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Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

dottman

Utente
Ciao a tutti,
un mio cliente (in qualità di cedente) ha ricevuto un avviso di accertamento, ai fini dell'imposta di registro, relativo alla cessione d'azienda in cui viene rettificato il valore di avviamento dichiarato in atto. Tale valore viene rideterminato dall'AdE in base alla famosa formulina fiscale del DPR 460/96.
Il valore di avviamento calcolato dall'AdE, basandosi sui tre anni precedenti la cessione, non tiene conto del fatto che gli acquirenti dell'azienda, contestualmente all'acquisto dell'azienda hanno stipulato con il mio cliente anche un contratto di locazione, relativo all'immobile ove viene esercitata l'attività, con un canone di 1.200 euro al mese. Tale costo aggiuntivo, che il mio cliente non aveva in quanto proprietario dell'immobile, non può che influire notevolmente sulla "redditività futura" dell'azienda ceduta e pertanto sulla valutazione dell'avviamento.
I miei quesi sono questi:
1. In fase di contraddittorio a seguito di istanza di adesione, l'AdE sarà così ragionevole da considerare tale circostanza soggettiva?
2. Nel caso (probabile) di una futura "estensione" dell'accertamento alle Imposte dirette (Irpef) potrò far valere tale circostanza e contestare il valore di avviamento definito per l'imposta di registro anche in considerazione del diverso presupposto impositivo dei due tributi?
 

Kob

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

...
1. In fase di contraddittorio a seguito di istanza di adesione, l'AdE sarà così ragionevole da considerare tale circostanza soggettiva?
chi può dirlo :confused: su due piedi mi viene da dirti che oltre a questo elemento è bene trovarne degli altri e poi - in ogni caso - non ho mai visto l'AdE mollare "l'osso" in una situazione come la tua. Preparati a lasciare giù qualche cosa in sede di accertamento con adesione (ovvero al contenzioso)

2. Nel caso (probabile) di una futura "estensione" dell'accertamento alle Imposte dirette (Irpef) potrò far valere tale circostanza e contestare il valore di avviamento definito per l'imposta di registro anche in considerazione del diverso presupposto impositivo dei due tributi?
ci puoi provare, ma è dura. se il valore definito ai fini delle imposte indirette non ti sta bene (in quanto venditore) io lo contesterei sin da subito in sede di accertamento ai fini dell'imposta di registro, sennò poi tale valore viene trasfuso - pari pari - ai fini delle imposte dirette

cfr. p.es. Cass. sent. n. 19830 del 18 luglio 2008 la cui massima recita come segue:

"L’Amministrazione finanziaria è legittimata a procedere in via induttiva all’accertamento del reddito da plusvalenza patrimoniale relativa al valore di avviamento, realizzata a seguito di cessione dell’azienda, sulla base dell’accertamento di valore effettuato in sede di applicazione dell’imposta di registro, ed è onere probatorio del contribuente superare (anche con ricorso ad elementi indiziari) la presunzione di corrispondenza del prezzo incassato con il valore di mercato accertato in via definitiva in applicazione dell’imposta di registro, dimostrando di avere in concreto venduto ad un prezzo inferiore"
 

ginobond

Utente
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che tipo di attività svolge l'azienda? da quanti anni è iniziata l'attività? che moltiplicatore ha usato e quale formula? se puoi rispondere a queste domande in tempi brevi, ti potrei rispondere..
 

dottman

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Si tratta di una impresa di autoriparazioni (meccanico), che esercita l'attività da molto tempo, per cui il moltiplicatore usato è stato 3, e la formula utilizzata è quella del calcolo della reddititività media nei tre anni precedenti, applicata alla media dei ricavi.
 

ginobond

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

ahia...ma di quanto è il valore accertato rispetto al dichiarato?
 

prostaf

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

Senza voler riaprie una vecchia polemica pre-natalizia che ci ha portato a scambiarci non proprio i fiori con altri intervenuti, per esperienza ti dico come Kob che non molleranno l'osso. In tutte le cessioni che mi sono capitate, sia che le abbia seguite direttamente che indirettamente, hanno sempre accertato qualche cosa. Sono rari i casi contrari. Preparati a chiudere trattando e subito, perchè anche in commissione, se ricorri, spesso i giudici non capiscono molto (soprattutto se la butti sul tecnicismo aziendale) e verificano se la formuletta è stata usata correttamente. Non sono in grado di capire altro (mediamente) anche se gli fai i disegni. Un ricorso seguito insieme ad un collega che era il commercialista che aveva seguito l'azienda cedente per 20 anni (ne conosceva tutti gli indicatori veri di redditività) corredato di grafici sui consumi variati negli anni che dimostravano il calo di produttività ecc.ecc ecc, ci hanno detto picche in primo grado, poi in appello hanno nominato un CTU con il quale ci siamo sostanzialmente accordati, non so nemmeno se lui ha capito tutto, ma aveva capito che la pretesa era abnorme). In sostanza e per concludere, le cessioni vanno seguite prima di formalizzarle!!! Ci sono le tabelline che molti conoscono..... e seguendo quelle si va lisci.
Cmq difenditi.
Ciao
M
 

dottman

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

Il valore accertato è di 45000 euro, contro i 25000 dichiarati.
Temo anch'io che in fase di contraddittorio non riuscirò a fare un gran che. Quello che più mi preoccupa è l'utilizzo di tale maggior valore per rettificare la plusvalenza dichiarata ai fini delle imposte dirette.
In quel caso farò il possibile, ricorso compreso se il cliente è daccordo, per ribadire che il corrispettivo effettivamente incassato dal mio assistito è quello dichiarato e non quello accertato tenendo conto del valore di avviamento rettificato ai fini dell'imposta di registro.
In questa ottica credete sia meglio non aderire alla pretesa dell'AdE in tema di imposta di registro....magari facendo formalizzare l'adesione all'acquirente?

Grazie delle risposte
 

marica

Utente
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Ci sono le tabelline che molti conoscono..... e seguendo quelle si va lisci.
sono le tabelline infallibili che fanno impazzire i funzionari dell'ade :frusty2: e chi le usa va liscio come sull'olio :biggrin2: senza esagerare però :teef:
 

marica

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

In questa ottica credete sia meglio non aderire alla pretesa dell'AdE in tema di imposta di registro....magari facendo formalizzare l'adesione all'acquirente?

Grazie delle risposte
è meglio avere una strategia unitaria per cui consiglio di impugnare l'atto di accertamento dell'imposta di registro e il successivo eventuale atto di accertamento ai fini irpef.
 

prostaf

Utente
Riferimento: Accertamento imposta di registro cessione d'azienda

sono le tabelline infallibili che fanno impazzire i funzionari dell'ade :frusty2: e chi le usa va liscio come sull'olio :biggrin2: senza esagerare però :teef:
nella vita e negli affari si DEVE sempre esagerare, ma MODERATAMENTE e con INTELLIGENZA, altrimenti...........:tooth:
 
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