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Conto corrente in “comune” (o in comunione) deve risultare “cointestato”? Può poi comunque essere escluso, per tale motivo, dalla successione?

Salve,

mia cognata sostiene che per quel che riguarda l’asse ereditario del mio scomparso fratello ciò che spetterebbe a me riguarderebbe solo ciò che lui ed io ereditammo, anni fa, dai nostri genitori. Non solo, poi m’ha fatto quasi intendere che in quella suddivisione dell’eredità io venni avvantaggiato e che quindi partirei con un credito a mio favore… Ma è corretto riportare un credito di una successione passata su di una nuova?
Infine, e torno alla domanda della traccia, lei sostiene che in successione va considerato solo l’asse ereditario che io e mio fratello ereditammo, anni fa, dai nostri genitori, escludendomi da tutto il resto, anche dal Conto Corrente che a suo dire era in comune (o in comunione) con mio fratello (suo marito). Ma mi chiedo, se fosse stato così non avrebbe dovuto essere “cointestato”? Voglio dire, forse, se ne esisterà pure uno cointestato e magari ciò che lei afferma può valere per quello, non lo so, ma quello che è intestato solo a mio fratello dovrebbe cadere in successione. Pertanto se “a parole” (forse) fosse stato in comune/comunione non dovrebbe avere alcun effetto giuridico, alcuna importanza; dico bene?
 

catia71

Utente
come ti è stato suggerito anche in precedenti post ti devi far assistere da un legale e direi alla signora che lo fai solo a tutela degli interessi di entrambi....ad ogni modo se il conto corrente fosse cointestato, cioè intestato ad entrambi i coniugi, conterebbe ai fini dell'asse ereditario in questione per il 50% di questo conto...ma deve risultare cointestato non dichiarato in comune....ad esempio che io abbia la delega del conto di mio marito a lui solo intestato in cui confluiscono i suoi redditi, non lo rende certamente un conto cointestato né in comune. Per quanto riguarda precedenti successioni pacificamente accettate e per le quali fossero prescritti i tempi di contestazioni, secondo me la signora non può avanzare "pretese", ad ogni modo tu lo saprai di eventuali situazioni precedenti ma sospetto che se non lo sai evidentemente non ci sono. Questo è ovviamente solo un modestissimo parere personale.
 
Sì, ma infatti sto facendomi seguire da un amico di un mio amico che però è avvocato. Solo che non mi andava di “stressarlo” con mille domande. Comunque all’epoca in cui avvenne la successione testamentaria (contemporaneamente per entrambi i genitori) mia cognata non era ancora sposata con mio fratello, può quindi vantare dei diritti per non completo rispetto della quota spettante a suo marito?
Inoltre il testamento del genitore che mi avvantaggia è stato firmato davanti ad un notaio da mio fratello (nonché da me) quindi è revocabile da mia cognata ugualmente? È vero che non sono trascorsi i 10 anni da allora, però boh…
Comunque sì, in una successione testamentaria sono stato nettamente avvantaggiato, ma mio fratello andava bene così (anche perché sapeva bene che non avevo un lavoro e non volle obiettare nulla -anzi diciamo venne “pilotato” da lui in tal senso …-).
Comunque mio fratello, ora che ci penso, ha pure venduto un immobile ereditato proprio da quel testamento (il 50% e l’altro 50% ereditato dal testamento dall’altro nostro genitore) quindi, come ho scritto ieri un altro 3D ciò dovrebbe implicare un’altra prova di aver accettato quell’eredità, anche se io ero nettamente favorito.
Capisco, quindi pure se esistesse un conto corrente cointestato non è che va interamente a lei, figuriamoci poi uno intestato a nome solo di mio fratello e per il quale lei, “a parole”, ha detto che non mi riguarda «assolutamente» adducendo che era in comune (per me balla colossale…). Del resto ancora non è convinta che in assenza di testamento, figli e ascendenti mi spetta un terzo del suo asse ereditario. Ha detto che chiederà consiglio ad un terzo luminare del diritto e spero tanto che questo la illumini.
Grazie mille per la cortese ed esaustiva risposta e per tutte le informazioni e utili suggerimenti alargitemi…
 

STUDIOCEL

Utente
sto facendomi seguire da un amico di un mio amico che però è avvocato. Solo che non mi andava di “stressarlo” con mille domande
....inutile e direi irrispettoso anche continuare a farlo qui con tutti questi colpi di scena che paiono tutti una messa in scena...se hai veramente sto problema e vuoi veramente risolverlo legalmente affidati in tutto e per tutto ad un legale...oppure ti sposi la cognata e spera che muoia lei prima di te ..
 
Chiedo scusa se ho approfittato troppo della vostra sopportazione, ma da tempo vi considero come un gruppo di amici per cui forse non mi rendo conto di stare ad abusare troppo della vostra continua cortesia e pazienza. Però una cosa tengo a sottolinearla: non vi è una virgola che mi sia inventato, chiedevo appunto anche qua perché per adesso lui mi sta seguendo “gratuitamente” (in quanto appunto presentatomi da un mio amico).
Interessante l’idea di sposare mia cognata, solo che se poi morissi invece prima io oltre il danno subirei pure la beffa. Mi sa che è meglio allora se resto single. Ahahah…
 
Buongiorno, a mio avviso le strade da seguire sono 2:
1) se ti fidi della cognata, prendi per buono quello che dice;
2) se non ti fidi, paghi un legale che tuteli i tuoi legittimi interessi.
Il forum, oltre alla solidarietà umana può poco in questo particolare caso...
 
Le ho già specificato (dopo esserci stato un confronto piuttosto acceso -con lei che mi accusava di non fidarmi, che la sua dichiarazione fosse invece perfetta e quant’altro- poi fortunatamente rientrato) che comunque qualsiasi cosa dirà poi lei mi consulterò (visto che, le ho specificato, casualmente grazie ad un mio amico che ne capisce molto di legge sono stato “salvato” da una dichiarazione che non aveva tenuto affatto conto del mio terzo di quota come erede legittimo) con il mo esperto (dato che lei sostiene di avere i suoi e quasi pretendeva che io avallassi quanto sosteneva). Quindi, sì, il legale che mi segue c’è già. L’errore che avrei potuto ingenuamente commettere sarebbe stato quello di firmare prima il contratto di compravendita fittizia (ma con tanto di atto notarile…) per il garage che sarebbe andato a quanto pare a convalidare una dichiarazione di successione errata. Così fortunatamente non è stato (anche se ha insistito sino all’ultimo ad effettuare almeno questo passaggio…). Adesso aspetto che riconosca che ha sbagliato la dichiarazione di successione nella speranza che la corregga. Se così non dovesse essere chiederò sicuramente aiuto a chi mi sta seguendo… Grazie ancora a tutti per l’interessamento e a tutte le preziose dritte, compresa l’indicazione dell’articolo del codice civile che mi tutela (e che durante l’alterco mi ha pure chiesto in base a quale articolo sostenessi le mie ragioni. 582. L’ho ammutolita. Grazie Salvato…).
Grazie Gianni1968 per la vicinanza, grazie a tutti davvero e scusatemi se non riesco mai a fare a meno di voi chiedendovi info anche quando sono tutelato, ma qui io mi sento a casa per capire meglio le cose…
 
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