News Pubblicata il 10/08/2021

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Riforma cassa integrazione: se ne riparla a settembre

Ultimo incontro senza risultati con le parti sociali La riforma degli ammortizzatori sociali rallenta per l'incognita aliquote e collegamento alle politiche attive



Nulla di fatto nell' incontro di ieri  tra il ministro del lavoro Orlando  e le parti sociali   sull'annunciata  riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, (cassa integrazione, CIGS, fondo di integrazione salariale FIS, NASPI)  per ampliare le coperture a tutti i lavoratori.  

L'intenzione del MInistro era di mettere a punto uno schema di massima condiviso con le parti sociali entro il 31 luglio  2021 , anche perche  la riforma è prevista  dal PNRR pur senza vincoli temporali. Permangono invece le difficoltà. In particolare  l'incontro non ha portato passi avanti perche tutti hanno evidenziato la mancanza di indicazione delle aliquote contributive  a carico dei datori di lavoro. Vedi nel paragrafo 2 le reazioni degli attori in campo 

La palla torna probailmente al MEF  per la definizione delle effettive coperture disponibili.

Il nuovo incontro con le parti sociali  è stato fissato per il 2  settembre 2021

Da segnalare inoltre che nella maggioranza di Governo la Lega non condivide la priorita data a questa riforma rispetto a quella delle pensioni, visto l'avvicinarsi del termine di Quota 100 , sulla quale il Minisiro Orlando non si è  (ancora ) mai espresso. (Leggi sul punto anche l'articolo "Pensioni: proposte per la riforma 2022")

La bozza preparatoria della riforma degli ammortizzatori 

 Vediamo di seguito come potrebbe essere la nuova Cassa integrazione, a partire dal 1 gennaio 2022:

1 - ampliamento   dei beneficiari che dovrebbero ricomprendere anche:

2 - rafforzamento del Fis 

3 - superamento della Cig in deroga 

4 - causali CIGS ampliate :riorganizzazione, crisi aziendale, contratto solidarietà,  cessazione d’attività , crisi locale o settoriale.

5 - le durate massime dei trattamenti di integrazione salariale  sarebbero , con riferimento al quinquennio mobile:

6- riduzione della percentuale di decalage dell'Indennità di disoccupazione  NASPI oppure allungamento della durata a 24 mesi 

7- Il massimale del trattamento di integrazione sarebbe fissato per tutti a 1.129,66 euro netti.

L'incontro con le parti sociali del 9 agosto 2021

La direttrice  generale Francesca Mariotti ha evidenziato 4 punti da migliorare:

Anche da parte sindacale  pur apprezzando l'allargamento della platea dei beneficiari, si sottolinea che manca la chiarezza sulle aliquote contributive  dovute dalle imprese coinvolte e si chiede un ulteriore miglioramento per Naspi e Discoll.

Sul tema delle politiche attive per il lavoro si segnala che  in un incontro del 6 agosto  è proseguito il confronto c tra il Minsitero e le Regioni  per la realizzazione  del progetto GOL "Garanzia occupabiliTà dei lavoratori". Si tratta   della definizione delle prestazioni minime uniformi in tutto il paese   che i Centri per l'impiego dovranno  assicurare ai lavoratori che vi sirivolgono  per migliorare  le proprie possibilità di occupazione.

Nuova cassa integrazione : la proposta del presidente INPS

Si ricordano anche due proposte presentate dal  presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, durante  corso di un’audizione alla commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali.  Il presidente INPS per la  nuova cassa integrazione  propone un aumento dell'assegno attraverso l'eliminazione della riduzione  dell’5,84%  per garantire anche ai lavoratori con basse retribuzioni di raggiungere il livello dell’80% della busta paga.

In tema invece di indennità di disoccupazione NASPI  Tridico suggerisce di:


Fonte: Il Sole 24 Ore



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