News Pubblicata il 28/08/2019

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Ammortamento dei beni temporaneamente inutilizzati: la Cassazione risponde

L’ammortamento dei beni temporaneamente inutilizzati nella nuova ordinanza della Cassazione



L’ammortamento, tecnica contabile che consente di ripartire su più esercizi il costo dei beni dell’impresa ad utilizzo durevole, trova la propria disciplina fiscale nell’art. 102 del TUIR, ai sensi del quale:

Cosa succede però se il bene strumentale per un determinato lasso temporale non può essere utilizzato nell’ambito dell’attività dell’impresa?

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione(n. 9252 del 03.04.2019) ha riguardato il caso di un bene materiale strumentale temporaneamente inutilizzato e inutilizzabile (perché sottoposto a sequestro). La Cassazione ha affermato che l’ammortamento prosegue anche in tale situazione. Al riguardo, ha richiamato il documento OIC 16, il quale stabilisce che “il costo delle immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione” e “l'ammortamento è calcolato anche sui cespiti temporaneamente non utilizzati”.
Inoltre, la Corte ha rimarcato che la determinazione della base imponibile delle società di capitali si ispira al principio di derivazione dal bilancio (art. 83 TUIR), redatto in conformità al codice civile e ai principi contabili nazionali, e che l'art. 102 del TUIR non prevede l'interruzione dell'ammortamento a causa della sospensione temporanea dell'attività produttiva.

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Fonte: Fisco e Tasse



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