News Pubblicata il 10/08/2022

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Rateizzazione cartelle di pagamento: scelta tra normativa vigente e previsioni elettorali

di Angelo Corcione

Aumento soglia a 120 mila euro senza documentare la situazione di temporanea difficoltà. Decadenza con il mancato pagamento di otto rate invece che cinque



Il cosiddetto “Decreto Aiuti”, (DL n. 50/2022 convertito in Legge n. 91/2022) al fine di consentire a imprese, professionisti e altri contribuenti di sopperire a esigenze di liquidità anche temporanee, ha semplificato notevolmente l’iter per le richieste di rateizzazione delle cartelle esattoriali, presentate a far data dal 16 Luglio 2022.

In particolare, l’art. 15-bis, in modifica dell’art. 19 D.P.R. 602/1973, ha previsto l’innalzamento da 60  a 120 mila Euro, della soglia del debito per ottenere la dilazione cosiddetta “semplificata”, senza necessità di dover documentare la temporanea situazione di difficoltà economica (presentazione ISEE in caso di persone fisiche e/o ditte individuali, bilancio o relazione infrannuale in caso di società).

Ma la novità più rilevante per i soggetti che ne fanno richiesta, è che la soglia dei 120.000 è da intendersi per singola rateizzazione presentata, in luogo del precedente limite stabilito in Euro 60.000 per debito complessivo iscritto a ruolo !!!

Ed ancora, un ulteriore novità, riguarda invece, la verifica della decadenza, che ora si concretizza al mancato pagamento di otto rate, anche non consecutive, invece delle cinque precedentemente previste. 

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Attenzione però!

- In caso di decadenza tali carichi non potranno essere nuovamente rateizzati;

- Tuttavia, però è possibile richiedere la dilazione di pagamento per carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

La ristrutturazione dell’art. 19 D.P.R. 602/1973 porta con sé alcune riflessioni, circa i risvolti pratici di tali novità, in conseguenza soprattutto della situazione politica generatasi dopo le dimissione del Governo Draghi, ed in previsione delle elezioni che si terranno il prossimo 25 Settembre.

I contribuenti, infatti, influenzati dalla scia di promesse di propaganda politica fin ora divulgate, potrebbero decidere di non usufruire delle “semplificazioni” previste nel Decreto Aiuti, “paralizzando” di fatto la propria situazione debitoria, seppur consapevoli dei rischi connessi al mancato pagamento di cartelle esattoriali notificate e per le quali si è verificata la scadenza del termine di pagamento, in vista di una futura quanto probabile rottamazione-quater, che darebbe modo di usufruire di vantaggi economici in termini di sanzioni ed interessi, attualmente  ‘congelata’ dalla repentina crisi di governo.



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