Con la legge di bilancio 2020 viene modificato in aumento il blocco della rivalutazione delle pensioni giaà in vigore. Anche nel 2020/21 la rivalutazione collegata all'indice ISTAT dei prezzi al consumo sarà quindi diversificata per fasce di reddito pensionistico e risulterà pari al:
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100% per pensioni fino a 4 volte il minimo INPS (oggi pari a 513 euro mentre l'aliquota di rivalutazione è fissata al 97%);
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77 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS.
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52 per cento per i trattamenti tra 5 e 6 volte il minimo
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47 per cento per i trattamenti pensionistici tra sei e otto volte il trattamento minimo INPS.
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45 per cento per i trattamenti tra otto volte e nove volte il trattamento minimo
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40 per cento per i trattamenti superiori a nove volte il minimo.
A gennaio 2021 quindi l'INPS procederà al conguaglio degli importi cosi modificati rispetto a quanto previsto sulla base della normativa previgente e comunicato anche nella recente circolare applicativa n. 147/2019.
Inoltre, a decorrere dal gennaio 2022 cambieranno nuovamente le fasce di rivalutazione parziale , che saranno ridotte e a tre , con le seguenti aliquote di applicazione :
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nella misura del 100 per cento per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici fino a quattro volte il trattamento minimo INPS;
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nella misura del 90 per cento per le fasce comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo INPS;
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nella misura del 75 per cento per le fasce di superiori a cinque volte il predetto trattamento minimo.