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aiuto licenziamento!!!!!!!!

L

Laura

Ospite
Ciao, sono una dipendente di un'azienda che ha 15 dipendenti.
Circa un anno e mezzo fa una mia collega (premetto che lavoro a part time in amministrazione da circa 5 anni ma assunta con contratto a tempo indeterminato da 2 anni) è andata in maternità.
Al suo posto (lavoro a full time) è stata assunta a tempo indeterminato un'altra persona.
Lunedi' questa mia collega rientra dalla maternità a tempo pieno e il titolare mi ha detto che mi licenzierà con la motivazione di calo di lavoro.
Non sarebbe giusto licenziare la persona assunta dopo di me e che ha sostituito questa collega in maternità?
Cosa posso fare?
AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Grazie.
 
M

Marco Salvatore

Ospite
Buongiorno Laura,

Il licenziamento nelle imprese che occupano meno di 15 dipendenti è disciplinato dalla legge 11.5.90 n. 108. Questa legge stabilisce che il licenziamento deve essere fatto con atto scritto, prevedendo esplicitamente la nullità del licenziamento intimato a voce. Inoltre, a richiesta del lavoratore, il datore di lavoro deve fornire le motivazioni che lo hanno indotto a procedere al licenziamento.

Se le ragioni addotte dal datore di lavoro non appaiono convincenti, il dipendente licenziato può rivolgersi al giudice del lavoro, che deve valutare se il licenziamento sia motivato da una giusta causa o da un giustificato motivo. Nel caso in cui il si accertasse che non sussiste nè la giusta causa nè il giustificato motivo, il giudice annulla il licenziamento e condanna il datore di lavoro a riassumere il dipendente, oppure, in alternativa, a versargli un risarcimento. La misura del risarcimento deve essere predeterminata dal Giudice, tra un minimo di 2,5 ad un massimo di 6 mensilità di retribuzione, tenendo conto del numero dei dipendenti occupati, delle dimensioni dell’impresa, dell’anzianità di servizio del lavoratore, nonchè del comportamento e della condizioni delle parti.

In ogni caso, prima di ricorrere al Giudice, è necessario promuovere il tentativo di conciliazione e arbitrato. Si tratta di una procedura, di regola attivata da una organizzazione sindacale, che si svolge presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro e della Massima Occupazione, che ha il compito di cercare una soluzione bonaria della controversia.

Nel qual caso il tuo datore di lavoro dovrà dmostrare che il calo di lavoro non è solo temporaneo (cosa farà poi al riprendere del normale giro d'affari?) ed inoltre deve dimostrare che la tua mansione incide maggiormente sul calo delgi utili dell'impresa.

Ok? Datti da fare e fammi sapere.

Un abbraccio, Marco.
 
L

Laura

Ospite
Ciao Marco, Grazie per l'incoraggiamento ma ancora non capisco e ripeto la mia domanda non sarebbe più giusto licenziare la persona che ha sostituito la mia collega o abbiamo gli stessi diritti (considerando che io ho 2 figli e lei no io ho collaborato con questa azienda per 3 anni e sono assunta da 2 lei è assunta da un anno e mezzo,(sempre part time oltre a questo il mio costo è inferiore al suo e abbiamo due mansioni diverse nel senso che io gestisco la contabilità clienti e lei la contabilità fornitori)
Ti prego fammi sapere.
Sicuramente il titolare mi farà una proposta lunedì ed io non so' cosa rispondere, gli posso dire che impugno il licenziamento?
CIAO - GRAZIE MILLA
 
M

Marco Salvatore

Ospite
Ciao Laura,

Di casi come il tuo se ne stanno verfifcando a decine: vedrai che la legge ti tutela alla grande se farai ricorso.

Non guardare unicamente la situazione della tua collega in rapporto alla tua, piuttosto citalo come esempio nell'eventualità dovessi ricorrere ad una soluzione giudiziale, ma non di più, altrimenti il titolare dell'azienda farà solo polemiche e la discussione potrebbe prendere una piega per te spicevole (potrebbe lamentarsi del tuo rendimento, potrebbe metterti contro i tuoi stessi colleghi, etc.).
Affronta la questione solo ed unicamente sul pieno della coerenza della sua decisione che a seguito di un calo di lavoro uole licenziare proprio te.
In quest'ultimo caso il titolare sarà costretto, più arduamente a fornire dati di fatturato davanti al giudice, poi potrebbe esporsi fiscalmente e specie se ha qualche scheletro nell'armadio, vedrai sarà molto cauto prima di affermare che la sua azienda sta avendo cali di fatturato e a fare verbalizzare il tutto per iscritto: pensa se lo sapessero le banche che gli concedono i fidi!!!!

Vedi quante armi hai?

Devi solo prepararti a combattere per far valere i tuoi diritti....e poi....qui ci siamo noi....giorno e notte ti aiuteremo!

Ciao Marco.
 
L

Laura

Ospite
Ciao Caro Marco, grazie per il tuo interessamento ma ad oggi non ho ancora parlato con il titolare.
Da quello che ho capito lui mi vuole fare una proposta (penso che mi offrirà una buonuscita) ma a me non interessa e la cosa che più mi fa star male è che io ho lavorato tantissimo pensa che in 5 anni non ho fatto neanche un giorno di malattia, praticamente ho lavorato come se l'azienda fosse mia.
Tra l'altro mi è parso di capire che successivamente licenzierà anche la mia collega (quella in sostituzione).
Penso che se mi darà la lettera di licenziamento gliela strappo in faccia!!!!
Comunque ti faccio sapere. Grazie ancora.
Laura
 
M

Marco Salvatore

Ospite
Ciao Laura,

Se mi posso permettere ti consiglio di comportarti nella seguente maniera:

Presentati al lavoro come se niente fosse, non cercare di intrapredere col tuo titolare alcuna discussione chiarificatrice, tanto sai già quali intenzioni ha nei tuoi confronti.

Aspetta che sia lui a prenderti il discorso e ascolta prima di tutto le sue proposte, sii fredda, lascialo parlare, so che è difficile, ma fai cosi: idealmente faresti bene a tenere sempre addosso uno di quei miniregistratori che si attivano automaticamente con la voce, al fine di registrare ogni dettaglio della sua conversazione (....questo ti aiuterà a documentare eventuali proposte illecite e a limitare e controllare le tue risposte).

Se il titolare dovesse insistere su una tua presa di posizione, digli chiaramente di essere intenzionata a fare un ricorso giudiziale nei suoi confronti affinchè dimostri con dati alla mano, di fronte ad un giudice che il calo di fatturato è vero, che è strutturale e duraturo nel tempo, e sopratutto, che tale calo non dipende da una cattiva gestione e/o mancanza di investimenti nell'attività.

Nella peggiore delle ipotesi, ricorda che tale presa di posizione, servirà perlomeno a contrattare una decorosa buonuscita che non dovrebbe essere inferiore a 6 mensilità + il TFR (ovviamente).

...poi ripeto...non guardare cosa succede alle tue colleghe...piuttosto parlatevi e scambiatevi le informazioni...il tuo titolare cercherà in ogn modo di farvi coalizzare.....proponendo e promettendo ad ognuna di voi, singolarmente una alternativa personalizzata (vecchia strategia)!

Saluti, Marco.
 
L

laura

Ospite
Ciao Marco, volevo informarti di questo, oggi il mio titolare mi ha chiamato e ha cercato di fare un giro di parole per dirmi che la sua intenzione era di licenziarmi. Io ho ascoltato ma ho fatto una proposta di riduzione di orario sia per me che per la mia collega evidenziandogli tutti i vantaggi di questa scelta.
Mi ha detto che si sarebbe informato dalla società che ci prepara le paghe sul risparmio che puo' ottenere.
Infatti oggi nel pomeriggio è andato ad informarsi ma purtroppo anche se per lui andasse bene la mia collega si è tirata indietro dicendo che per lei sarebbe stato troppo rinunciare ad un'ora di lavoro.
Mi chiedo, è mai possibile che non ci si può fidare di nessuno?
In questo caso come mi comporto?
Gli dico comunque che faccio ricorso?
Sono molto confusa e questa situazione comincia a stancarmi.
Ciao e grazie per i tuoi consigli.
Salutissimi.
Laura
 
M

Marco Salvatore

Ospite
Ciao Laura,

Ma, scusa, non hai letto cosa ti avevo scritto?

Sono sorpreso di come ti sei comportata, perché secondo me hai fatto almeno due grossi errori:

1) a fronte di una posizione ferma del tuo datore di lavoro nel volerti licenziare, invece di contrapporti con la minaccia di un duro ricorso, hai fatto lui una proposta che ridimensiona e ritratta ulteriormente il tuo contratto;

2) ti sei coalizzata con una tua collega non sapendo quanto può essere inaffidabile e non prevedendo che lei, a tua insaputa, possa avere già fatto un suo accordo personale.

Non c'è da confondersi: nel tuo caso, una volta impostata la linea di condotta la devi perseguire e basta, altrimenti oltre al posto di lavoro ci rimetti anche un sacco di soldi.

Deve essere lui a farti le proposte, capisci???

Poi, dopo averlo lasciato parlare inizi con lui una trattativa, ma senza mettere in discussione il tuo posto di lavoro, altrimenti gli farai ricorso.
Inoltre, per favore, smetti di ragionare in funzione della tua collega, ok?
Altre cose che mi interesserebbe capire sono il settore nel quale operate, la ragione sociale di questa azienda (snc, sas, srl, etc.) quanti dipendenti siete coinvolti nel licenziamento e se effettivamente tu percepisci il calo di lavoro.

Coraggio, non essere confusa e, un'ultima domanda, non hai un'uomo al tuo fianco in grado di confortarti?

Un abbraccio, Marco.
 
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