News Pubblicata il 30/12/2020

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Professionisti: ecco lo sgravio contributivo in legge di bilancio

di Redazione Fisco e Tasse

Esonero contributivo parziale nel 2021 per autonomi in Gestione separata, professionisti con Cassa e sanitari in pensione assunti per l'emergenza COVID



La bozza della legge di bilancio 2021  approvata oggi anche in Senato,  stanzia un miliardo per finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai professionisti ed autonomi iscritti all’Inps o agli enti previdenziali degli ordini professionali  per sostenerli nella crisi economica causata dall'emergenza epidemiologica.

 Vengono ricompresi anche gli operatori sanitari  in pensione assunti  temporaneamente per fronteggiare l'emergenza Covid .

Con questa finalità viene istituito un fondo presso il Ministero del lavoro   che dovrà definire con un decreto, entro 60 giorni  dall'entrata in vigore della finanziaria,  in dettaglio, le modalità e i criteri di attribuzione dell'agevolazione.  

L'articolo  prevede un esonero parziale dai contributi assistenziali e previdenziali, esclusi i premi INAIL per:

  1. lavoratori autonomi e  professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza che abbiano percepito nell’anno d’imposta 2019, un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33 per cento. 
  2.  medici,  infermieri e altri professionisti ed operatori di cui alla L. 3/2018 (recante disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute) assunti per l’emergenza Covid 19 e già in quiescenza. 

Il monitoraggio dei limiti di spesa  sarà affidato agli enti previdenziali che ne comunicheranno i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze e nel caso emergano possibili scostamenti, anche in via prospettica, le ulteriori domande saranno respinte.

Come detto la definizione dei criteri e delle modalità per il riconoscimento dell’esonero, e le risorse da destinare ai professionisti iscritti agli enti previdenziali privati, è demandata ad uno o più decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze .

Da evidenziare la nuova modalità di riferimento al fatturato che, diversamente dai recenti decreti legge, prende a riferimento i ricavi dell'intero anno 2020 rispetto all'intero 2019, invece che confrontare periodi di pochi mesi, aspetto che era stato da piu' parti criticato per la scarsa significatività.

Oltre tutto il controllo sarà semplice  per i professionisti perchè basato sul dato della dichiarazione IVA annuale, generalmente trasmessa nei mesi di febbraio e di marzo, oppure anche tramite il riscontro del Sistema SDI. Questa modalità esclude pero i soggetti che adottano il regime dei minimi e forfettari  cosi come i professionisti della sanità soggetti alla trasmissione STS. 

Su questo è necessario quindi capire meglio le intenzioni del Governo nel prossimo decreto attuativo . Attesi chiarimenti anche per la definizione del reddito per i professionisti riuniti in studi associati  .

Fonte: Parlamento Italiano



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