somme pignorate, risulta negli archivi dell'AdE la CU dal datore di lavoro dell'ex inquilino moroso con l'indicazione delle somme pignorate nel 2019 senza ritenute d'acconto trattandosi di redditi fondiari.
Inizialmente ho quindi pensato di "sistemare" tutto il pastrocchio riportando semplicemente nel quadro B il reddito relativo ai due mesi di locazione (luglio e agosto) risalenti al 2018 ma riscossi effettivamente nel 2019 attraverso il pignoramento, per i restanti canoni le relative imposte erano state già pagate "in anticipo" nel 730/2019. E' sufficiente e bastevole far questo?
Oppure, dal momento che i canoni non pagati sono stati riscossi nel 2019 e non nel 2018, avendo io pagato le imposte "in anticipo" nella dichiarazione relativa al 2018, devo provvedere a fare una integrativa e farmi riconoscere un credito di imposta su quanto versato "in anticipo" lo scorso anno e utilizzarlo nella dichiarazione di quest'anno per pagare le imposte relative ai canoni pagati tramite pignoramento nel 2019?
So che è una cosa molto contorta, ma sono sempre più assalito dai dubbi e quindi se qualcuno potesse darmi qualche indicazione gliene sarei infinitamente grato.
vi sottopongo una questione abbastanza particolare per cui vorrei un consiglio da parte vostra.
Nel 2018 un inquilino smette di pagare il canone di locazione da febbraio, lasciando l'appartamento ad agosto dello stesso anno. A giugno, nel frattempo, era stata portata a termine l'intimazione di sfratto. In seguito all'emissione di un decreto ingiuntivo, nel marzo 2019 comincia il pignoramento del quinto dello stipendio dell'ex inquilino per i canoni non versati e relative spese legali e varie.
Nel modello 730/2019, nonostante l'intimazione di sfratto fosse già stata completata alla data di presentazione della dichiarazione, il nostro (ex) commercialista aveva comunque riportato il reddito derivante dalla locazione per un totale di 6 mesi nell'intero anno (invece di 8, cioè fino ad agosto quando è stato lasciato l'appartamento). Non essendo stato inserito il relativo codice in "casi particolari - reddito da canoni non percepiti" sul suddetto reddito sono state pagate le relative imposte (tramite cedolare secca). Avremmo potuto non pagarle dal momento che il procedimento giuridico si era concluso prima della dichiarazione, ma ci siamo accorti dell'errore a pignoramento iniziato e, per questo, non ci siamo fatti problemi. Inizialmente abbiamo infatti - forse ingenuamente - pensato che pagando o prima o dopo l'imposta poco sarebbe cambiato.
Con il commercialista in questione per questi e altri motivi non abbiamo più rapporti e, trovandomi a voler compilare in modo autonomo la dichiarazione di quest'anno, sono davanti a un dilemma.
In relazione alle somme pignorate, risulta negli archivi dell'AdE la CU dal datore di lavoro dell'ex inquilino moroso con l'indicazione delle somme pignorate nel 2019 senza ritenute d'acconto trattandosi di redditi fondiari.
Inizialmente ho quindi pensato di "sistemare" tutto il pastrocchio riportando semplicemente nel quadro B il reddito relativo ai due mesi di locazione (luglio e agosto) risalenti al 2018 ma riscossi effettivamente nel 2019 attraverso il pignoramento, per i restanti canoni le relative imposte erano state già pagate "in anticipo" nel 730/2019. E' sufficiente e bastevole far questo?
Oppure, dal momento che i canoni non pagati sono stati riscossi nel 2019 e non nel 2018, avendo io pagato le imposte "in anticipo" nella dichiarazione relativa al 2018, devo provvedere a fare una integrativa e farmi riconoscere un credito di imposta su quanto versato "in anticipo" lo scorso anno e utilizzarlo nella dichiarazione di quest'anno per pagare le imposte relative ai canoni pagati tramite pignoramento nel 2019?
So che è una cosa molto contorta, ma sono sempre più assalito dai dubbi e quindi se qualcuno potesse darmi qualche indicazione gliene sarei infinitamente grato.