News Pubblicata il 19/04/2018

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Privacy: il CNA contro le sanzioni in vigore dal prossimo mese

GDPR: sanzioni più pesanti per chi non regolarizza la privacy. Le norme in vigore dal 25 maggio. Le proteste del CNA



Con un comunicato stampa del 16 aprile, il CNA è intervenuto chiedendo la sospensione delle sanzioni o quanto meno un periodo di transizione, così che le PMI possano adeguarsi alla nuova normativa in tema di privacy. In particolare, il Presidente del CNA, Daniele Vaccarino, ha affermato che “Artigiani e piccole imprese ancora una volta sotto il tallone della burocrazia. Se non saranno attuate adeguate contromisure l’impatto delle norme sarà estremamente complicato da gestire. Parliamo di tutela della riservatezza e delle pesantissime sanzioni che tra poco più di un mese, il 25 maggio, colpiranno tutte le imprese che non si saranno adeguate al complesso – e per molti aspetti cervellotico -Regolamento europeo sulla privacy, detto Gdpr”. 

Ma cosa cambia nell’aspetto sanzionatorio della disciplina privacy? In generale, le sanzioni penali rimangono di competenza di ogni singolo Stato, che deve predisporre sanzioni “effettive, proporzionate e dissuasive”, mentre le nuove sanzioni amministrative sono disciplinate dall’articolo 84 del Regolamento. Ogni Autorità di vigilanza (in Italia il Garante della privacy) deve garantire, in ogni singolo caso, che la sanzione sia effettiva, proporzionata e dissuasiva, secondo i seguenti parametri:

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative invece il Nuovo Regolamento prevede che l’Autorità di controllo abbia il potere di imporre sanzioni amministrative per un importo pecuniario massimo predeterminato, tenendo conto, nella determinazione del quantum, di determinati indici. Le Autorità di controllo si fanno carico di assicurare che le sanzioni siano effettivamente inflitte e che siano, altresì, proporzionate e dissuasive. Le sanzioni variano a seconda del trasgressore, se si tratta di persona fisica o impresa.

Sono soggette a sanzioni amministrative fino a 10 milioni di euro, o in caso di un'impresa, fino al 2% del fatturato totale annuo mondiale dell’esercizio precedente, se superiore, le violazioni delle disposizioni relative agli obblighi del Titolare o del Responsabile di cui ai seguenti articoli:

Sanzioni amministrative fino a 20 milioni di euro, o in caso di un'impresa, fino al 4% del fatturato totale annuo mondiale dell’esercizio precedente, se superiore, sono invece previste per le violazioni in materia di:

Fonte: Fisco e Tasse



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