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Cambio assegni bancari senza conto corrente

Un mio cliente ha ricevuto il pagamento della retribuzione dal datore di lavoro con assegno bancario d'importo pari alla busta paga mensile. Non avendo alcun conto corrente bancario aperto a proprio nome ha richiesto il cambio dell'assegno presso una filiale della stessa banca (non la stessa dove è stato tratto l'assegno) ricevendo un "pesante" rifiuto e l'indicazione di tentare l'operazione presso la stessa filiale del datore di lavoro.
Il rifiuto della banca è corretto e basato su una norma specifica oppure dipende dalla discrezionalità del responsabile della filiale o altro?
Grazie in anticipo a chi risponderà. Buon lavoro
 
Un mio cliente ha ricevuto il pagamento della retribuzione dal datore di lavoro con assegno bancario d'importo pari alla busta paga mensile. Non avendo alcun conto corrente bancario aperto a proprio nome ha richiesto il cambio dell'assegno presso una filiale della stessa banca (non la stessa dove è stato tratto l'assegno) ricevendo un "pesante" rifiuto e l'indicazione di tentare l'operazione presso la stessa filiale del datore di lavoro.
Il rifiuto della banca è corretto e basato su una norma specifica oppure dipende dalla discrezionalità del responsabile della filiale o altro?
Grazie in anticipo a chi risponderà. Buon lavoro

buongiorno Maximiliano: il tuo cliente non è correntista c/o la banca ove ha chiesto il cambio... è normale che la banca, in via prudenziale, rifiuti il cambio ipotizzando che quell'assegno sia cabriolet. All'epoca (20 anni fa) il cassiere chiamava la banca emittente chiedendo un "bene fondi" ovvero se c'era disponibilità sul c/c dell'emittente tale da coprire il titolo. Non so se la pratica sia ancora attuale.
La soluzione prospettata (andare c/o la banca del datore di lavoro, magari accompagnato da quest'ultimo) ritengo sia la più semplice, sempre che il cliente non voglia aprire un conto.
Ciao - Gianni
 
Aggiungo che, oltre al fatto di recarsi allo sportello dell'emittente l'assegno, quando non si è conosciuti in banca possono pretendere di vedere un secondo documento identità oppure la presenza di un testimone conosciuto in banca che confermi la tua identità...
 
Gianni e Studiocel vi ringrazio molto per le risposte. Ciò che mi avete indicato in effetti è proprio quello che (purtroppo) capita a migliaia di persone che, prive di conto corrente o con conto accesso altrove, si vedono rifiutata l'operazione di cambio di assegno relativo alla retribuzione. Mi preme soprattutto l'individuazione delle norme vigenti che regolano la materia per verificare se il comportamento delle banche è corretto oppure se si tratta di puri e semplici atteggiamenti che altro scopo non hanno se non quello di costringere all'apertura di un conto corrente. Grazie ancora
 
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