Con Circolare 1/2017 il Ministero dell'Economia delle Finanze, il 20 novembre ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito al corretto calcolo TARI specificando che:
Qualora il contribuente abbia versato il tributo per un importo maggiore di quello corretto, lo stesso può chiedere il rimborso. In particolare, il rimborso TARI può essere richiesto per le annualità a partire dal 2014, anno in cui la TARI è stata istituita quale componente dell’imposta unica comunale (IUC). Per quanto riguarda l’istanza di rimborso si precisa che la stessa deve essere proposta entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento.
Attenzione, la circolare MEF chiarisce che non è possibile chiedere il rimborso relativamente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), governata da regole diverse da quelle della TARI.
L’istanza, che non richiede particolari formalità, deve però contenere
Si precisa, infine, che i regolamenti comunali di disciplina della TARI in molti casi non contengono un’espressa e univoca previsione in ordine alle concrete modalità di calcolo della tassa nell’ipotesi di cui si tratta, potendosi manifestare l’errore in sede di applicazione degli atti regolamentari ai fini dell’emissione degli inviti di pagamento che specificano le somme dovute per ogni utenza. Qualora, peraltro, i comuni abbiano adottato disposizioni il cui contenuto si riveli difforme rispetto ai criteri di calcolo in questa sede chiariti, si invitano gli stessi a procedere ai necessari adeguamenti delle proprie previsioni regolamentari