News Pubblicata il 26/06/2020

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Proposta di proroga dei versamenti IRPEF-IRES-IVA al 30 settembre 2020

A chiedere la proroga diversi deputati nella seduta di ieri della Commissione Finanze da inserire nella conversione del Decreto Rilancio



Nella seduta di ieri 25 giugno  della Commissione Finanze con all’esame la conversione del decreto Rilancio viene da piu’ parti richiesta la proroga dei versamenti in scadenza il 30 giugno per il pagamento dei saldi e degli acconti IRPEF, IRES e IVA sino al 30 settembre 2020.

Ricordiamo che il Mef con un comunicato stampa 22 giugno 2020 ha ufficializzato la proroga al 20 luglio 2020 dei versamenti  del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i soli  contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.

Tale proroga non ancora pubblicata in gazzetta non riguarda tuttavia la generalità dei contribuenti e viene ritenuta insufficiente per fronteggiare l’emergenza in atto.

Per tutti i contribuenti viene chiesta una proroga piu’ ampia almeno fino al 30 settembre 2020 che si andrebbe ad aggiungere a tutte le altre misure fiscali contenute nel decreto Rilancio per il sostegno finanziario alle imprese, tra le quali si ricordano:

Tra l’altro i relatori ricordano che anche per l’anno 2019 era stata concessa la proroga dei versamenti dal 30 giugno al 30 settembre, anche se limitata ai soli soggetti Isa e minimi e forfettari, a causa dei ritardi dell’amministrazione finanziaria  nell'individuazione dei nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), in sostituzione dei precedenti studi di settore.

A maggior ragione, dato l'eccezionale stato di emergenza, e considerato che le imprese, e in generale tutti i contribuenti, nel corso del primo semestre 2020 hanno subìto una significativa riduzione di liquidità, si ritiene essenziale replicare le proroghe e le modalità di versamento di saldo e acconto IRPEF e IRES previste nel 2019, al fine di non pregiudicare, in particolare, la continuità aziendale con inevitabile ricadute sul gettito e quindi sui saldi di finanza pubblica estendo tale proroga non solo ai soggetti ISA ma a tutti i contribuenti.

La proroga chiesta al 30 settembre difficilmente potrà arrivare entro il 30 giugno e quindi come ormai succede spesso ci si dovrà basare su comunicati stampa e impegni del governo, che verranno formalizzati successivamente trasformando in norme.

Ai contribuenti non resta pertando che attendere.



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