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626

M

Marianna Sole

Ospite
<HTML>Buongiorno,
qualcuno sa aiutarmi riguardo il modulo di autocertificazione per la 626?
Dovrei occuparmi della compilazione di tale modello, qualcuno sa dove posso trovare un fac simile e a chi spedirlo o consegnarlo?
Lavoro all'interno di una società di servizi informatici con meno di 10 dipendenti.

Grazie.
M. Sole</HTML>
 
<HTML>autocertificazione (art. 4 comma 11 d. lgs. 626/94 e successive modifiche)

il sottoscritto XYZ datore di lavoro della ditta ALFABETAGAMMA, con sede in MARTE, VIA LATTEA,

dichiara

di aver effettuato la Valutazione dei rischi di cui all'art. 4 del D.Lgs- 626/94 comma 1 e, constatato che alla data odierna sono presenti in ditta meno di 10 lavoratori, avvalendonsi da quanto disposto dall'art. 4 comma 11 del D. Lgs. 626/94

Autocertifica l'avvenuta valutazione dei rischi



data 99 mese 2099 FIRMA


----------------------------------------------------------------------

p.s.
la 626 NON E' un foglietto di carta da archiviare per gli ispettori

vedi di adempiere a tutte gli obblighi prescritti
quali

nomine e corsi

VALUTAZIONE SERIA dei rischi (esempio: posto di lavoro, computer/monitor, ergonomia, sedie, collegamenti volanti che circondano le scrivanie, stampanti e fotocopiatrici <laser - sai che effetti possono avere sulle persone se usate in ambienti chiusi ? il laser produce OZONO in determinate occasioni>

superficie vetrata e superficie vetrata apribile; areazione

fumo; rischio incendio

visite mediche periodiche ai lavoratori

sostituzione di monitor


etc etc etc etc


e, alla fine di tutto questo, ti fai l'autocertifcazione

ma proprio alla fine, non solo e subito (la sanzione è di 1032 euro, per il mancato adempimento di stesura del modulo; tollerabile, se confrontata con eventuali richiesta danni da parte di terzi . leggasi dipendenti; p.s. leggiti l'articolo 70 comma 6 D.Lgs. 626/94 - alcuni documenti, se previsti, devono essere conservati per 40 anni)


ciao</HTML>
 
<HTML>autocertificazione (art. 4 comma 11 d. lgs. 626/94 e successive modifiche)

il sottoscritto XYZ datore di lavoro della ditta ALFABETAGAMMA, con sede in MARTE, VIA LATTEA,

dichiara

di aver effettuato la Valutazione dei rischi di cui all'art. 4 del D.Lgs- 626/94 comma 1 e, constatato che alla data odierna sono presenti in ditta meno di 10 lavoratori, avvalendonsi da quanto disposto dall'art. 4 comma 11 del D. Lgs. 626/94

Autocertifica l'avvenuta valutazione dei rischi



data 99 mese 2099 FIRMA


----------------------------------------------------------------------

p.s.
la 626 NON E' un foglietto di carta da archiviare per gli ispettori

vedi di adempiere a tutte gli obblighi prescritti
quali

nomine e corsi

VALUTAZIONE SERIA dei rischi (esempio: posto di lavoro, computer/monitor, ergonomia, sedie, collegamenti volanti che circondano le scrivanie, stampanti e fotocopiatrici (laser - sai che effetti possono avere sulle persone se usate in ambienti chiusi ? il laser produce OZONO in determinate occasioni)

superficie vetrata e superficie vetrata apribile; areazione

fumo; rischio incendio

visite mediche periodiche ai lavoratori

sostituzione di monitor


etc etc etc etc


e, alla fine di tutto questo, ti fai l'autocertifcazione

ma proprio alla fine, non solo e subito (la sanzione è di 1032 euro, per il mancato adempimento di stesura del modulo; tollerabile, se confrontata con eventuali richiesta danni da parte di terzi . leggasi dipendenti; p.s. leggiti l'articolo 70 comma 6 D.Lgs. 626/94 - alcuni documenti, se previsti, devono essere conservati per 40 anni)


ciao</HTML>
 
M

Marianna Sole

Ospite
<HTML>Grazie.
Hai ragione nel dire che l'autocertificazione non è un foglio da depositare o per far contenti gli ispettori. Ad ogni modo a chi va spedita?
Per quanto riguarda la valutazione dei rischi, una piccola azienda di informatica deve valutare le stesse identiche cose che devono valutare le altre aziende. Premetto che chiedo questo non per non adempiere ai miei doveri, ma per capire meglio, in quanto personalmente credo sia inutile pagare un tecnico profumatamente per una rilevazione dei DB di rumore, quando da noi l'unico rumore che si sente è il battito dei tasti sulla tastiera. Nelle varie documentazione che ho letto, si parla della figura di un medico presente in ufficio. In tutta onestà, vorrebbe dire che nella nostra ditta dovremo assumere un medico in maniera permanente da noi?
Ultima analisi, avendo 2 dipendenti, tra di loro deve essere per forza nominato un responsabile della sicurezza? E se nessuno dei due volesse prendersi a carico l'incarico?
Scusa ancora.. ripeto che faccio queste domande ai fini di capire meglio come presentare la domanda e verificare l'esatta conformità dell'ufficio per la 626.
Grazie ancora</HTML>
 
<HTML>Grazie.

Hai ragione nel dire che l'autocertificazione non è un foglio da depositare o per far contenti gli ispettori. Ad ogni modo a chi va spedita?
l'autocertificazione NON va spedita a nessuno
deve essere conservata nella sede operativa, a disposizione degli enti di controllo, meglio se controfirmata da tutti i lavoratori (per lavoratori si intende dipendente, soci operanti - e collaboratori, se trattasi di azienda a conduzione familiare)
l'unico documento che deve essere spedito all'ASL di competenza è la nomina del responsabile della sicurezza; qualora il responsabile della sicurezza NON sia datore di lavoro, la nomina deve essere spedita anche all'ispettorato del lavoro

Per quanto riguarda la valutazione dei rischi, una piccola azienda di informatica deve valutare le stesse identiche cose che devono valutare le altre aziende.
SI, lo deve fare.
e qui, molti fanno confusione; VALUTARE NON significa attivare procedimenti correttivi (quali porte, finestre, impianti di aspirazione, compartimentazione locali, deposito materiale infiammabile e chimico, etc etc)
poi, DOPO la valutazione, si puo' arrivare a concludere che il rischio sia "trascurabile" o "basso"; o anche "nullo"; e quindi, non si necessità di interventi correttivi; un "foglio di carta" in cui si riporta che il giorno 99/99/99 ho valutato il rischio AAABBBCCC, da presentare agli ispettori, semplifica molto la vita; si dimostra di essere per lo meno a conoscenza del problema; e chi è a conoscenza del problema, qualcosa di buono e utile lo fa sempre; forse non subito, ma appena gli capita l'occasione si; e soprattutto, cerca di non incorrere in comportamenti scorretti

Premetto che chiedo questo non per non adempiere ai miei doveri, ma per capire meglio, in quanto personalmente credo sia inutile pagare un tecnico profumatamente per una rilevazione dei DB di rumore, quando da noi l'unico rumore che si sente è il battito dei tasti sulla tastiera.
qui si parla di "valutazione del rumore";
VALUTAZIONE
una affermazione del genere, potrebbe essere sanzionata da un ispettore più pignolo di me con una sanzione di 50milioni (poi fai la fonometria, e paghi 1/4, pari a 12,5 milioni)
si dovrebbe dire correttamente:
nella mia attività si usano queste macchine (... elenco ...), si effettuano tali lavorazioni ( ... elenco ...), sono presenti numero lavoratori, di cui X a mansione ALFA, Y a mansione BETA;
visto quanto sopra, si ritiene che il livello equivalente medio sia inferiore agli 80 dB(A), valutati settimanalmente (Lw < 80 dB(A))
data, firma datore di lavoro, firma lavoratori per presa conoscenza
ci sono sentenze della corte di cassazione che puniscono il datore di lavoro che non abbia effettuato la VALUTAZIONE del rumore (non lo puniscono perchè c'è rumore e/o non ha attivato le procedure di riduzione del rischio): la motivazione è che non è possibile determinare il livello equivalente medio se non con strumenti idonei (ad esempio: come si fa a misurare esattamente le dimensioni di una porta senza un metro ? lo fai "stimando" in base a tue cognizioni sensoriali ??? la stessa porta per me puo' essere 80 cm, per te 90 cm, per gli ispettori 100 cm; un metro di cui conosci la tolleranza mette tutti d'accordo)


Nelle varie documentazione che ho letto, si parla della figura di un medico presente in ufficio. In tutta onestà, vorrebbe dire che nella nostra ditta dovremo assumere un medico in maniera permanente da noi?
SI, decisamente
perchè i dipendenti devono essere tutelati solamente quando si supera un certo numero di persone ? da te possono perdere la vista e al ministero, dove lavorano centinaia di migliaia di persone, no ? quale è la discriminante ?
sedie ergonomiche: 1 dipendente, 1 sedia; 100 dipendenti, 100 sedie
medico competente (abilitato ad essere medico del lavoro, pagato totalmente dalla ditta) da nominare SUBITO (sopralluogo annuale + visita medica ai lavoratori, soci compresi)
VDT ---> visita ergoftalmologica (e le altre di "base")

Ultima analisi, avendo 2 dipendenti, tra di loro deve essere per forza nominato un responsabile della sicurezza? E se nessuno dei due volesse prendersi a carico l'incarico?
NO; il RESPONSABILE della SICUREZZA (vedi sopra nomina) DEVE essere nominato dal datore di lavoro, e per ditte "normali" (che non spiego cosa significa, altrimenti devo riportare un allegato corredato da altri allegati - comunque ad altissimo rischio quali centrali idroelettriche, depositi materiale esplosivo, etc)
non deve essere necessariamente un dipendente, anzi; è bene sia il datore di lavoro stesso che, INDIPENDENTEMENTE dalle sue capacità professionali, deve OBBLIGATORIAMENTE frequentare un corso di formazione durata minima 16 ore; anche perchè questo "responsabile della sicurezza" alla fine non è "responsabile" di nulla; alla fine, risponde il datore di lavoro; sarebbe meglio chiamarlo "consulente per la sicurezza"

Scusa ancora.. ripeto che faccio queste domande ai fini di capire meglio come presentare la domanda e verificare l'esatta conformità dell'ufficio per la 626.
consiglio; attivarsi subito, anche con qualche consulente (che costa, lo so)
perchè vi sono 2 possibili risvolti
1) sanzioni enti competenti (qualche migliaio di euro; in qualche modo sopportabili)
2) richiesta danni da parte di terzi (dipendenti); ho per le mani cause che partono da 60milioni e arrivano a 1,8miliardi (non so mai prenderanno quelle cifre, ma pagare anche un 10% di 1,8miliardi sono sempre cifre da capogiro); NB: certi documenti della 626 devono essere conservati per almeno 40 (quaranta) anni; vedi tu

p.s. vietare subito il fumo negli uffici; il fumo passivo è stato recentemente (2 mesi fa) riconosciuto cancerogeno;
se il dipendente A fuma, e il dipendente B si becca un tumore da fumo passivo del dipendente A, paga il datore di lavoro



Grazie ancora

prego</HTML>
 
M

Marianna Sole

Ospite
<HTML>
La ringrazio per la sua esaustiva spiegazione. Sono d'accordo con lei riguardo le valutazioni da fare e soprattutto i diritti dei lavoratori, in quanto (io sono una collaboratrice, ci mancherebbe) è diritto di tutti avere garanzie che il luogo di lavoro, dove si presta l'opera, è un luogo in regola con le norme basilare della 626. Però mi permetta.... la società dove lavoro, è appena nata, all'interno dell'ufficio presto opera io e il datore di lavoro (proprietario della società) in quanto gestiamo la parte commerciale, poi ci sono due dipendenti che lavorano costantemente dai clienti.. può capitare che un paio di mesi, uno di questi lavori in sede. Detto questo, trovo non solo oneroso, ma anche assurdo, che per due persone in un ufficio di rappresentanza, si debba pagare 1.500 euro al mese un medico generico che passa le sue giornate a guardare i soffitti in sede da noi. Sia le scrivanie, sia le sedie sono conformi alla 626. I monitor dei Pc sono conformi alle norme antifortunistiche CE, e la struttura stessa fisica dell'ufficio non rappresenta particolari gravità (tipico ufficio di rappresentanza tanto per intenderci). E' vero, che può sempre succedere che uno dei due sia preso da un ictus improvviso o che la scrivania si rompa, crollando nelle gambe del malcapitato... ma non le sembra esagerato per una struttura del genere assumere un medico in sede? Per me non c'è alcun problema avere un medico di fiducia, a cui far visitare l'intero personale in maniera regolare.... ma francamente in sede mi sembra buttar via i soldi. Non vorrei di certo far la parte della cinica, anche perchè non sono nemmeno il datore di lavoro o quella che pagherebbe il medico, ma mi sembra un'esagerazione.
Ripeto... sono d'accordo con la 626 e trovo pià grave per una società, come reato, non aderire a quelle norme (che costituiscono la base civile per tutelare la salute dei lavoratori), ma non vorrei che poi si alimentasse il solito bussiness dietro.. un po' come la certificazione di qualità, che senza ipocresia, al di là di quanto possa servire (e serve) è soprattutto un bussiness per i consulenti e per le ditte certificate per le gare di appalto.

Grazie</HTML>
 
<HTML>capisco

ma nonostante tutto, il "modello base" della 626 deve essere fatto

e specificatamente

1) nomina RSPP con relativo corso da 16 ore (si fa una volta, salvo variazioni di legge; costo totale dovrebbe aggirarsi sui 300 euro max; rivolgersi alle associazioni di categoria; lo fanno spesso, costa meno e chiedono all'ASL di compentenza la collaborazione dei loro ispettori; almeno si conoscono e si vedono in faccia)

2) medico compentente: deve fare un sopralluogo annuale e visitare i dipendenti/collaboratori che utilizzano il computer per + di 20 ore/settimana; la prima visita per ogni lavoratore dovrebbe essere comprensiva di visita medica, audiometria, spirometria e visita ergooftalmologica (Videoterminali); successivamente, e con cadenza quinquennale, basta fare visita medica e visita ergooftalmologica, visto che non ci sono altri fattori di rischio
NB 1: qualora il medico non riscontri particolari fattori di rischio (è lui che redige il protocollo di sorveglianza sanitaria), potrebbe esonerare la ditta dal controllo periodico ed eventualmente anche per la prima vista medica; farsi rilasciare sempre qualcosa per iscritto dal medico, con un relazione esaustiva e dattagliata delle condizioni di lavoro !!!!
NB 2: pare che le 20 ore settimanali tra un po' saranno soppresse, e pertanto tutti i lavoratori addetti ai VDT devono essere sottoposti a visita medica
costo mooooolto indicativo sopralluogo e relazione (200 / 300) + visita medica completa (100/150 euro a persona circa)

3) produrre un po di "documentazione" relativa alla 626 (nomine, incontri informativi, autocertificazioni, procedure comportamentali da adottarsi e controfirmate dai lavoratori) il tutto, con un consulente "abbastanza" serio che si preoccupi di effettuare un sopralluogo
a) sia per verificare l'idoneità di locali/attrezzare/macchine in ditta,
b)sia per fare una "chiacchierata illustrativa sugli adempimenti necessari"
c) sia per redigere successivamente tutta la documentazione (autocertificazione di base, fonometria, valutazione rischio incendio, valutazione rischio chimico, valutazione videoterminali), vista l'attività non dovrebbe superare i 500/600 euro
poi magari se si chiama il consulente ogni 3 anni per una aggiornatina non guasta, magari trattando anche sul prezzo

restano esclusi tutti gli eventuali interventi strutturali (uscite, porte, luci di emergenza, sistemazione cavi volanti, punti luce, sedie, tavoli, estintore, cassetta medica, etc etc)


sul fatto dei costi è risaputo che, appena nuove normative costringono gli imprenditori ad ottemperare a nuovi obblighi, vi sia un business anche poco serio
consiglio di farsi fare più preventivi, e soprattutto rivolgersi a persone di fiducia e collaudate
comunque, io che faccio questo lavoro, posso dire che a distanza di 6 anni dall'entrata in vigore di queste normative, molti professionisti che si sono improvvissati nel settore, dopo aver approfittato dell'ignoranza di molti (e anche, purtroppo, della loro) ed averne combinate di cotte e di crude, si sono ritirati; il mercato un po' alla volta sta facendo selezione, come è naturale che sia
ma questo è valido per tutti i settori; solo che qualcuno cade nel "sacco" (esempio: 2 consulenti che vengono in ufficio per "risolverti i problemi", parcelle di 4,6 milioni; 3 giorni di intervento, 8 milioni - attenzione ... )</HTML>
 
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