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borsa di studio a fini di ricerca

BennyBo

Utente
Salve a tutti,
ho vinto una borsa di studio bandita da un ente pubblico a fini di ricerca (non è una borsa di dottorato, nè una borsa per medici specializzandi, che - a quanto ho capito- sono soggette ad una normativa differente).
Per quanto riguarda l'IRPEF dovrebbe infatti essere equiparata ad un reddito da lavoro dipendente (art.50 TUIR), ma dal punto di vista contributivo..???? Sono obbligatori i versamenti INPS?? Li verserebbe il datore di lavoro?

Grazie mille - Benedetta
 

Luigia

Amministratore
Riferimento: borsa di studio a fini di ricerca

Sembra che sia gli assegni di ricerca che quelli di dottorato siano assoggettati alla stessa normativa.

Leggo nel sito dell'Inps:



ASSEGNI DI RICERCA


(circ. 133/03)
Gli assegni di ricerca sono stati iscritti alla Gestione Separata per espressa previsione dell'art. 51, c. 6 della L. 449/97.


DOTTORATO DI RICERCA


(circ. 101/99)


La L. 315/98 (art. 1, c. 1, lett. a) ha disposto l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata, a decorrere dal 1° gennaio 1999, delle borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca.


La competenza sulla contribuzione è sempre della Gestione Separata Inps anche se i soggetti in questione sono professionisti iscritti ad apposita cassa.


L'obbligo assicurativo non sussiste invece per le altre borse di studio non collegate ai corsi di dottorato di ricerca, che restano espressamente escluse dalla L. 335/95 (art. 2, c. 26). La norma in esame è quindi da intendersi come disposizione in deroga ai principi generali di iscrivibilità della L. 335/95.

ADEMPIMENTI


Ai titolari di borse di studio per dottorato di ricerca si applicano le stesse regole già previste per i collaboratori coordinati e continuativi in materia di ripartizione del contributo, versamento e denuncia, nonché le regole generali in materia di aliquote, massimale ed accredito contributivo.


Il termine di 30 giorni previsto per la presentazione della domanda d'iscrizione decorre dalla comunicazione da parte dell'Università dell'ammissione ai corsi di dottorato.
Il codice tipo rapporto nei flussi E-mens è 05 (non richiede codice attività).
 

IlPariota

Utente
Riferimento: borsa di studio a fini di ricerca

Gentilissima Luigia, ho posto in altra sezione un quesito sulla questione dottorato e Professione, ma probabilmente è possibile che, vista la sua esperienza, lei sappia come rispondermi.
Io mi trovo esattamente nella posizione da lei descritta (dottorando iscritto alla gestione separata INPS), ma a gennaio aprirò partita IVA in regime dei minimi per esercitare la libera professione.
L'Inarcassa, però, non consente l'iscrizione a coloro i quali abbiano già un'altra cassa di previdenza. In questo caso la Gestione separata dovuta al Dottorato, può essere considerata come altra cassa anche se non attinente all'attività professionale?
Se, come penso, non potrò iscrivermi alla Inarcassa, i contributi previdenziali dovuti causa ricavi diversi dal dottorato andranno versati sempre alla Gestione separata? Ma aprendo una nuova posizione contributiva relativa alla Partita IVA? E l'aliquota in questo caso dsarà sempre del 26,72% oppure, visto che ai dottorandi si applicano le stesse regole dei collaboratori coordinati e continuativi, quella con partita Iva può essere considerata attività non prevalente e pertanto il contributo scende al 17%?
Attendo la sua risposta, nel frattempo lascio i miei più cordiali saluti.

P.S. Buona 2011!!!
 
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