Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

assegno divorzile

P

paola

Ospite
<HTML>Buongiorno !! L'amministrazione mi sta contestando la dichiarazione dei redditi 1996 adducendo un minore importo da me dichiarato per la percezione dell'assegno divorzile. Questo xchè avendo contestato il "contrario" al mio ex, lui si è difeso portando le matrici degli assegni.
Bene lui mi dà un assegno cumulativo ed io ho SEMPRE dichiarato quello che era esposto in sentenza: "X alla moglie, Y alle figlie". E' prova provante la sentenza? Come dimostro che ciò che vi era, a volte, in + nell'assegno non era per me ?
GRAZIE !!!</HTML>
 
<HTML>quanto stabilito in sentenza per il mantenimento della moglie oltre eventuali indicizzazioni è il reddito da dichiarare</HTML>
 
<HTML>Cara, non ti preoccupare, se hai dichiarato cio che risulta dalla sentenza, magari maggiorato dall'istat , hai ben adempiuto. Tu sei tenuta a dichiarare solo quello che il tuo ex passa per te, quanto da lui corrisposto per i figli od anche in piu' non e' oggetto di reddito da assoggettare a tassazione. Alessandro</HTML>
 
<HTML>C'è una recente sentenza della Cassazione che non ha ammesso la deduzione di assegni cumulativi per più anni, corrisposti dal marito.

di conseguenza, per converso, mentre il marito può dedurre quanto stabilito dalla sentenza, per reciprocità la moglie deve dichiarare, se percepiti, gli importi da questa sanciti.</HTML>
 
<HTML>L'Amministrazione finanziaria non può addurre e contestare quanto da te dichiarato sulla base della sentenza perché il tuo ex ha mostrato soltanto matrici di assegni bancari.
I semplici importi cumulativi non costituiscono prova certa e concordante e quindi, in questo caso, l'Amministrazione finanziaria in qualità di attrice deve dimostrare il proprio assunto (nella motivazione dell'avviso di accertamento) e specificare, quindi, attraverso quali elementi certi e concordanti hanno determinato l'emissione dell'avviso di accertamento e le matrici degli assegni bancari non rientrano tra gli elementi costituenti la prova processuale caso mai è da considerare come un semplice indizio ma non sufficiente per instaurare il contenzioso.
Quindi non sei tu che devi dimostrare nulla ma è l'amministrazione che deve dimostrare che quei danari sono stati da te incassati, tu potresti (per esempio) aver potuto tranquillamente cambiare gli assegni con del tuo conmtante. Come vedi questa ipotesi non da certezza dell'incasso.
Spesso le cause con l'Amministrazione finanziaria si vincono non già perché il contribuente ha ragione ma soltanto perché l'Amministrazione finanziaria non è riuscita a dimostrare il proprio assunto (ora cercerà di rifarsi con gli Studi di Settore)</HTML>
 
<HTML>Ah, dimenticavo di dirti che l'assegno del coniuge va dichiarato mentre quello dato al figli non va mai dichiarato.
Quindi potrai sempre affermare che intanto non ti ricordi... e se l'Ufficio dovesse sostenere chissa quale assunto potrai sempre dire che gli importi maggiori sono stati corrisposti ai figli.

Ciao</HTML>
 
Alto