Tillal
Utente
Ciao a tutti.
Questo quanto accaduto:
dopo una vita insieme marito si trasferisce in altro comune (spostando la residenza) lasciando la moglie ad abitare in quella che è sempre stata la sua casa;
la moglie continua a mantenere la residenza, ma passa la maggior parte del suo tempo (da quanto ho capito, in termini di parecchi mesi all'anno) a casa di una figlia.
I due non sono separati legalmente.
Qualche settimana fa arriva una comunicazione da parte del Comune in cui vive la moglie con la contestazione relativa ai versamenti ICI.
In pratica il comune contesta il mancato corretto pagamento dell'ICI in relazione al fatto che la casa non risulta essere l'abitazione principale e impone il pagamento di quanto non versato comprensivo ovviamente di sanzioni e interessi.
Nella comunicazione del comune si chiede documentazione relativa alla situazione e si menzionano (quali giustificativi alla situazione in essere) separazione legale, obblighi contrattuali/legali e ricoveri, ma nel caso specifico non c'è alcuna documentazione che giustifichi l'assenza della signora dalla propria casa in quanto questa semplicemente da una parente.
Le domande che mi han fatto e che vi giro:
1) La signora è effettivamente in una posizione sanzionabile e dovrà quindi pagare le migliaia di euro che il comune chiede oppure nel caso come descritto è possibile fare qualcosa?
Immagino che non ci siano documenti che provino la presenza della signora dalla figlia se non la testimonianza di quest'ultima e forse del vicinato.
2) Nel caso che non si possa più considerare la casa come abitazione principale, immagino che oltre alla maggiorazione dell'ICI, ci saranno altri oneri aggiuntivi, sto pensando anche solo alla dichiarazione dei redditi; di quanto potrebbero aumentare le imposte sul reddito?
Questo quanto accaduto:
dopo una vita insieme marito si trasferisce in altro comune (spostando la residenza) lasciando la moglie ad abitare in quella che è sempre stata la sua casa;
la moglie continua a mantenere la residenza, ma passa la maggior parte del suo tempo (da quanto ho capito, in termini di parecchi mesi all'anno) a casa di una figlia.
I due non sono separati legalmente.
Qualche settimana fa arriva una comunicazione da parte del Comune in cui vive la moglie con la contestazione relativa ai versamenti ICI.
In pratica il comune contesta il mancato corretto pagamento dell'ICI in relazione al fatto che la casa non risulta essere l'abitazione principale e impone il pagamento di quanto non versato comprensivo ovviamente di sanzioni e interessi.
Nella comunicazione del comune si chiede documentazione relativa alla situazione e si menzionano (quali giustificativi alla situazione in essere) separazione legale, obblighi contrattuali/legali e ricoveri, ma nel caso specifico non c'è alcuna documentazione che giustifichi l'assenza della signora dalla propria casa in quanto questa semplicemente da una parente.
Le domande che mi han fatto e che vi giro:
1) La signora è effettivamente in una posizione sanzionabile e dovrà quindi pagare le migliaia di euro che il comune chiede oppure nel caso come descritto è possibile fare qualcosa?
Immagino che non ci siano documenti che provino la presenza della signora dalla figlia se non la testimonianza di quest'ultima e forse del vicinato.
2) Nel caso che non si possa più considerare la casa come abitazione principale, immagino che oltre alla maggiorazione dell'ICI, ci saranno altri oneri aggiuntivi, sto pensando anche solo alla dichiarazione dei redditi; di quanto potrebbero aumentare le imposte sul reddito?