News Pubblicata il 13/01/2020

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Quota 100: modifiche in arrivo

Le ipotesi sul campo per mantenere quota 100 con qualche modifica anche dopo la scadenza della sperimentazione nel 2022: metodo contributivo. quota 102 ..ecc



Quota 100 , il sistema di anticipo pensionistico voluto dal Governo precedente con sperimentazione dal 2019 al 2021 è oggetto di un ampia discussione in questi giorni . Il bilancio della spesa anche se inferiore alle aspettative è comunque molto alto  quindi parte del Governo chiede che la norma sia lasciata decadere al termine naturale del periodo:  dicembre 2021.

Molti però segnalano la  grande disparita (ovvia e inevitabile per qualsiasi norma sperimentale) che si creerà fra i cittadini con requisiti praticamente identici, quelli che compiranno 62 anni a dicembre 2021 e potranno richiedere l'uscita con Quota 100,  e coloro che li compiranno a gennaio 2022 ,e non potendo godere dell'agevolazione dovranno attendere ben 5 anni in piu per uscire dal lavoro con il sistema ordinario.

Va tenuto conto in fatti che con la fine di Quota 100 la spesa previdenziale  nei prossimi 10 anni dovrebbe scendere dal 16,2 al 15,9 % del PIL totale annuo italiano. Nel decennio 2030-2040 invece trovebbe tornare ad attestarsi oltre il 16 % per il pensionamento dei baby boomers (i nati nel picco demografico degli anni '60).

Molti tecnici della materia previdenziale , in particolare una commissione presieduta da Tiziano Treu presso il CNEL , stanno elaborando ipotesi di modifica del regime  salvaguardando in qualche modo l'opportunità offerta in questi ultimi mesi ad alcuni contribuenti ( i fortunati con carriere omogenee, senza periodi scoperti: soprattutto statali , di sesso maschile)   ma risparmiando sulla spesa o  almeno riconvertendola in maniera  piu equilibrata con misure rivolte ad  altre categorie ad esempio i lavoratori addetti a lavori usuranti. 

Le proposte attualmente  sul tavolo sono le seguenti:

Pensione anticipata con Quota 100 (62+38) ma solo con metodo di calcolo contributivo (come per Ozione donna) meno oneroso per l'INPS  quindi  anche meno conveniente per il lavoratore . 

Pensione anticipata Quota 102 a 64 anni+ 38 di contributi. Queste proposte vengono dall'ex consigliere previdenziale di Berlusconi Alberto Brambilla

Pensione anticipata agevolata sulla base della gravosità delle mansioni. Ipotesi sostenuta dal Presidente dell'INPS Pasquale Tridico.

La CGIL per parte sua  ha rilanciato ieri proponendo un abbassamento generalizzato dell'età per la pensione anticipata a 62 anni.  Questa la dichiarazione del segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli  :

"Le ipotesi di riforma previdenziale che prevedono l’obbligo di avere un numero alto di contributi non possono essere accettate, come quella definita Quota 102, con 64 anni di età e 38 di contributi, ancor peggio se accompagnate dal ricalcolo contributivo di tutta la carriera lavorativa. Interventi simili non consentirebbero l’accesso alla pensione anticipata alla maggior parte delle persone, in particolare quelle più deboli sul mercato del lavoro, a partire da giovani e donne”. 

 Per Ghiselli “solo in questo modo si può parlare alla reale platea del mondo del lavoro, quella di oggi e ancor più quella di domani, oltre a garantire l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età”.

Per la prossima settimana è atteso un vertice con il Ministro del lavoro  che dovrebbe tirare le fila e predisporre un piano di riforma. 

Fonte: Il Sole 24 Ore



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