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Mancato licenziamento dopo il periodo di comporto

Buongiorno,

da 7 mesi sono in malattia. Trascorsi i 180 gg non sono ancora stato licenziato. Il mio datore di lavoro nonostante diversi solleciti non mi paga gli stipendi da 3 mesi.

Volevo sapere se passati i 180 gg di malattia, non licenziandomi, il datore di lavoro è comunque obbligato a pagarmi lo stipendio dei mesi successivi ai primi 6.

Inoltre cosa posso fare per veder tutelati i miei diritti?

Grazie mille a chi saprà rispondermi
 
Ultima modifica:
L'art. 175 del ccnl terziario Confcommercio disciplina l'istituto del comporto, stabilendo che superati i 180 gg di malattia in un anno solare e protraendosi la malattia il datore di lavoro potrà procedere con il licenziamento.

Il fatto che il datore di lavoro non ha intimato il licenziamento, non significa che è tenuto a alla corresponsione della indennità di malattia ,dovuta questa per un periodo massimo pari a 180 gg.

Solo se affetto da patologie gravi che comportino terapie salvavita, e prima della scadenza dei 180 gg di conservazione del posto di lavoro si è fatta richiesta di un periodo di aspettativa non retribuita pari a 120 gg, i primi 60 di quest'ultimi sono indennizzati al 100%.

Hai provato, se pur tardiva, fare richiesta di aspettativa indipendentemente da quest'ultima circostanza?
 
L'art. 175 del ccnl terziario Confcommercio disciplina l'istituto del comporto, stabilendo che superati i 180 gg di malattia in un anno solare e protraendosi la malattia il datore di lavoro potrà procedere con il licenziamento.

Il fatto che il datore di lavoro non ha intimato il licenziamento, non significa che è tenuto a alla corresponsione della indennità di malattia ,dovuta questa per un periodo massimo pari a 180 gg.

Solo se affetto da patologie gravi che comportino terapie salvavita, e prima della scadenza dei 180 gg di conservazione del posto di lavoro si è fatta richiesta di un periodo di aspettativa non retribuita pari a 120 gg, i primi 60 di quest'ultimi sono indennizzati al 100%.

Hai provato, se pur tardiva, fare richiesta di aspettativa indipendentemente da quest'ultima circostanza?

Il problema è che io non voglio più tornare a lavorare in un posto dove venivo trattato male e come uno schiavo. Il sindacato mi aveva detto che dopo 6 esi di malattia mi sarebbe spetfato aspi ordinaria ma questa solo se mi avrebbero licenziato. Avrei pertanto avuto successivi 7 mesi di tempo per trovare un altro lavoro con la possibilità comunque di far fronte alle spese di affitto, condominio e familiari. Adesso mi trovo in una situazione in cui non so che fare.
 
Sono del parere, come già suggerito, di fare richiesta di aspettativa ( meglio se scritta dal sindacato).
Qualora l'azienda (non tenuta ad accogliere la tardiva richiesta di aspettativa) non sia più interessata alla tua collaborazione, risponderà che i termini della richiesta sono scaduti e in questo caso dovrebbe procedere con il licenziamento.
Personalmente non vedo altra strada.
 
ma se faccio richiesta di aspettativa e me l'accettano faccio un favore a loro... io voglio essere licenziato e avere quanto mi spetta
 
ma loro possono anche non licenziarmi mai? tanto se non mi pagano... lo fanno per farmi un dispetto e non farmi prendere ASPI. Ma nel frattempo io come faccio con le spese?
 
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