News Pubblicata il 18/12/2020

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Bollette ridotte per professionisti e imprese 2021: solo per alcune voci

di Redazione Fisco e Tasse

Bollette elettriche ridotte per imprese e professionisti che rientrano nei codici Ateco del ddl di conversione del Decreto Ristori all'esame della Camera, solo per alcune voci



L'articolo 8 ter, inserito nel corso dell’esame in prima lettura al Senato del ddl di conversione del Decreto Ristori, istituisce un fondo con una dotazione iniziale di 180 milioni di euro per l'anno 2021, finalizzato alla riduzione, nell’anno 2021, delle spese per le utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come:

sostenute dai contribuenti titolari delle utenze che:

Dalla lettura della norma non risulta ancora chiaro se la disposizione riguarda tutte le attività commerciali, sull’intero territorio nazionale, che esercitano le attività corrispondenti ai codici Ateco indicati negli allegati del decreto legge.

Per l’attuazione della disposizione, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), con propri provvedimenti, ridetermina, senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria, le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema, definendo altresì il periodo temporale di rideterminazione delle tariffe e delle componenti e le relative modalità attuative ai fini del rispetto della dotazione iniziale, in modo che:

Nella scheda di lettura del ddl di conversione del Decreto Ristori, viene precisato come nelle componenti delle bollette siano presenti il pagamento di:

La valorizzazione di queste voci segue un complesso meccanismo di determinazione delle singole componenti fisse e variabili legate sia all’energia prelevata sia alla potenza, nonché ai corrispettivi fissi applicati periodicamente a ciascun punto di prelievo. 

Parte della bolletta è, dunque, naturalmente commisurata al livello di consumo di ciascun cliente e sostanzialmente si adegua automaticamente in caso di contrazione dell'attività, la rimanente parte della bolletta, pur riflettendo le caratteristiche di prelievo del cliente, non risente del livello di consumo

ARERA dunque, già con la Segnalazione trasmessa al Parlamento e al Governo il 24 aprile 2020 (Delibera ARERA 136/2020/l/com - Doc. Camera NN 13 n. 51), aveva proposto, per l’attuale situazione di crisi determinata dalla pandemia, interventi normativi che, per contenere il costo dell’energia nella situazione emergenziale, sfruttassero questa struttura tariffaria e si focalizzassero sulla riduzione o sull’azzeramento delle "quote fisse" relative alle voci della bolletta elettrica "trasporto e gestione del contatore" ed "oneri generali", anche con una modulazione temporale. Tale proposta era stata a suo tempo recepita  con un intervento contenuto nell’articolo 30 del D.L. n. 34/2020 (D.L. n. 77/2020), secondo cui ARERA, doveva operare per i mesi di maggio e giugno e luglio 2020, con propri provvedimenti, una riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, con riferimento alle voci della bolletta identificate come "trasporto e gestione del contatore" e "oneri generali di sistema".



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