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Assegno scoperto su imposta 2017. Suggerimenti

fabio81

Utente
Nel 2017 è stata acquistata una protesi acustica, ovvero un dispositivo medico detraibile, dal valore di 2.8k ed il negozio ha emesso regolarmente fattura datata 2017. Si decise di rateizzare l'importo in 3 rate: 1k + 1k + 0.8k. Nessun problema nè per la 1^ nè per la 3^, pagate entrambe con assegni nelle rispettive date previste per il 2017 e 2018. Il problema fu con la 2^, il cui assegno fu staccato a fine 2017 ma risultò scoperto e, solo dopo un amichevole chiarimento col negoziante, fu incassata la rata ma nel 2018.

Nel 2021 sono state presentate 2 integrative ultrannuali a favore sulle imposte 2017 e 2018 e sono state integrate anche le spese di questi assegni però il 2^, quello scoperto, è stato integrato sull'imposta 2017 e non sulla 2018.

Ciò fatto presente e considerando che i crediti irpef generati su quegli anni d'imposta non sono stati indicati sul quadro DI della dichiarazione ordinaria sull'imposta 2021 e quindi a breve dovrà essere presentata un'integrativa intrannuale su tale imposta per poterli far transitare e portarli poi come eccedenze irpef in compensazione sulla dichiarazione d'imposta 2022, vi chiedo alcuni chiarimenti per valutare al meglio cosa mi conviene fare:

1) Nulla
- Ignoro di essere venuto a conoscenza dell'assegno scoperto, presento integrativa intrannuale sul 2021 riportando sul DI i 2 crediti così come sono, presento ordinaria sul 2022 riportando il tutto come eccedenza di versamento irpef dalla precedente dichiarazione.
- Conseguenze spiacevoli possibili
L'AdE effettuerà un controllo sull'ultrannuale sul 2017 presentata nel 2021 (ha tempo fino al 2026). Dall'estratto del c/c 2017 constatano che non è presente l'assegno in oggetto e mi invitano a restituire, aggiungendo sanzioni/interessi, quei circa 190eur risultati dalla detrazione dei 1000eur. A quel punto non sono più in tempo coi termini per presentare un'integrativa ultrannuale sull'imposta 2018 per integrare quella somma sull'imposta corretta.
- Opinioni
-- Potrei forse uscirmene semplicemente adducendo che l'assegno è stato correttamente emesso nel 2017 dall'ordinante ma il beneficiario ha deciso di versarlo sul suo c/c solo nel 2018 (-> quietanza liberatoria con timbro 15.2.18).
-- Essendo una spesa per un dispositivo medico (ed a maggior ragione essendo antecedente l'imposta 2000), in sede di controllo non sono obbligato a dimostrare che il pagamento è stato effettuato con metodo tracciabile ma basterà mostrare:
--- la fattura con l'importo complessivo;
--- il documento "descrizione della merce" elaborato dal negozio dove è indicata la rateazione (importi e date previste per i pagamenti);
--- la fotocopia del talloncino dell'assegno in oggetto con l'indicazione dell'importo, del beneficiario (cioè il negozio) e la data del 2017 congruente con quella indicata nel documento di rateazione.

Posso star tranquillo che potrò uscirmene per come ho proposto nella 1)? Essendoci di mezzo anche dei redditi, sarà obbligatorio presentare comunque l'estratto conto del 2017?

2) Risolvere sistemando adesso i conti -> Possibile ma vorrei prima sapere cosa ne pensate della 1)
 

fabio81

Utente
credete che, in sede di controllo ade della dichiarazione sull'imposta 2017, pretenderanno di vedere anche la movimentazione bancaria del 2018 per verificare che la data di valuta del pagamento in oggetto è del 2017?

essendo dispositivo medico, potrei sostenere che il pagamento di questa 2^ rata sia stato fatto in contanti e perciò non c'è traccia di questo assegno (nè nel 2017 nè nel 2018) però, se scelgo di adottare questa giustificazione, devo stabilire fin da subito che non consegnerò la fotocopia del talloncino dell'assegno tra i documenti che porterò.
 
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