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Abolizione redditometro

claudio75

Utente
Una domanda in merito alla legge di stabilità, si dice che abbia abolito il redditometro, in realtà poi è uscita la notizia che verrà creato un nuovo strumento una volta stabiliti nuovi indici di spesa, probabilmente chiamato risparmiometro.
Non ho capito una cosa, per abolizione del redditometro si intende l'abolizione di tutti gli accertamenti sintetici (basati sulla spesa e non sul reddito) in generale, e quindi anche il sintetico puro?
Qualcuno ne sa qualcosa?
 

claudio75

Utente
Salve, mi scusi, ma parliamo di accertamenti sintetici, il redditometro è un accertamento sintetico, c'è il redditometro e il sintetico puro, parlando di fatturazione invece parla di accertamenti analitici.
Il quesito era relativo ai sintetici, il dubbio era se la abolizione, o meglio dire la sospensione del redditometro è un modo generico per indicare qualunque accertamento sintetico (basato sulla spesa e non sui guadagni) oppure si riferisce esclusivamente solo al sintetico da redditometro e non al sintetico puro.
 

Rocco

Utente
L'art. 10 del cd. "Decreto Dignita' " (DL 87/2018 conv. L. 186/2018) NON ha abolito del tutto l'accertamento sintetico. Ha solo abrogato il DM previsto dall'art. 38 c. 5 del DPR 600/73 con effetto a partire dal periodo d'imposta 2016.
Ciò significa che, al momento, l'ufficio non è che non possa procedere con il sintetico, ma che nel procedere non può applicare quanto previsto dal c. 5 dell'art. 38 poiché il DM al momento non esiste. Nella sostanza può solo applicare un sintetico puro, basato su spese certe e non induttive.
Saluti.
 

fabirezzo

Utente
adesso si parla di RISPARMIOMETRO....
che ogni tanto compare sui giornali come una minaccia per tutti.
Adesso io non so come avverrà il tutto....
ma insomma anche andar a controllare se uno risparmia troppo mi sa una cosa assurda.
Nel senso...
tipo io non pago affitto, bollette, non ho case, vivo con la mia famiglia .
Le uniche spese che faccio sono benzina, assicurazione macchina, la spesa ogni tanto, la ricarica del telefono...
qualche spesa abbigliamento ogni tanto ( ma ogni tanto )
ultimamente neanche si va più in vacanza perchè i genitori non stanno bene e hanno bisogno che qualcuno stia con loro a casa.....

quindi un 1400 euro netti mensili guadagnati di stipendio, al massimo ne spenderò mediamente 300 al mese non avendo spese fisse.
Poi ogni tanto ovviamente ci sono bolli, assicurazione, medici... ma....

quindi è naturale che uno risparmi
anche se non ho capito quel 20% di cui si parla come scostamento cosa voglia dire, ma perchè uno dovrebbe spendere se non ne ha la necessità
Per fortuna direi poi che i nostri genitori e nonni hanno risparmiato per noi, altrimenti saremmo gia inguaiati assai....

Non ho guardato, ma sicuramente almeno nella mia situazione ( ma anche tanti altri ) magari uno riceve 20.000 euro netti all'anno e ne spende magari 4-5.000.
Ma li dipende anche dal contesto. Non credo si possa fare un criterio unico.

In questo caso quel 20% credo sia oltrepassato ? boh...

Ovvio che uno che ha contratto di affitto, bollette, macchine, figli ( che ad esempio io ancora non ho ), non può spendere cosi poco

La mia opinione cmq è che ci sono notizie che forse creano allarmismi ingiustificati.

Faccio un esempio... mia zia riceve la pensione, ma non si muove mai di casa, non fa acquisti abbigliamento, farà forse 40 euro di spesa la settimana perchè usa tutte verdure orto, carne non ne prende... affitto non ne paga... vizi non ne ha
voglio dire qui ogni caso è a se ......

era solo una opinione... auguro a tutti una buona giornata
 

Rocco

Utente
Il "RISPARMIOMETRO" di cui si parla è uno strumento di analisi di rischio e non di accertamento vero e proprio.
Consiste nell'incrociare i dati bancari presenti in AT con i redditi dichiarati (o non dichiarati) dal contribuente e solo laddove dovesse emergere una differenza significativa tra i due dati il contribuente verrà inserito in apposite liste di soggetti da sottoporre a controllo. Allo stato attuale, però, tale tipologia di analisi di rischio è ancora sperimentale e dovrebbe individuare solo i soggetti "a più elevato rischio di evasione" (Circ. Ade n. 19/2019).
 

fabirezzo

Utente
Leggevo un articolo che parla di evasometro... che dovrebbe esser equivalente al risparmiometro.

Da quel che si capisce dovrebbe funzionare così...

Esempio 1
Si valuta ad esempio saldo al 1 gennaio di un anno... es. 150.000 euro
Si valuta il saldo a fine dello stesso anno.. es. 162.000 euro
L incremento è di 12.000 euro
Uno dichiara 30.000 euro da 730 per quell anno....
Si valutano spese e se sono coerenti con lo scarto di 18.000 euro allora ok

Esempio 2
Si valuta ad esempio saldo al 1 gennaio di un anno... es. 150.000 euro
Si valuta il saldo a fine dello stesso anno.. es. 178.000 euro
L incremento è di 28.000 euro
Uno dichiara 30.000 euro da 730 per quel anno....
Si valutano spese e se sono coerenti con lo scarto di 2.000 euro allora diventa sospetto


Esempio 3
Si valuta ad esempio saldo al 1 gennaio di un anno... es. 150.000 euro
Si valuta il saldo a fine dello stesso anno.. es. 130.000 euro
L incremento è di -20.000 euro
Uno dichiara 30.000 euro da 730 per quel anno
Ci sono spese elevate, da giustificare.
Se il capitale fosse presente sul conto da parecchi anni forse ok



Esempio 4
Si valuta ad esempio saldo al 1 gennaio di un anno... es. 7.000 euro
Si valuta il saldo a fine dello stesso anno.. es. 27.000 euro
L incremento è di 20.000 euro
Uno dichiara 12.000 euro da 730 per quel anno
Mi sa che la situazione è incoerente, salvo dimostrare entrate esenti


Poi ci saranno tolleranze... ma circa Sara cosi
 
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