Il comitato di gestione ha terminato di disegnare il nuovo assetto organizzativo che vestirà l’Agenzia delle Entrate , anche alla luce delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2018 (articolo 1, comma 93, legge 205/2017). Attraverso la riduzione del numero delle posizioni dirigenziali e l’eliminazione delle posizioni organizzative speciali (Pos) si avrà a disposizione la disponibilità economica tale da riuscire a riorganizzare lo schema organizzativo generale e rendere anche l’assetto regionale più omogeneo a quello delle direzioni centrali.
Secondo quanto comunicato dall’ Agenzia delle Entrate nel comunicato stampa del 6 agosto 2018, saranno istituite 1.483 posizioni organizzative, così suddivise:
Il nuovo modello organizzativo degli uffici dediti al controllo, sia a livello provinciale che regionale e centrale, sarà improntato sulla tipologia del contribuente e sulla sua grandezza e quindi, probabilmente, seguirà il seguente schema:
Imprese medie |
Piccole imprese |
Persone fisiche |
Lavoratori autonomi |
Enti non commerciali |
Lo stesso look “per area” sarà vestito anche dagli uffici provinciali-territorio, all’interno dei quali vi saranno le aree dedicate:
Le attività di riscossione verranno affidate ad un ufficio legale mentre nelle grandi direzioni provinciali, qualora vi fossero più uffici territoriali, solo ad uno di questi verranno affidati i compiti in materia di:
Altri mutamenti ci saranno sul tema della crescita professionale del personale, sull’introduzione dello smart working e sul potenziamento delle funzioni di audit. Infine verrà fatta una grande distinzione che inciderà sugli uffici regionali e sugli uffici centrali poiché l’intero lavoro dell’Amministrazione finanziaria sarà suddiviso in due macro aree: consulenza e controllo.