Divulgatore74
Utente
Buongiorno a tutti,
Premesso che sono un libero professionista e ho optato (da sempre) per il regime forfettario.
Ho ricevuto una lettera da parte della Agenzia delle entrate dove si fa presente che viene segnalata una anomalia nel mio modello unico 2018 (riferita ai redditi 2017).
Infatti viene rilevata una differenza di circa 2.500 € tra quanto dichiarato da me nell’Unico 2018 (29.000€) e quanto emerge dalla C.U. (31.500 €).dell’Azienda presso la quale collaboro.
Dovrei fare una dichiarazione integrativa oppure dimostrare che effettivamente i compensi percepiti da me dichiarati sono corretti.
La differenza di 2.500 € è dovuta alle spese vive che io ho anticipato e che poi tale Azienda mi ha rimborsato.
Il mio precedente commercialista (col quale sono in causa) ha ragionato (sbagliando) come se fossi nel regime ordinario non tenendo conto che nel regime forfettario tutti i compensi percepiti (e quindi anche le spese di cui sopra) vengono inglobati in una unica voce.
Ho quindi contattato 2 commercialisti i quali mi hanno dato però versioni discordanti sul come risolvere questa faccenda.
Da un lato mi viene detto che avendo sforato il tetto dei 30.000 € (tale era il limite per il forfettario nel 2017) nell’anno in corso passerei nel regime ordinario sia nel 2017 che nell’anno successivo 2018, e che quindi dovrei pagare tutta l’IVA non versata a suo tempo (non potrei nemmeno più richiederla all’Azienda).
Dall’altro lato invece un commercialista tributarista mi dice che semplicemente per il 2017 dovrei fare una integrazione, pagare in proporzione la differenza di 2.500 € (anche se ho superato i 30.000€) e inoltre per l’anno 2018 resterei comunque nel regime forfettario (come lo sono tutt’ora) in quanto il limite nel 2018 è stato spostato a 65.000 €….
Voi cosa ne pensate?
Come si potrebbe risolvere questo fatto?
Premesso che sono un libero professionista e ho optato (da sempre) per il regime forfettario.
Ho ricevuto una lettera da parte della Agenzia delle entrate dove si fa presente che viene segnalata una anomalia nel mio modello unico 2018 (riferita ai redditi 2017).
Infatti viene rilevata una differenza di circa 2.500 € tra quanto dichiarato da me nell’Unico 2018 (29.000€) e quanto emerge dalla C.U. (31.500 €).dell’Azienda presso la quale collaboro.
Dovrei fare una dichiarazione integrativa oppure dimostrare che effettivamente i compensi percepiti da me dichiarati sono corretti.
La differenza di 2.500 € è dovuta alle spese vive che io ho anticipato e che poi tale Azienda mi ha rimborsato.
Il mio precedente commercialista (col quale sono in causa) ha ragionato (sbagliando) come se fossi nel regime ordinario non tenendo conto che nel regime forfettario tutti i compensi percepiti (e quindi anche le spese di cui sopra) vengono inglobati in una unica voce.
Ho quindi contattato 2 commercialisti i quali mi hanno dato però versioni discordanti sul come risolvere questa faccenda.
Da un lato mi viene detto che avendo sforato il tetto dei 30.000 € (tale era il limite per il forfettario nel 2017) nell’anno in corso passerei nel regime ordinario sia nel 2017 che nell’anno successivo 2018, e che quindi dovrei pagare tutta l’IVA non versata a suo tempo (non potrei nemmeno più richiederla all’Azienda).
Dall’altro lato invece un commercialista tributarista mi dice che semplicemente per il 2017 dovrei fare una integrazione, pagare in proporzione la differenza di 2.500 € (anche se ho superato i 30.000€) e inoltre per l’anno 2018 resterei comunque nel regime forfettario (come lo sono tutt’ora) in quanto il limite nel 2018 è stato spostato a 65.000 €….
Voi cosa ne pensate?
Come si potrebbe risolvere questo fatto?