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Accertamento Redditi Diversi

patino

Utente
L'Ufficio finanziario contesta una maggiore plusvalenza da cessione immobiliare determinando il valore normale dell'immobile ceduto sulla base degli OMI rettificati (Legge Bersani e successivo Provvedimento).
Il corrispettivo che ha determinato la plusvalenza dichiarata (redditi diversi) è nettamente inferiore al suddetto valore normale.
Il commercialista ha controdedotto che la Bersani non era applicabile (oltre che retroattivamente) alle cessioni immobiliari fuori dell'impresa (art.39 del 600) e dell'Iva (art.54 del 633).
Inoltre ha affermato che ...una cosa è il corrispettivo ed un'altra cosa è il valore normale...
L'Ufficio risponde che per loro la fattispecie è del tutto similare alle rettifiche delle plusvaenze da cessioni di azienda ove esiste copiosa giurisprudenza che considera una presunzioni valida l'uguaglianza del corrispettivo con il valore normale (in quel caso il valore rettificato ai fini dell'Imposta di Registro).
L'Uficio inoltre sottolinea che sussiste una grandissima differenza (quasi il doppio) fra il valore normale (valori OMI rettificati) e il corrispettivo dichiarato(grave incongruenza).
Che devo fare? Devo concordare puntando ad uno sconto max possibile (presunibilmente con le riduzioni delle sanzioni di oltre la metà) o ricorrere.
Cosa ne pensate? Grazie
 

Rocco

Utente
Riferimento: Accertamento Redditi Diversi

L'Ufficio finanziario contesta una maggiore plusvalenza da cessione immobiliare determinando il valore normale dell'immobile ceduto sulla base degli OMI rettificati (Legge Bersani e successivo Provvedimento).
Il corrispettivo che ha determinato la plusvalenza dichiarata (redditi diversi) è nettamente inferiore al suddetto valore normale.
Il commercialista ha controdedotto che la Bersani non era applicabile (oltre che retroattivamente) alle cessioni immobiliari fuori dell'impresa (art.39 del 600) e dell'Iva (art.54 del 633).
Inoltre ha affermato che ...una cosa è il corrispettivo ed un'altra cosa è il valore normale...
L'Ufficio risponde che per loro la fattispecie è del tutto similare alle rettifiche delle plusvaenze da cessioni di azienda ove esiste copiosa giurisprudenza che considera una presunzioni valida l'uguaglianza del corrispettivo con il valore normale (in quel caso il valore rettificato ai fini dell'Imposta di Registro).
L'Uficio inoltre sottolinea che sussiste una grandissima differenza (quasi il doppio) fra il valore normale (valori OMI rettificati) e il corrispettivo dichiarato(grave incongruenza).
Che devo fare? Devo concordare puntando ad uno sconto max possibile (presunibilmente con le riduzioni delle sanzioni di oltre la metà) o ricorrere.
Cosa ne pensate? Grazie
Tieni presente che per gli atti di cessione formati fino al 04/07/2006 (entrata in vigore del DL 223/06) l'utilizzo del "valore normale" costituisce una presunzione semplice, priva dei requisiti di gravità, precisione e concordanza necessari per poter fondare un accertamento solo basandosi su tale strumento.
Di conseguenza l'atto impositivo che contenesse una pretesa basata solo sul "valore normale", senza fornire ulteriori elementi di prova da parte dell'Ufficio, a mio avviso potrebbe essere contestato per carenza di motivazione.
Buon lavoro.
 

patino

Utente
Riferimento: Accertamento Redditi Diversi

Si. Sulla questione della non retrattività ci siamo. Il problema è che sussiste una grave incongruenza tra VN e Corrispettivo che potrebbe qualificare la presunzione dell'Ufficio come grave, precisa e concordante.
Ma vorrei dibattere su quest'altra considerazione: mentre per i redditi di impresa il decreto Bersani ha modificato l'art. 39 del 600 richiamando l'art. 9 del t.u. modificato anch'esso dalla stessa Bersani per i redditi diversi (pluvalenze immobiliare per cessione di una abitazione non principale detenuta da un non esercente attività di impresa per un periodo inferiore a 5 anni) tale modifica legislativa non è stata effettuata. Ciò posto come ho gia detto prima esistono per le pluvalenze da cessioni da azienda Sentenze che legittimano il ricorso al VN (questa volta derivato dalla rettifica per l'imposta di registro) come presunzione comprovante l'occultamento del corrispettivo.
Alla luce delle mie e delle vostre (eventuali) considerazione vi appare conveniente un concordato fiscale (risparmio circa la metà in termini di imposte, sanzioni e interessi) o vi appare opportuno rischiare un contenzioso??
 

patino

Utente
Riferimento: Accertamento Redditi Diversi

Scusate ma ho dimenticato di dare un'altra informazione a proposito del quesito: oltre alla valutazione a VN sulla base degli OMI rettificati sussiste in capo all'acquirente un muto ipotecario che è più alto del corrispettivo dichiarato (e leggermente più basso del VN).
Aiuto! Devo prendere una decisione nel giro di pochi giorni. Aiuto!
 
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