A
AndreaT
Ospite
<HTML>Per chiunque possa aiutarmi. Il mio problema è il seguente:la successione(aperta a gennaio 1999) di mia madre, deceduta nel 1998, mi ha lasciato in eredità oltre alla casa e al terreno su cui è costruita, anche una quota pari al 20% del capitale di una s.r.l.. Nell'atto di successione è stata inserita come valore di tale quota, la cifra di £ 135.000.000, poichè nel giugno del 1998 io e altri due soci abbiamo rilevato le quote dei tre soci precedenti che possedevano ciascuno il 20% a tale cifra 135.000.000.
Il 14 gennaio 2003 mi è arrivato un avviso di accertamento che innalza il valore della quota a £ 355.000.000 con conseguente integrazione (soldini che dovrei versare al fisco) di €23.000, dovuta ad un patrimonio netto, rilevato nel bilancio del 1997, pari a £ 1.776.000.000 composto da 95.000.000 di capitale sociale, 600.000.000 di utili esercizi precedenti, 500.000.000 di utili indivisi, l'utile dell'esercizio e le riserve legali. Gli utili degli esercizi precedenti e quelli indivisi sono voci di bilancio a cui non corrispondeva all'epoca una reale risorsa dell'azienda in quanto relativi alla precedente forma societaria.
I miei quesiti sono i seguenti:
1) è conveniente che inoltri ricorso in commissione tributaria, sopportando l'onere di dimostrare che i fondi degli utili indivisi rispecchiavano solamente delle voci contabili? e in questo caso è possibile spuntarla?
2) mi posso appellare all'art 15 della finanziaria 2003 ed inoltrare domanda di condono, in quanto l'atto era registrato precedentemente al novembre 2002 e l'avviso di accertamento mi è arrivato il 14 gennaio 2003?
Vi prego di rispondermi al più presto inviando una mail a [email protected] grazie a tutti per l'attenzione e l'aiuto prestatomi.</HTML>
Il 14 gennaio 2003 mi è arrivato un avviso di accertamento che innalza il valore della quota a £ 355.000.000 con conseguente integrazione (soldini che dovrei versare al fisco) di €23.000, dovuta ad un patrimonio netto, rilevato nel bilancio del 1997, pari a £ 1.776.000.000 composto da 95.000.000 di capitale sociale, 600.000.000 di utili esercizi precedenti, 500.000.000 di utili indivisi, l'utile dell'esercizio e le riserve legali. Gli utili degli esercizi precedenti e quelli indivisi sono voci di bilancio a cui non corrispondeva all'epoca una reale risorsa dell'azienda in quanto relativi alla precedente forma societaria.
I miei quesiti sono i seguenti:
1) è conveniente che inoltri ricorso in commissione tributaria, sopportando l'onere di dimostrare che i fondi degli utili indivisi rispecchiavano solamente delle voci contabili? e in questo caso è possibile spuntarla?
2) mi posso appellare all'art 15 della finanziaria 2003 ed inoltrare domanda di condono, in quanto l'atto era registrato precedentemente al novembre 2002 e l'avviso di accertamento mi è arrivato il 14 gennaio 2003?
Vi prego di rispondermi al più presto inviando una mail a [email protected] grazie a tutti per l'attenzione e l'aiuto prestatomi.</HTML>