News Pubblicata il 27/04/2020

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Bandi protezione Civile per il reclutamento di volontari sanitari

La Protezione civile richiede la collaborazione di ulteriori 1700 operatori socio sanitari per l'emergenza COVID 19, soprattutto per l'attività in case di riposo e istituti penitenziari



Con due ordinanze pubblicate in Gazzetta ufficiale il 23 aprile il dipartimento della Protezione civile  annuncia nuove misure di reclutamento di operatori socio-sanitari volontari  per il rafforzamento delle  misure  di  contenimento  e  contrasto  dell'emergenza  epidemiologica  COVID-19. In particolare :

Con l'ordinanza 665 del 22.4.2020 si annuncia la costituzione di  una  nuova unita' socio sanitaria, attiva  fino alla cessazione dello stato di emergenza,   composta da un  massimo  di  1.500  operatori  socio  sanitari,   tra le seguenti categorie:

    a) operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale;
    b)  operatori  dipendenti  da  strutture  sanitarie   anche   non  accreditate con il Servizio sanitario nazionale;
    c)  operatori  libero  professionisti  anche  con   rapporto   di  somministrazione di lavoro.
La partecipazione alla predetta unita' e' su base  volontaria  e gli operatori individuati  saranno chiamati a   prestare  la propria  attivita' presso:
    a) le residenze sanitarie assistenziali per anziani, le  case  diriposo  per  anziani,  le  residenze  sanitarie   assistenziali   per disabili (500 unita);
    b) gli istituti  penitenziari  individuati  dal  Ministero  della  giustizia 1000 unità -
  Le  regioni  presso  cui gli  operatori  saranno  destinati  a  prestare  la  propria   attivita' provvedono all'alloggio, al vitto ed alla corresponsione  del  premio
di solidarieta' forfettario di  100  euro giornalieri ,  che  non  concorre  alla  formazione  del  reddito e al  rimborso delle  spese  documentate  del viaggio per la convocazione a Roma,  nonche'  del   viaggio   di  trasferimento fino alla sede  regionale  assegnata  e  di  quello  di  ritorno presso  il  proprio  domicilio  al  termine  del  periodo  di  attivita'. Non sono ammesse a rimborso le spese sostenute  per  l'uso  del mezzo proprio.   
 

Con l'ordinanza 666 invece viene ampliato  da 300 a 500 il numero di  medici richiesti con l'ordinanza   n.  654  del  20  marzo  2020, e per i quali  viene stabilito che le regioni presso cui i medici sono  destinati  a  prestare  la  propria  attivita' provvedono all'alloggio e  vitto  del  personale  ; viene anche specificato che   «Sono considerati giorni di attivita' effettivamente prestata sia il giorno impiegato per le fasi preparatorie presso la sede di  convocazione  e  di viaggio verso la sede regionale assegnata, che il giorno impiegato  per il viaggio di ritorno per raggiungere il proprio domicilio.»;
 Il Dipartimento della protezione civile provvede al rimborso delle spese  documentate di viaggio di andata tra il domicilio dei medici  e la citta' di Roma, sede di  convocazione nonche' di trasferimento fino alla  sede  regionale  assegnata  e  di  ritorno tra tale sede  assegnata  ed  il  loro  domicilio.  Non  sono  ammesse a rimborso le spese sostenute per l'uso del mezzo proprio. Il rimborso non e' altresi'  erogato  qualora  il  trasporto  sia  stato assicurato dal Dipartimento della protezione civile  

Fonte: Governo Italiano


1 FILE ALLEGATO:
Ordinanza Protezione civile 22.4.2020

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