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Azienda furbetta.

M

Marco Salvatore

Ospite
Mio cugino é stato assunto, ad inizio 2004, da un'azienda, con un regolare contratto a tempo indeterminato e poco prima del termine del periodo di prova, durato sei mesi, a giugno, é stato costretto a firmare una lettera di dimissioni senza data.
L'azienda ha giustificato questa imposizione col fatto che un contratto a tempo indeterminato é sempre migliore di un contratto precario.
Adesso mio cugino, ha deciso di rassegnare le dimissioni senza fare il periodo di preavviso ma, è consapevole che l'azienda potrebbe contestargli il mancato preavviso rivalendosi sul TFR.
E' possibile, secondo voi, rassegnare le dimissioni con GIUSTA CAUSA motivandole con l'esistenza di una lettera di dimissioni che l'azienda ha estorto a mio cugino in un momento di debolezza contrattuale (periodo di prova) al fine di interdire all'azienda il diritto di effetturgli le trattenute sul TFR?

Ringrazio infinitamente chi volesse consigliarci.

Grazie.
 
Non dico cosa penso di quelle aziende che fanno firmare tale lettera perchè non voglio essere volgare.
Tuo cugino è in grado di dimostrarlo??

Melissa
 
Ciao Melissa,

Grazie per il tuo se pur breve intervento sulla questione.

Occupandomi di contenziosi nel campo del lavoro, mi è capitato più di una volta di osservare questi casi, ed ho deciso di esporre giusto il caso di mio cugino soltanto perchè mi è dato conoscerne al meglio tutti i dettagli.

Dato che non è possibile, dimostrare l'esistenza della lettera di dimissioni con data in bianco perchè, ovviamente mio cugino non ne ha copia, ho consigliato lui, di rassegnare le dimissioni solo dopo aver scritto una lettera raccomandata all'azienda nella quale si diffida l'azienda stessa dall'utilizzare la lettera di dimissioni.

Nel qual caso l'azienda ha due strade:

1) negare l'esistenza della lettera e dunque invalidarne l'utilizzo;
2) ammettere l'esistenza della lettera e dunque creare il presupposto per le dimissioni con GIUSTA CAUSA.

Che ne pensi?

Saluti, Marco.
 
Hai dimenticato una terza strada, l'azienda potrebbe non rispondere, cosa secondo me più probabile.
Fammi sapere.

Ciao Melissa
 
Melissa, grazie per l’acuta osservazione, ma nel testo della raccomandata con ricevuta di ritorno da inviare all’azienda, scriveremo la frase magica che “….in assenza di risposta varrà il principio del silenzio assenso….”

Sono sicuro che ha questo punto rispondono negando tutto!!!!

Che ne pensi?

Ciao, Marco.
 
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