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Agenzia delle entrate -ricorsi inammissibili

M

marcello

Ospite
La storia va reccontata bene e possibilmente passo passo.
Mi pare di capire che insieme a dei parenti, hai fatto un atto di vendita nel 1984. evidentemente, a seguito di tale atto, l'Ufficio ha notificato alle parti l'avviso di accertamento di valore, dove i parenti hanno fatto ricorso e vinto (in tutto o parzialmente) il ricorso.

1° punto - Mi sembra di capire che tu non hai fatto ricorso.
Allora, se è così ti puoi certamente avvalere del giudicato più favorevole di qualche altro tuo parente.
Se è sempre così, probabilmente nei tuoi confronti la pretesa tributaria si potrebbe essere addirittura prescritta.

2° punto - Se tu invece a suo tempo, insieme o separato dagli altri parenti hai fatto il ricorso avverso l'avviso di accertamento di valore e per qualche motivo il ricorso ti è stato respinto allora sono cavoli amari, perchè, l'avviso di liquidazione (salvo la verifica dei termini)è certamente legittimo ed è invece illegittimo il ricorso contro l'avviso di liquidazione in quanto conseguenza inevitabile del valore definito con l'avviso di accertamento. (é ammesso il ricorso contro l'avviso di liquidazione per vizi suoi propri es. calcoli errati).

Se è così già la CTP doveva dichiarare il ricorso inammissibile.

Il consiglio è di rivolgerti ovviamente a un avvocato tributarista per il ricorso in cassazione, dopo aver valutato con lo stesso tutte le possibili vie esperibili.
(bisogna esaminare gli atti del fascicolo della CTR per vedere se tutte le notifiche sono regolari, se c'è la possibilità della richiesta di revoca della sentenza della CTR, o addirittura anche eventualmente la revisione dell'avviso mediante accordo con l'Ufficio)
ciao,
 
A

annamaria57

Ospite
purtroppo non ho ancora in mano la documentazione completa dal 1984 che è ancora nelle mani del mio consulente (ex) e mi verrà consegnata questa sera. avrò così modo di vedere con precisione come sono andate le cose.in effetti mi rendo conto di avere delle lacune anche perchè all'inizio (nel 1984) non me ne sono interessato direttamente. però se le cose fossero come al p. 2° per vostra esperienza, c'è lapossibilità di uscirne vivi? la revisione dell'avviso presso l'Ufficio è concretamente possibile e quale sarebbe il modo migliore di procedere?
grazie
a.m.
 
M

marcello

Ospite
1) L'accordo con l'Ufficio è possibile solo se l'Ufficio ha commesso qualche errore e corre il rischio di non avere nulla, (quindi è una eventualità che va vista in base alle carte).

2) perchè parli delle carte dell'ex consulente quando per avere la copia di tutte le carte è sufficiente andare alla Comm Trib; Reg. e riempire lo stampato di richiesta dell'intero fascicolo per uso studio (otterrai la copia in pochi giorni e costa pochissimo).

saluti
 
A

annamaria57

Ospite
oh! meno male, non speravo di avere altre risposte! nel frattempo ho acquisito altre informazioni e la situazione ora è un pò più chiara ma anche più brutta. ho appurato che esiste una sentenza sfavorevole per un primo ricorso che ho fatto con gli altri parenti al quale non risulta che io abbia fatto appello (io però dall'avv., a firmare per l'appello, ci sono andato! ma non so perchè lui il mio nome non l'ha inserito e nemmeno gli posso più chiedere chiarimenti perchè era anziano e nel 2001...da non credere!)Neanche altri parenti (altri 4 o 5) si sono appellati. Certo è che se, nel 2002, quando mi è arrivato l'avviso di liquidazione, il nuovo avvocato mi avesse detto che ero mezzo spacciato avrei cercato di accordarmi con l'agenzia delle Entrate ma mi diceva che c'erano delle precedenti sentenze favorevoli che potevo utilizzare e quindi ero "tranquillo". Per favore ditemi, avete esperienze di casi simili in cui siano state trovate delle soluzioni. Lo so che devo trovare un esperto e portargli i documenti ma nel frattempo mi sapete dire qualcosa anche voi? e i miei parenti che non si sono appellati come me,ora sono obbligati a farsi carico del problema?
a.m. alias "tranquillo è morto"
 
M

marcello

Ospite
ritorniamo da capo.
1)i 60.000 € sono INVIM, sanzioni e interessi da pagare o è il valore definito per la vendita?
2) se qualcuno aveva coltivato il contenzioso, nel 2002 non ti mettevi d'accordo con l'Ufficio tributario, ma meglio utilizzavi il condono di cui alla L.289/02 per i giudizi pendenti (pagando una quota dell'imposta, senza sanzioni e senza interessi).
3)quando dico che devi vedere non solo le carte dell'ex consulente, ma anche quelle del fascicolo, devi vedere proprio le carte del fascicolo. Ciò perchè potrebbe esserci la speranza remota che la convocazione dell'udienza a qualche ricorente, non sia stata fatta regolarmente, per cui, per difetto dell'instaurazione del contraddittorio, è possibile la revocazione della 1^ sentenza.
4) i tuoi parenti che non si sono appellati, si trovano nella tua medesima condizione. Il fisco non guarda in faccia a nessuno per cui chiede i soldi a tutti i condebitori e, se uno paga (il totale) al fisco sta bene e finisce la sua storia lì. In caso contrario continua a perseguitare tutti i condebitori (finchè non c'è qualcuno che paga tutto, liberando quindi tutti gli altri).
5) è inutile che cerchi altri casi analoghi, perchè ogni caso ha la sua particolarità. Cerca di valutare solo e soltanto tutta la tua situazione, possibilmente insieme con gli altri parenti interessati, per cercare il da farsi, insieme ad un vero specialista che ha visto tutte, ma tutte, le carte.
ciao ciao.
 
A

annamaria 57

Ospite
Marcello ti ringrazio.
L'avviso di liquidazione notificatomi nel 2002 riporta, su una differenza tassabile di 103.000 euro, 35.500 euro di imposta di registro (incluse sanzioni, interessi e spese varie)più 26.300 euro di INVIM (incluse....)Sono andato alla CTR per ritirare i documenti del fascicolo ed ho preso visione della I° sentenza contaria del 1985 e di altri documenti. Mi sto muovendo per trovare un avvocato bravo (ammesso che io sia in grado di valutarne la competenza!). Intanto sarei interessato a sapere se, secondo voi, esiste la possibilità (anche se sono scaduti i termini) di trovare un accordo con l'Agenzia delle Entrate che risolva a monte il contenzioso (tipo accertamento con adesione, conciliazione..non so)
Ribadisco che io ho avuto 1/85 della cifra totale (circa 1.200.000 LIRE)
Vi sono grato dell'interessamento
a.m.
 
S

stefano

Ospite
"Sono ignorante, mi sono spiegato male o.k., ma parlare di papocchi, omissioni, malafede, malignare che io sarei pure Raffa 75...ma non vi sembra di essere fuori di testa????. Ma che modi sono?? Se non volete rispondermi fate pure ma non continuate ad offendermi, non è proprio il caso. Insomma, oltre il danno pure la beffa vostra, ma chi vi credete di essere!!!"


Ho riletto quel tuo post, Annamaria57.
L'hai postato anche qui, ricordi? Sono molto dispiaciuto per quello che ti hanno detto, ma tu hai fatto molto bene a rispondere in questi termini, bravo!
Anche se hai usato il nome femminile di Annamaria57, hai anche scritto di essere un geometra che voleva difendersi da solo in Commissione tributaria.
E che diamine, un po' di rispetto, ma chi credono di essere! Giuristi, Commercialisti, d'accordo, ma niente li autorizza a mettere in discussione la tua storia.
A proposito com'è finita poi, non ti sei fatto più sentire!
Sei andato da un commercialista o da un avvocato tributarista? Tienici informati, la storia da te raccontata ci lascia molto perplessi!
;-)))))
Ciao
Stefano Benassai

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