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Somma sul conto corrente lasciata a due nipoti (fratelli tra loro), ma uno dei due muore. A chi viene attribuita la sua quota?

Salve a tutti,

mia zia 97enne, vedova e senza figli, deceduta nel 2021, aveva scritto un testamento in cui fra le altre cose disponeva a me ed a mio fratello (suoi nipoti), in parti uguali, i risparmi presenti sul suo conto bancario (tra parentesi la banca ha pure cambiato gestione, o meglio è stata assorbita da un’altra benca). Nel testamento venivano poi effettuate anche altre disposizioni i cui beneficiari erano altri su due nipoti (anch’essi fratelli tra di loro). Mia zia aveva inoltre anche altri nipoti verso i quali non ha effettuato alcuna disposizione. Ora, parlando con un mio cugino (appunto uno degli altri nipoti nominati nel testamento da mia zia), mi chiedeva se avessi riscosso la somma presente sul conto corrente di nostra zia. Io di questa somma mi ero completamente dimenticato, ma da quando lei scrisse il testamento (2009) ad oggi si sono verificate alcune novità. Mio fratello, sposatosi nel 2015, è purtroppo deceduto nel 2023 (e so per certo che quando era in vita non aveva ritirato alcuna somma presso la banca). Ora la domanda nasce spontanea: la sua quota adesso a chi va assegnata? A quella che, successivamente al testamento di mia zia, è divenuta sua moglie? Oppure agli altri nipoti nominati nel testamento per l’assegnazione di altri beni? O magari va invece ripartita fra tutti i suoi nipoti (compresi cioè anche quelli mai nominati nel testamento)? Chiedo scusa per lunghezza espositiva, ma il caso era piuttosto articolato ed ho cercato di dire tutti i punti essenziali.
Grazie molte per l’attenzione prestata..,
 
Gli eredi che mio fratello (senza più genitori in vita e non avendo avuto figli) nominò nel testamento, quindi? Ed avendo lui nel 2008 scritto che dichiarava come sua «erede universale per la quota disponibile» quella che poi diventerà sua moglie, è a costei che si trasferisce, attraverso questa successione testamentaria, ciò che sarebbe spettato a lui. Quindi ciò che ci sarà sul conto corrente di mia zia andrà diviso in parti uguali tra me e mia cognata (che prende appunto il posto, sostituisce in toto mio fratello)..
Molte grazie, come sempre, per la cortese risposta.
 
Perdonami, curiosità (non è importante, ma giusto per il gusto di saperne di più…): ma se mia zia fosse invece sopravvissuta a mio fratello ma non avesse provveduto ad “aggiornare” il suo testamento quella quota che era destinata a mio fratello, morto ipotizziamo questa volta “prima” di lei, come sarebbe stata ripartita alla scomparsa di mia zia con quel testamento che gliene riservava comunque una quota. Grazie per la pazienza.,,
 
Be in quel caso quella quota andava agli eredi legittimi della zia, divisa per rami....due fratelli 50% per ramo fraterno e ogni ramo diviso figli del fratello.., salvo ulteriori disposizioni testamentarie che disponevano diversamente
 
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Perfetto.
No, no… mia zia non aveva più fratelli e sorelle (in tutti, lei compresa, erano in undici. ma non ne è rimasto più nessuno). I parenti più prossimi a lei erano appunto i nipoti (i figli dei suoi numerisi fratelli e sorelle). Quindi, in assenza di altre specificazioni, quella quota che era rimasta destinata a mio fratello premorto a lei, avrebbe seguito una successione “ex lege” ripartita, nel suo caso, fra tutti i suoi nipoti (me compreso), anche quelli a cui non era stato riservato assolutamente nulla nel suo testamento. Se ne calcolava il numero e poi per quel numero si sarebbe divisa e ripartita la quota che era stata assegnata a mio fratello, ma così non è accaduto e quindi la quota riservata a mio fratello morto dopo mia zia va interamente a mia cognata avendo quest’ultimo disposto lei come sua erede universale.
Grazie ancora per la spiegazione e scusami se ti sfrutto pure per le curiosità, ma la tentazione di saperne di più è stata troppo forte.
 
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....se aveva 10 fratelli/sorelle i rami sono 10....e per i beni non in successione testamentaria il 1/10 di ogni ramo va quindi a ogni fratello/sorella, o ai relativi discendenti...
 
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Quindi, ricapitolando, se mia zia vedova avesse avuto come parenti solo due fratelli ancora in vita ed uno di questi avesse avuto anche un figlio ciò che non era stato espressamente assegnato nel suo testamento alla sua morte sarebbe stato suddiviso in due rami: fratello A e fratello B. Al fratello A, senza figli, sarebbe andato tutto il suo ramo, mentre al fratello B con ill figlio avrebbe a sua volta dovuto suddividere anche con il suo discendente.
Se poi, altra ipotesi, mia zia avesse disposto anche per un eventuale terzo fratello ma non più in vita al momento della successione, ciò che sarebbe spettato a lui sarebbe andato ai suoi eventuali discenti o, in mancanza, ripartito nuovamente fra fratello A e fratello B nella modalità esposta prima in presenza dei soli due fratelli.
Spero di avere afferrato bene. Grazie ancora per queste lezioni gratuite di diritto. :)
 
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Quindi, ricapitolando, se mia zia vedova avesse avuto come parenti solo due fratelli ancora in vita ed uno di questi avesse avuto anche un figlio ciò che non era stato espressamente assegnato nel suo testamento alla sua morte sarebbe stato suddiviso in due rami: fratello A e fratello B. Al fratello A, senza figli, sarebbe andato tutto il suo ramo, mentre al fratello B con ill figlio avrebbe a sua volta dovuto suddividere anche con il suo discendente.
Se poi, altra ipotesi, mia zia avesse disposto anche per un eventuale terzo fratello ma non più in vita al momento della successione, ciò che sarebbe spettato a lui sarebbe andato ai suoi eventuali discenti o, in mancanza ed in mancanza di sue disposizioni, ripartito nuovamente fra fratello A e fratello B nella modalità esposta prima in presenza dei soli due fratelli
Spero di avere afferrato bene. Grazie ancora per queste lezioni gratuite di diritto. :)
 
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