salve,
cercando su internet di risolvere questo mio problema ho trovato questo vostro forum mi sono subito iscritto sperando in un Vs. aiuto, il mio problema:
-Nel lontano 1986 (23 anni sono passati) ho fatto domanda di condono avendo diviso un'appartamentino di 60mq. in due mono locali di 30 mq. cad. chiudendo una porta e realizzando il bagno e un piano di cottura senza fare nessuna modifica di tramezzi.
Ho fatto il condono, pagato l'oblazione (circa 200.000 lire) e pensavo che tutto fosse finito lì, avevo fatto fare il regolare frazionamento catastale, ecc.ecc. pago l'ici come due unità abitative.
Nel 1992 l'ufficio tecnico del comune mi invia una comunicazione con richiesta di altri documenti a corredo e al pagamento di altre 500.000 £., provvedo al pagamento, completo le altre richieste e pensavo di esser a posto.
Nel 2004 mi scrive di nuovo l'ufficio tecnico e mi chiede ancora ben 3.000 euro, al che vado all'ufficio, mi faccio sentire e dico che mi sembra assurdo dopo quasi 20 anni venirmi a chiedere ancora soldi, ma quando finiranno mai?
Il tecnico mi fa presente verbalmente alcune cose e io dico che mi rifiuto di pagare, anche perchè avevo letto da qualche parte che i comuni avevano 24 o 36 mesi per l'istruttoria delle pratiche, non 8 anni.
Stamattina ancora una lettera dall'uff.tecnico dove richiama la precedente richiesta dell'2004 e mi invita a pagare 3.500 euro.
entro 20 gg. pena il pignoramento di cose del debitore, iscrizione ipoteca, fermo dei beni mobili ecc. ecc. Come devo contenermi? pagare oppure ritornare nell'Uff. Tecnico e .......
Sbaglio o nel condono edilizio del'84 e del 2004 le modifiche interne anche se determinano il cambio di destinazione d'uso sono escluse dal pagamento di indennità risarcitoria?
Qualcuno può venirmi in aiuto e consigliarmi su cosa dire all'uff. tecnico perchè quì è un continuo pagare, mi sembra che non finisce +
Scusatemi se questo mio primo post è così lungo, ma sono veramente stanco e avvilito!
cercando su internet di risolvere questo mio problema ho trovato questo vostro forum mi sono subito iscritto sperando in un Vs. aiuto, il mio problema:
-Nel lontano 1986 (23 anni sono passati) ho fatto domanda di condono avendo diviso un'appartamentino di 60mq. in due mono locali di 30 mq. cad. chiudendo una porta e realizzando il bagno e un piano di cottura senza fare nessuna modifica di tramezzi.
Ho fatto il condono, pagato l'oblazione (circa 200.000 lire) e pensavo che tutto fosse finito lì, avevo fatto fare il regolare frazionamento catastale, ecc.ecc. pago l'ici come due unità abitative.
Nel 1992 l'ufficio tecnico del comune mi invia una comunicazione con richiesta di altri documenti a corredo e al pagamento di altre 500.000 £., provvedo al pagamento, completo le altre richieste e pensavo di esser a posto.
Nel 2004 mi scrive di nuovo l'ufficio tecnico e mi chiede ancora ben 3.000 euro, al che vado all'ufficio, mi faccio sentire e dico che mi sembra assurdo dopo quasi 20 anni venirmi a chiedere ancora soldi, ma quando finiranno mai?
Il tecnico mi fa presente verbalmente alcune cose e io dico che mi rifiuto di pagare, anche perchè avevo letto da qualche parte che i comuni avevano 24 o 36 mesi per l'istruttoria delle pratiche, non 8 anni.
Stamattina ancora una lettera dall'uff.tecnico dove richiama la precedente richiesta dell'2004 e mi invita a pagare 3.500 euro.
entro 20 gg. pena il pignoramento di cose del debitore, iscrizione ipoteca, fermo dei beni mobili ecc. ecc. Come devo contenermi? pagare oppure ritornare nell'Uff. Tecnico e .......
Sbaglio o nel condono edilizio del'84 e del 2004 le modifiche interne anche se determinano il cambio di destinazione d'uso sono escluse dal pagamento di indennità risarcitoria?
Qualcuno può venirmi in aiuto e consigliarmi su cosa dire all'uff. tecnico perchè quì è un continuo pagare, mi sembra che non finisce +
Scusatemi se questo mio primo post è così lungo, ma sono veramente stanco e avvilito!